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Provvigioni venditori ma con incarico in esclusiva
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Testo
<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 520877" data-attributes="member: 55799"><p>La collaborazione ed in generale, la questione di seguire e far pagare le mediazioni solo al cliente acquirente, nasconde sempre delle insidie pericolose.</p><p></p><p>Nei casi più classici, quando la collaborazione è subordinata al collega che detiene i rapporti con il venditore, le proposte e le azioni di vendita, poste in essere su quel bene, possono essere strumentalizzate.</p><p></p><p>La proposta che viene avanzata, può essere utilizzata come leva, per mettere in piedi "aste" e generando confusione e malintesi.</p><p></p><p>Nei casi piu' frequenti, l'immobile che la settimana prima era disponibile, al momento della proposta non lo è più.</p><p>Perchè è stato venduto, oppure vi è una trattativa in corso, una clausola sospensiva ancora "viva" e tutte quelle ipotesi, che chi sistematicamente collabora, bene conosce e riconosce leggendo queste righe.</p><p></p><p>Figuriamoci quando una collaborazione, viene posta in essere, su un incarico che prevede commissioni zero, da parte del venditore.</p><p></p><p>I conflitti di interesse, i danni e i pasticci si sprecano.</p><p>Che è ciò a cui faceva riferimento l'andrea russo poco sopra.</p><p></p><p>Allo stesso modo, le insidie non svaniscono, con il conferimento in esclusiva dell'incarico.</p><p></p><p>Non sarebbe certo una novità, che il detentore dell'incarico, si veda pubblicizzato l'immobile che dovrebbe gestire in via esclusiva, da altre agenzie.</p><p></p><p>Così come sono, individuate e riconosciute, le prassi da utilizzare per eluderlo.</p><p></p><p>Ciò per ribadire, che in presenza di accordi saldi e presupposti radicati di fiducia, l'incarico scritto, risulta pure essere superfluo.</p><p></p><p>Ogni innovazione, ogni sconfinamento, a quelle che sono le regole fondamentali, le collaborazioni di ordine sistematico e o le provvigioni zero, snaturano inesorabilmente danneggiando in maniera grave, l'attività e l'approccio dell'intermediario, nella sua azione di vendita.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 520877, member: 55799"] La collaborazione ed in generale, la questione di seguire e far pagare le mediazioni solo al cliente acquirente, nasconde sempre delle insidie pericolose. Nei casi più classici, quando la collaborazione è subordinata al collega che detiene i rapporti con il venditore, le proposte e le azioni di vendita, poste in essere su quel bene, possono essere strumentalizzate. La proposta che viene avanzata, può essere utilizzata come leva, per mettere in piedi "aste" e generando confusione e malintesi. Nei casi piu' frequenti, l'immobile che la settimana prima era disponibile, al momento della proposta non lo è più. Perchè è stato venduto, oppure vi è una trattativa in corso, una clausola sospensiva ancora "viva" e tutte quelle ipotesi, che chi sistematicamente collabora, bene conosce e riconosce leggendo queste righe. Figuriamoci quando una collaborazione, viene posta in essere, su un incarico che prevede commissioni zero, da parte del venditore. I conflitti di interesse, i danni e i pasticci si sprecano. Che è ciò a cui faceva riferimento l'andrea russo poco sopra. Allo stesso modo, le insidie non svaniscono, con il conferimento in esclusiva dell'incarico. Non sarebbe certo una novità, che il detentore dell'incarico, si veda pubblicizzato l'immobile che dovrebbe gestire in via esclusiva, da altre agenzie. Così come sono, individuate e riconosciute, le prassi da utilizzare per eluderlo. Ciò per ribadire, che in presenza di accordi saldi e presupposti radicati di fiducia, l'incarico scritto, risulta pure essere superfluo. Ogni innovazione, ogni sconfinamento, a quelle che sono le regole fondamentali, le collaborazioni di ordine sistematico e o le provvigioni zero, snaturano inesorabilmente danneggiando in maniera grave, l'attività e l'approccio dell'intermediario, nella sua azione di vendita. [/QUOTE]
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