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Testo
<blockquote data-quote="Ponz" data-source="post: 334393" data-attributes="member: 44631"><p>Non è colpa loro, fanno il loro mestiere.</p><p> </p><p>ieri discutevo con un collega che parlava del mercato americano (Antonio Rainò) Anche lui caduto nella trappola: zillow come paradigma del mercato. Il portale elevato da mezzo a qualità.</p><p> </p><p>E proponeva l'analogia con i nostri, tra l'altro indicando il zestimate come parametro preso in considerazione.</p><p></p><p> </p><p>Come si legge perfino quel dato in fondo non è che un mero dato di partenza, totalmente indicativo, perchè loro sono seri... <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p><p> </p><p>Il concetto come al solito è rovesciato, le qualità di zillow derivano dalla gestione corretta delle informazioni da parte della categoria degli agenti, che le distribuiscono in maniera trasparente ed efficiente, quindi il portale on deve far altro che mostrarle, senza inventarsi cose basate sul niente, come il "kmp" di casa.it.</p><p> </p><p>Zillow ne è solo la vetrina, e il zestimate vale qualcosa di più delle stime e medie dei portali nostrani perchè la trasparenza del marcato è talmente differente che i dati sono molto più affidabili e di valore.</p><p>inoltre, come si sa,il mercato elettronico è gestito dalla categoria e i portali ci lavorano a fianco, e si propongono solo come vetrina della stessa.</p><p> </p><p>Da noi il caos crea il bisogno dei portali di fare contenuto da soli, e lo fanno appoggiandosi al caos (la rete) o a qualcuno di noi (sono stato uno di coloro che han prestato se stessi a queste cose) anche perchè la categoria non ha controllo delle sue informazioni, sia per scarsa capacità/volontà, sia perchè siamo una categoria ancora "chiusa" e frammentata, gelosa delle informazioni e dei colleghi, perchè non avendo fatto sistema, se ce le facciamo "sfuggire" queste informazioni, sentiamo di non avere altro.</p><p> </p><p>Ed ecco che i comparabili non si fan vedere, non si danno gli storici dei prezzi, addirittura non si mostra chi lavora in agenzia (controllate i chi siamo, nei siti), non si rende l'informazione al cliente perchè se no ci "scavalca".</p><p> </p><p>C'è tanto da fare, e la colpa non è dei portali.</p><p> </p><p>Se fossimo una categoria seria non straborderebbero dal loro ruolo e gli articoli che ci escono gleli forniremmo noi, con un ufficio stampa adeguato.</p><p> </p><p>Purtroppo per i portali, questa rivoluzione passa anche dal ridimensionamento della loro importanza, o non avverrà affatto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ponz, post: 334393, member: 44631"] Non è colpa loro, fanno il loro mestiere. ieri discutevo con un collega che parlava del mercato americano (Antonio Rainò) Anche lui caduto nella trappola: zillow come paradigma del mercato. Il portale elevato da mezzo a qualità. E proponeva l'analogia con i nostri, tra l'altro indicando il zestimate come parametro preso in considerazione. Come si legge perfino quel dato in fondo non è che un mero dato di partenza, totalmente indicativo, perchè loro sono seri... ;-) Il concetto come al solito è rovesciato, le qualità di zillow derivano dalla gestione corretta delle informazioni da parte della categoria degli agenti, che le distribuiscono in maniera trasparente ed efficiente, quindi il portale on deve far altro che mostrarle, senza inventarsi cose basate sul niente, come il "kmp" di casa.it. Zillow ne è solo la vetrina, e il zestimate vale qualcosa di più delle stime e medie dei portali nostrani perchè la trasparenza del marcato è talmente differente che i dati sono molto più affidabili e di valore. inoltre, come si sa,il mercato elettronico è gestito dalla categoria e i portali ci lavorano a fianco, e si propongono solo come vetrina della stessa. Da noi il caos crea il bisogno dei portali di fare contenuto da soli, e lo fanno appoggiandosi al caos (la rete) o a qualcuno di noi (sono stato uno di coloro che han prestato se stessi a queste cose) anche perchè la categoria non ha controllo delle sue informazioni, sia per scarsa capacità/volontà, sia perchè siamo una categoria ancora "chiusa" e frammentata, gelosa delle informazioni e dei colleghi, perchè non avendo fatto sistema, se ce le facciamo "sfuggire" queste informazioni, sentiamo di non avere altro. Ed ecco che i comparabili non si fan vedere, non si danno gli storici dei prezzi, addirittura non si mostra chi lavora in agenzia (controllate i chi siamo, nei siti), non si rende l'informazione al cliente perchè se no ci "scavalca". C'è tanto da fare, e la colpa non è dei portali. Se fossimo una categoria seria non straborderebbero dal loro ruolo e gli articoli che ci escono gleli forniremmo noi, con un ufficio stampa adeguato. Purtroppo per i portali, questa rivoluzione passa anche dal ridimensionamento della loro importanza, o non avverrà affatto. [/QUOTE]
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