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Testo
<blockquote data-quote="Ponz" data-source="post: 533174" data-attributes="member: 44631"><p>Non esiste alcuna legge che indichi cosa sia "attività di mediazione".</p><p></p><p>La 39/89 è talmente generica da risultare inutile in questo senso, la normale conseguenza è stata che come detto sopra, l'unica cosa riconoscibile come esclusiva nostra è "aver diritto a un compenso provvigionale quando per effetto della nostra attività attraverso il contatto sociale facciamo accordare due o più parti per concludere un affare", quindi nel momento in cui la nostra opera non viene rifiutata in modo esplicito (assieme all'affare che stiamo contribuendo a formare) alla sua conclusione noi possiamo pretendere il nostro compenso anche senza alcun contratto od accordo a monte, quindi la nostra opera, quando è nesso causale dell'affare, fa scattare quel diritto.</p><p></p><p>Il nesso causale è quell'evento senza il quale, nello scorrersi degli eventi accaduti, l'affare non può verificarsi, quindi anche la mera indicazione della controparte diventa "nesso" e fa scattare provvigione, eccezioni a parte che confermano la regola.</p><p></p><p></p><p>Questa è l'unica cosa che noi abbiamo più degli altri, oltre a poterci definire chiaramente "agenti immobiliari" senza rischiare sanzioni (nel caso tu stesso ti dichiari di fare "agenzia immobiliare" e non ne hai titolo sei un pirlone).</p><p></p><p>Quindi tutte le altre azioni non sono vietate, come i compensi, almeno fino a quando qualcuno non riesca a provare che quelle azioni sono "mediazione abusiva" con sentenza singola ed ad hoc, perchè NON esiste alcuna legge, regolamento, decreto attuativo che descriva cosa è "attività di mediazione" riservata agli iscritti al rea, sezione affari in mediazione.</p><p></p><p>Quindi?</p><p></p><p>Quindi non si sa, di fatto, cosa accada a chi navighi sul "bordo".... resti sul limite.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ponz, post: 533174, member: 44631"] Non esiste alcuna legge che indichi cosa sia "attività di mediazione". La 39/89 è talmente generica da risultare inutile in questo senso, la normale conseguenza è stata che come detto sopra, l'unica cosa riconoscibile come esclusiva nostra è "aver diritto a un compenso provvigionale quando per effetto della nostra attività attraverso il contatto sociale facciamo accordare due o più parti per concludere un affare", quindi nel momento in cui la nostra opera non viene rifiutata in modo esplicito (assieme all'affare che stiamo contribuendo a formare) alla sua conclusione noi possiamo pretendere il nostro compenso anche senza alcun contratto od accordo a monte, quindi la nostra opera, quando è nesso causale dell'affare, fa scattare quel diritto. Il nesso causale è quell'evento senza il quale, nello scorrersi degli eventi accaduti, l'affare non può verificarsi, quindi anche la mera indicazione della controparte diventa "nesso" e fa scattare provvigione, eccezioni a parte che confermano la regola. Questa è l'unica cosa che noi abbiamo più degli altri, oltre a poterci definire chiaramente "agenti immobiliari" senza rischiare sanzioni (nel caso tu stesso ti dichiari di fare "agenzia immobiliare" e non ne hai titolo sei un pirlone). Quindi tutte le altre azioni non sono vietate, come i compensi, almeno fino a quando qualcuno non riesca a provare che quelle azioni sono "mediazione abusiva" con sentenza singola ed ad hoc, perchè NON esiste alcuna legge, regolamento, decreto attuativo che descriva cosa è "attività di mediazione" riservata agli iscritti al rea, sezione affari in mediazione. Quindi? Quindi non si sa, di fatto, cosa accada a chi navighi sul "bordo".... resti sul limite. [/QUOTE]
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