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Testo
<blockquote data-quote="pensoperme" data-source="post: 213593" data-attributes="member: 17838"><p>Bastimento,</p><p>con tutta la buona volontà e senza sospetto di difendere la loro categoria (che mi produce ogni giorno divertimento specie quando trovo quelli più "impostati" e romanzieri che addirittura vengono elevati a staff, più volte), trovo la tesi del nostro <em>collega</em> (<span style="font-size: 12px">ci si adatta al linguaggio di questi agenti, se no non ci capiscono</span>) cliente poco credibile o comunque poco sostenibile.</p><p>Con tutta la buona volontà del mondo, dopo aver dato le MIE chiavi alla Bagudi del caso, come minimo chiederei "come è andata", specie nel caso in oggetto dove sembra che il rapporto sia "occasionale", una sveltina.</p><p> </p><p>Quindi anche senza tacciare il nostro di mala fede, quanto meno lo si può tacciare di leggerezza, alla pari dell'agente, il quale, sembra che quando ha portato la proposta, abbia tenuto stranamente misterioso il nome del cliente , che di solito è scritto ben chiaro.</p><p> </p><p>Quindi, la tesi del nostro mi sarebbe stata più credibile se avesse detto "non mi ricordavo il nome", ma pare ceh non l'abbi amai saputo.</p><p> </p><p>Ecco che abbiamo un agente che prende le chiavi "occasionalmente", ci fa pure una proposta che non viene accettata, non presenta il cliente, nemmeno nella proposta, quando di solito le agenzie mandano addirittura l'elenco degli interessati portati a conoscenza dell'immobile a scadenza incarichi... le incogurenze sono tante.</p><p> </p><p>Ma ammettendole pure TUTTE, rimane la leggerezza, forte. Per quanto mi riguarda, l'agente magari ha presentato la proposta con il nome (c'è per forza) e per lui tanto era sufficiente, no?</p><p> </p><p>Doveva rilasciare una foto segnaletica o un filmato?</p><p> </p><p>Quindi al massimo, al nostro collega cliente, posso passare la casualità infausta, il susseguirsi di situazioni che non gli hanno permesso di focalizzare.</p><p> </p><p>Per la cifra, ritengo che sia molto probabile che l'agente otterrà, al massimo, la percentuale sulla cifra alla quale si chiuderà l'affare, decisa dagli usi e consuetudini, non quanto lui pretende.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pensoperme, post: 213593, member: 17838"] Bastimento, con tutta la buona volontà e senza sospetto di difendere la loro categoria (che mi produce ogni giorno divertimento specie quando trovo quelli più "impostati" e romanzieri che addirittura vengono elevati a staff, più volte), trovo la tesi del nostro [I]collega[/I] ([SIZE=3]ci si adatta al linguaggio di questi agenti, se no non ci capiscono[/SIZE]) cliente poco credibile o comunque poco sostenibile. Con tutta la buona volontà del mondo, dopo aver dato le MIE chiavi alla Bagudi del caso, come minimo chiederei "come è andata", specie nel caso in oggetto dove sembra che il rapporto sia "occasionale", una sveltina. Quindi anche senza tacciare il nostro di mala fede, quanto meno lo si può tacciare di leggerezza, alla pari dell'agente, il quale, sembra che quando ha portato la proposta, abbia tenuto stranamente misterioso il nome del cliente , che di solito è scritto ben chiaro. Quindi, la tesi del nostro mi sarebbe stata più credibile se avesse detto "non mi ricordavo il nome", ma pare ceh non l'abbi amai saputo. Ecco che abbiamo un agente che prende le chiavi "occasionalmente", ci fa pure una proposta che non viene accettata, non presenta il cliente, nemmeno nella proposta, quando di solito le agenzie mandano addirittura l'elenco degli interessati portati a conoscenza dell'immobile a scadenza incarichi... le incogurenze sono tante. Ma ammettendole pure TUTTE, rimane la leggerezza, forte. Per quanto mi riguarda, l'agente magari ha presentato la proposta con il nome (c'è per forza) e per lui tanto era sufficiente, no? Doveva rilasciare una foto segnaletica o un filmato? Quindi al massimo, al nostro collega cliente, posso passare la casualità infausta, il susseguirsi di situazioni che non gli hanno permesso di focalizzare. Per la cifra, ritengo che sia molto probabile che l'agente otterrà, al massimo, la percentuale sulla cifra alla quale si chiuderà l'affare, decisa dagli usi e consuetudini, non quanto lui pretende. [/QUOTE]
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