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<blockquote data-quote="Ponz" data-source="post: 533178" data-attributes="member: 44631"><p>Purtroppo non saprei aiutarti molto.</p><p></p><p>Io direi che per non cadere nel sospetto di mediazione abusiva uno dei presupposti sia <strong>un compenso che esista a prescindere dal risultato</strong>, come prima cosa, che abbia <strong>un importo che non sia assimilabile a una provvigione</strong>, come seconda, e che sia indubbiamente riconoscibile come compenso per una prestazione che non sia riconducibile a quello che fa il mediatore.</p><p></p><p>Molti di noi pensano che il nostro lavoro sia di promozione, ad esempio, questo li porta nell'errore di considerare che solo noi possiamo fare pubblicità agli immobili in modo "organizzato".</p><p></p><p>Ciò è assolutamente errato, chiaramente, il nostro lavoro non è fare annunci di immobili ne farne promozione, il nostro lavoro è rendere possibile il concludersi di affari tra soggetti, attraverso le relazioni sociali, e quando queste parti concludono abbiamo l'esclusiva del diritto "naturale" che nasce grazie al codice civile.</p><p></p><p>Un mediatore ha diritto alla provvigione non solo indicando un immobile, ma anche una controparte.</p><p></p><p>Purtroppo molti colleghi si son perduti e hanno smarrito il senso del nostro lavoro che è appunto un lavoro di relazioni tra persone, gli immobili sono il bene che le perone si scambiano ma noi NON vendiamo immobili... molti colleghi pensano che sia poco creare relazioni e occasioni di affari che senza la nostra opera non esisterebbero, e si limitano a prendere incarichini e metterne annunci e sedersi ad aspettare... chiaro che poi perdano se stessi e non sappiano più chi siamo... e arrivano a pensare che fare il nostro mestiere sia "troppo poco" per prendere una provvigione, quando è esattamente il contrario: la provvigione ha senso SOLO in un contesto dove il mediatore crei occasioni di affari che senza la sua opera sarebbero state molto più improbabili, per questo ha diritto alla provvigione, che è un percentile sul valore che ha fatto scambiare.</p><p></p><p>Se dovessimo prendere soldi per i controlli, saremmo innanzitutto colpevoli di abusivismo nei confronti dei tecnici, e prenderemmo soldi immeritati.</p><p></p><p>Detto questo, tornando a bomba, se uno mettesse su un servizio dove compie tutte le azioni accessorie che anche noi mettiamo in atto (cura della promozione dell'immobile, gestione delle visite, raccolta strumentale dei documenti, indicazione di tecnici ecc.) in cambio di un compenso fisso, che abbia un importo non configurabile come provvigione per la sua entità, sarà molto difficile dire che "fa mediazione" (ci sono servizi simili da anni e non mi risulta abbiamo mai avuto problemi).</p><p></p><p>VIceversa, se uno si mette a fare la stessa cosa, configurando un compenso al risultato, magari con un % proporzionale all'importo e non alla prestazione che mette in atto...allora.... io fossi in lui starei parecchio attento.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ponz, post: 533178, member: 44631"] Purtroppo non saprei aiutarti molto. Io direi che per non cadere nel sospetto di mediazione abusiva uno dei presupposti sia [B]un compenso che esista a prescindere dal risultato[/B], come prima cosa, che abbia [B]un importo che non sia assimilabile a una provvigione[/B], come seconda, e che sia indubbiamente riconoscibile come compenso per una prestazione che non sia riconducibile a quello che fa il mediatore. Molti di noi pensano che il nostro lavoro sia di promozione, ad esempio, questo li porta nell'errore di considerare che solo noi possiamo fare pubblicità agli immobili in modo "organizzato". Ciò è assolutamente errato, chiaramente, il nostro lavoro non è fare annunci di immobili ne farne promozione, il nostro lavoro è rendere possibile il concludersi di affari tra soggetti, attraverso le relazioni sociali, e quando queste parti concludono abbiamo l'esclusiva del diritto "naturale" che nasce grazie al codice civile. Un mediatore ha diritto alla provvigione non solo indicando un immobile, ma anche una controparte. Purtroppo molti colleghi si son perduti e hanno smarrito il senso del nostro lavoro che è appunto un lavoro di relazioni tra persone, gli immobili sono il bene che le perone si scambiano ma noi NON vendiamo immobili... molti colleghi pensano che sia poco creare relazioni e occasioni di affari che senza la nostra opera non esisterebbero, e si limitano a prendere incarichini e metterne annunci e sedersi ad aspettare... chiaro che poi perdano se stessi e non sappiano più chi siamo... e arrivano a pensare che fare il nostro mestiere sia "troppo poco" per prendere una provvigione, quando è esattamente il contrario: la provvigione ha senso SOLO in un contesto dove il mediatore crei occasioni di affari che senza la sua opera sarebbero state molto più improbabili, per questo ha diritto alla provvigione, che è un percentile sul valore che ha fatto scambiare. Se dovessimo prendere soldi per i controlli, saremmo innanzitutto colpevoli di abusivismo nei confronti dei tecnici, e prenderemmo soldi immeritati. Detto questo, tornando a bomba, se uno mettesse su un servizio dove compie tutte le azioni accessorie che anche noi mettiamo in atto (cura della promozione dell'immobile, gestione delle visite, raccolta strumentale dei documenti, indicazione di tecnici ecc.) in cambio di un compenso fisso, che abbia un importo non configurabile come provvigione per la sua entità, sarà molto difficile dire che "fa mediazione" (ci sono servizi simili da anni e non mi risulta abbiamo mai avuto problemi). VIceversa, se uno si mette a fare la stessa cosa, configurando un compenso al risultato, magari con un % proporzionale all'importo e non alla prestazione che mette in atto...allora.... io fossi in lui starei parecchio attento. [/QUOTE]
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