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<blockquote data-quote="GuglielmoP" data-source="post: 141353" data-attributes="member: 15408"><p>Io non so cosa sia accaduto ad Adeles con la citata agenzia, tuttavia vorrei dire qualcosina sugli AI prendodo spunto dal suo post:</p><p></p><p>1- La legge dice che il diritto alla provvigione matura nel momento in cui parte acquirente ha conoscenza dell'avvenuta accettazione (da parte venditrice) della sua proposta di acquisto (che in tal caso si è perfezionata in vincolo contrattuale - preliminare appunto). Ora esistono casi in cui una delle due parti decida successivamente di recedere da tale vincolo. Ed in questi casi ci dovrebbe essere una penale. Sta, poi, al buon senso comune decidere se pretenderla o meno. Io sono del parere che se il recesso sia dovuto per sopraggiunte cause di forza maggiore (malattia, perdita del lavoro, trasferimento, ecc.) la cosa eticamente migliore sarebbe quella di non pretendere nulla. Tuttavia esistono anche casi in cui la volontà (di una o tutte e due la parti) di rescindere dal vincolo contrattuale sia dovuta a ben più semplici motivazioni, ad esempio quella del "ho cambiato idea". In questo caso trovo giustissimo pagare la provvigione a qualcuno che ha seguito i clienti, li ha consigliati, per il cui tramite si è concluso l'affare. Tornando all'esempio del salumiere, sarebbe come chiedere del salame, farselo tagliare a fette di 2 cm e non più, farselo incartare e poi, alla fine di tutto, dire "ho cambiato idea, voglio la mortadella del salumiere accanto". </p><p></p><p>2- Nessuno viene mai obbligato a firmare alcunchè. Vengono poste delle condizioni, è normale. Il prezzo, ad esempio, è una delle tante. Così come lo è la provvigione del mediatore. Se si vuole vengono firmate, altrimenti no. Posso capire il caso in cui ci sia stato un raggiro al fine di ottenere una firma "se non firma non posso farle vedere casa" (è un caso inventato!!) e la legge, in questo caso, tutela la persona che ha apposto la propria firma, come è giusto che sia. </p><p></p><p>3- Spese di registrazione. Sempre stando alla legge le spese di registrazione, come quelle notarili, sono dovute dalla parte acquirente. Gli AI sono coobbligati al pagamento delle spese di registrazione, è vero, ma non significa che debbano spettare a noi. Sempre tornando al famoso salumiere, se si prende la mortadella, la si paga. Non ho mai sentito di un commerciante che abbia pagato la propria mercanzia per farne usufruire una terza persona....</p><p></p><p>4- Spesso le persone credono che tutto gli sia dovuto (parlo in generale tranquilli <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" />) Chi vende crede che sia suo diritto non pagare la provvigione, chiamare a qualsiasi giorno ed ora, pretendere che il mediatore sia un suo servitore umile e prostrato, sempre pronto a qualsivoglia capriccio. Chi compra, d'altro canto, si aspetta che il povero mediatore chieda pochissimo di provvigione, se non niente. (Posso anche capirlo, le spese sono tante oltre al costo per acquistare casa.), che sia capace di convincere i proprietari ad accettare le loro offerte ed anzi spesso si crede che dipenda da noi se una proposta non viene accettata. Credetemi, se avessi questo potere vivrei assai più ricco e più felice. Dietro la vendita di una casa, invece, c'è un enorme lavoro, che non parte certo dalla visita con il cliente, ma inizia assai prima, dal trovare la persona che intende vendere, prosegue nel convincerla ad usufruire dei servizi che possiamo mettergli a disposizione, nel concordare il giusto prezzo per il tipo di immobile, nel fare la pubblicità, verificare la risposta del mercato e correggere laddove è necessario, nell'accertarsi della piena compravendibilità del bene e correggere (se possibile) ciò che non va (il che può anche voler dire rintracciare un atto di compravendita il cui notaio rogante è deceduto 40 anni or sono e il cui successore opera in un non meglio specificato paesino dei monti abbruzzesi). Il tutto, ovviamente, ha un costo, sia economico che fisico. Il ricavo, invece, non è mai certo. Ora io sono sicurissimo che, da mero acquirente, direi "beh, certo, tot euro solo perchè mi ha portato a vedere casa..." e sarei d'accordo, anche se fino ad un certo punto (è pur sempre merito dell'agente se ho potuto sapere che quell'immobile era in vendita, no?) se non fosse per quanto ho già detto prima, cioè che la visita dell'immobile e la successiva proposta non sono che fasi quasi finali di un lavoro fatto a monte.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="GuglielmoP, post: 141353, member: 15408"] Io non so cosa sia accaduto ad Adeles con la citata agenzia, tuttavia vorrei dire qualcosina sugli AI prendodo spunto dal suo post: 1- La legge dice che il diritto alla provvigione matura nel momento in cui parte acquirente ha conoscenza dell'avvenuta accettazione (da parte venditrice) della sua proposta di acquisto (che in tal caso si è perfezionata in vincolo contrattuale - preliminare appunto). Ora esistono casi in cui una delle due parti decida successivamente di recedere da tale vincolo. Ed in questi casi ci dovrebbe essere una penale. Sta, poi, al buon senso comune decidere se pretenderla o meno. Io sono del parere che se il recesso sia dovuto per sopraggiunte cause di forza maggiore (malattia, perdita del lavoro, trasferimento, ecc.) la cosa eticamente migliore sarebbe quella di non pretendere nulla. Tuttavia esistono anche casi in cui la volontà (di una o tutte e due la parti) di rescindere dal vincolo contrattuale sia dovuta a ben più semplici motivazioni, ad esempio quella del "ho cambiato idea". In questo caso trovo giustissimo pagare la provvigione a qualcuno che ha seguito i clienti, li ha consigliati, per il cui tramite si è concluso l'affare. Tornando all'esempio del salumiere, sarebbe come chiedere del salame, farselo tagliare a fette di 2 cm e non più, farselo incartare e poi, alla fine di tutto, dire "ho cambiato idea, voglio la mortadella del salumiere accanto". 2- Nessuno viene mai obbligato a firmare alcunchè. Vengono poste delle condizioni, è normale. Il prezzo, ad esempio, è una delle tante. Così come lo è la provvigione del mediatore. Se si vuole vengono firmate, altrimenti no. Posso capire il caso in cui ci sia stato un raggiro al fine di ottenere una firma "se non firma non posso farle vedere casa" (è un caso inventato!!) e la legge, in questo caso, tutela la persona che ha apposto la propria firma, come è giusto che sia. 3- Spese di registrazione. Sempre stando alla legge le spese di registrazione, come quelle notarili, sono dovute dalla parte acquirente. Gli AI sono coobbligati al pagamento delle spese di registrazione, è vero, ma non significa che debbano spettare a noi. Sempre tornando al famoso salumiere, se si prende la mortadella, la si paga. Non ho mai sentito di un commerciante che abbia pagato la propria mercanzia per farne usufruire una terza persona.... 4- Spesso le persone credono che tutto gli sia dovuto (parlo in generale tranquilli ;)) Chi vende crede che sia suo diritto non pagare la provvigione, chiamare a qualsiasi giorno ed ora, pretendere che il mediatore sia un suo servitore umile e prostrato, sempre pronto a qualsivoglia capriccio. Chi compra, d'altro canto, si aspetta che il povero mediatore chieda pochissimo di provvigione, se non niente. (Posso anche capirlo, le spese sono tante oltre al costo per acquistare casa.), che sia capace di convincere i proprietari ad accettare le loro offerte ed anzi spesso si crede che dipenda da noi se una proposta non viene accettata. Credetemi, se avessi questo potere vivrei assai più ricco e più felice. Dietro la vendita di una casa, invece, c'è un enorme lavoro, che non parte certo dalla visita con il cliente, ma inizia assai prima, dal trovare la persona che intende vendere, prosegue nel convincerla ad usufruire dei servizi che possiamo mettergli a disposizione, nel concordare il giusto prezzo per il tipo di immobile, nel fare la pubblicità, verificare la risposta del mercato e correggere laddove è necessario, nell'accertarsi della piena compravendibilità del bene e correggere (se possibile) ciò che non va (il che può anche voler dire rintracciare un atto di compravendita il cui notaio rogante è deceduto 40 anni or sono e il cui successore opera in un non meglio specificato paesino dei monti abbruzzesi). Il tutto, ovviamente, ha un costo, sia economico che fisico. Il ricavo, invece, non è mai certo. Ora io sono sicurissimo che, da mero acquirente, direi "beh, certo, tot euro solo perchè mi ha portato a vedere casa..." e sarei d'accordo, anche se fino ad un certo punto (è pur sempre merito dell'agente se ho potuto sapere che quell'immobile era in vendita, no?) se non fosse per quanto ho già detto prima, cioè che la visita dell'immobile e la successiva proposta non sono che fasi quasi finali di un lavoro fatto a monte. [/QUOTE]
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