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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 480285" data-attributes="member: 55799"><p>Discussione questa, oltre che gia' a piu' riprese trattata, alquanto surreale.</p><p></p><p>Per argomenti, per opinioni e pure per forma e contenuti.</p><p></p><p>Chiunque di noi, privato, intermediario o qualsiasi partita IVA, si muove attraverso il codice civile.</p><p></p><p>Le pattuizioni di ogni prestazione sono lasciate al libero negozio tra le parti:</p><p></p><p>Troppo caro non lo compro.</p><p>Conveniente me lo compro.</p><p></p><p>Elementare.</p><p></p><p>Va da se', che uno sconto di "uno" richiesto sul prezzo di una casa, avra' un peso maggiore rispetto allo stesso "uno" di sconto, richiesto sul prezzo delle mediazioni.</p><p></p><p>Elementare pure questo.</p><p>Qualsiasi sia il nunero delle agenzie presenti su un mercato.</p><p></p><p>Da qui emerge lo sbagliatissimo atteggiamento di alcune argomentazioni che si sono viste in questa discussione.</p><p></p><p>Stante a forma e contenuti, l'intermediazione e' una delle poche prestazioni, ove e' prevista la corresponsione di ciascuna parte coinvolta nella conclusione dell'affare.</p><p></p><p>Principio che da molti e' mal digerito.</p><p></p><p>Tuttavia cio' e' cosi' previsto e disposto dal legislatore, al fine di tutelare quel principio di imparzialita' che occorre avere tra le parti.</p><p></p><p>La eventuale "scoperta" di una misura diversa tra queste parti, oltre che lecita non e' contestabile, poiche' si presume che ciascuno abbia gia' a suo tempo, convenuto e sottoscritto il proprio accordo.</p><p></p><p>Nell'intermediazione, in mancanza di accordo, esistono le consuetudini locali, generalmente nell'ordine del tre x cento x ciascuna delle parti.</p><p></p><p>Cio' viene evidentemente a dimostrare che questo valore e' il MINIMO.</p><p></p><p>Infatti non esiste "un tetto" massimo.</p><p></p><p>In sede di pubblico atto definitivo, il semplice inserimento della dicitura "in accordo tra le parti", esclude ogni millantata condotta da corsaro o da pirata.</p><p>La fattura corrispondente che si inserisce in atto, corrisposta con assegni, tracciabili, che pure vengono trascritti in atto, "chiude" correttamente il negozio pure se l'entita' delle mediazioni superasse il venti x cento dell'affare.</p><p></p><p>Fine del teatro.</p><p></p><p>Stante invece ad argomenti ed opinioni.</p><p></p><p>Sostenere, in nome del momento di difficolta', che oggigiorno chi compra immobili sia una sorte di benefattore e o che un acquirente con la propria azione, sia li' a fare un favore al venditore, e' semplicemente ridicolo.</p><p></p><p>Come pure lo e' sostenere che un acquirente paghi meno del venditore.</p><p></p><p>L'esatto contrario.</p><p></p><p>Da secoli che esiste la compravendita.</p><p>Con le sue leggi di gravita'.</p><p></p><p>Le citazioni latine usate nel diritto stanno li' a dimostrarlo.</p><p></p><p>Oltre duemila anni.</p><p></p><p>Chi vende incassa.</p><p>Chi compra spende.</p><p></p><p>Nel mezzo l'intermediazione.</p><p>Della cui traccia si ha memoria fin dal vecchio testamento.</p><p></p><p>Da allora, uomini, epoche, ere, intere civilta', centinaia di crisi economiche, si sono via via succedute, ma i fondamentali ed i principi elementari della compravendita, in quanto leggi di gravita', non sono mai cambiati.</p><p></p><p>Adesso arrivate voi a volerle scompaginare...</p><p></p><p>Maperpiacere..</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 480285, member: 55799"] Discussione questa, oltre che gia' a piu' riprese trattata, alquanto surreale. Per argomenti, per opinioni e pure per forma e contenuti. Chiunque di noi, privato, intermediario o qualsiasi partita IVA, si muove attraverso il codice civile. Le pattuizioni di ogni prestazione sono lasciate al libero negozio tra le parti: Troppo caro non lo compro. Conveniente me lo compro. Elementare. Va da se', che uno sconto di "uno" richiesto sul prezzo di una casa, avra' un peso maggiore rispetto allo stesso "uno" di sconto, richiesto sul prezzo delle mediazioni. Elementare pure questo. Qualsiasi sia il nunero delle agenzie presenti su un mercato. Da qui emerge lo sbagliatissimo atteggiamento di alcune argomentazioni che si sono viste in questa discussione. Stante a forma e contenuti, l'intermediazione e' una delle poche prestazioni, ove e' prevista la corresponsione di ciascuna parte coinvolta nella conclusione dell'affare. Principio che da molti e' mal digerito. Tuttavia cio' e' cosi' previsto e disposto dal legislatore, al fine di tutelare quel principio di imparzialita' che occorre avere tra le parti. La eventuale "scoperta" di una misura diversa tra queste parti, oltre che lecita non e' contestabile, poiche' si presume che ciascuno abbia gia' a suo tempo, convenuto e sottoscritto il proprio accordo. Nell'intermediazione, in mancanza di accordo, esistono le consuetudini locali, generalmente nell'ordine del tre x cento x ciascuna delle parti. Cio' viene evidentemente a dimostrare che questo valore e' il MINIMO. Infatti non esiste "un tetto" massimo. In sede di pubblico atto definitivo, il semplice inserimento della dicitura "in accordo tra le parti", esclude ogni millantata condotta da corsaro o da pirata. La fattura corrispondente che si inserisce in atto, corrisposta con assegni, tracciabili, che pure vengono trascritti in atto, "chiude" correttamente il negozio pure se l'entita' delle mediazioni superasse il venti x cento dell'affare. Fine del teatro. Stante invece ad argomenti ed opinioni. Sostenere, in nome del momento di difficolta', che oggigiorno chi compra immobili sia una sorte di benefattore e o che un acquirente con la propria azione, sia li' a fare un favore al venditore, e' semplicemente ridicolo. Come pure lo e' sostenere che un acquirente paghi meno del venditore. L'esatto contrario. Da secoli che esiste la compravendita. Con le sue leggi di gravita'. Le citazioni latine usate nel diritto stanno li' a dimostrarlo. Oltre duemila anni. Chi vende incassa. Chi compra spende. Nel mezzo l'intermediazione. Della cui traccia si ha memoria fin dal vecchio testamento. Da allora, uomini, epoche, ere, intere civilta', centinaia di crisi economiche, si sono via via succedute, ma i fondamentali ed i principi elementari della compravendita, in quanto leggi di gravita', non sono mai cambiati. Adesso arrivate voi a volerle scompaginare... Maperpiacere.. [/QUOTE]
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