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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 213956" data-attributes="member: 6214"><p>Caro pensoperme, nonostante il tuo intervento abbia e magari voglia aver l'aspetto del giudizio finale, permettimi di replicare.</p><p>Che il venditore cada dal pero può essere, che l'agente si ritenga leso pure, che l'acquirente sia l'unico in difetto certo altrettanto: quello che in parte ho ritenuto di amplificare è che le risposte sono state a volte condizionate dai <em>pre-giudizi</em>, non dai fatti elencati.</p><p> </p><p>Tu stesso lo stai facendo, credo in questo intervento: se ricordo bene la proposta di acquisto scritta non è saltata fuori al momento dell'offerta, ma solo a vendita conclusa. Ovviamente non cambia la sostanza di fondo, ma fa la differenza sul giudizio che dai sul venditore: non si sta dicendo da diversi interventi che non si devono dare giudizi sulle persone ma ci si deve attenere ai fatti?.</p><p> </p><p>Le obiezioni sollevate da più parti (per altro la stessa parte...) danno per scontato il diritto dell'agente, purché questo abbia <em>sfiorato </em>i due contraenti in causa. Ora certamente aver dato le chiavi non può essere considerato un fatto casuale, ma sempre il c.c. presuppone che il mediatore, per aver diritto alla provvigione da entrambe le parti, debba aver svolto una mediazione su entrambe le parti: anche questo non sembra sia avvenuto. Che poi il giudice non lo pesi e lo ritenga nel caso in specie irrilevante, sta al giudizio del giudice, non alla discrezionalità degli attori.</p><p> </p><p>Quindi ripeto, per me è e resta del tutto irrilevante, a questo punto, la credibilità del venditore, dell'agente, dell'acquirente: al quesito di Francesco ho risposto subito che la sua posizione di fronte ad un giudizio mi sembrava debole, ho sempre condiviso le analoghe affermazioni di chi mi ha preceduto e seguito.</p><p> </p><p>Se la polemica (se mi è permesso chiamarla così) continua, è nei confronti dell'analisi che certi professionisti del settore hanno fatto. Mi sembrava più pertinente una analisi più tecnica, indipendentemente dalla credibilità o meno della descrizione fatta. Roby ed altri hanno cercato di impostarla con maggior cautela.</p><p>La maggioranza meno: lecite tutte, ma non chiamatemi in causa per rispondere indirettamente. </p><p>Quanto al tuo commento, potrei benissimo dire: mi piace. L'unico punto non pertinente, è che cominci come se ti rivolgessi a me: spiacente, ma se necessita lo ripeterò alla nausea: non trovo difendibile nè il venditore, ne l'acquirente. </p><p>Ma trovo mal difeso anche l'agente: nessuno ha chiesto ai colleghi una difesa d'ufficio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 213956, member: 6214"] Caro pensoperme, nonostante il tuo intervento abbia e magari voglia aver l'aspetto del giudizio finale, permettimi di replicare. Che il venditore cada dal pero può essere, che l'agente si ritenga leso pure, che l'acquirente sia l'unico in difetto certo altrettanto: quello che in parte ho ritenuto di amplificare è che le risposte sono state a volte condizionate dai [I]pre-giudizi[/I], non dai fatti elencati. Tu stesso lo stai facendo, credo in questo intervento: se ricordo bene la proposta di acquisto scritta non è saltata fuori al momento dell'offerta, ma solo a vendita conclusa. Ovviamente non cambia la sostanza di fondo, ma fa la differenza sul giudizio che dai sul venditore: non si sta dicendo da diversi interventi che non si devono dare giudizi sulle persone ma ci si deve attenere ai fatti?. Le obiezioni sollevate da più parti (per altro la stessa parte...) danno per scontato il diritto dell'agente, purché questo abbia [I]sfiorato [/I]i due contraenti in causa. Ora certamente aver dato le chiavi non può essere considerato un fatto casuale, ma sempre il c.c. presuppone che il mediatore, per aver diritto alla provvigione da entrambe le parti, debba aver svolto una mediazione su entrambe le parti: anche questo non sembra sia avvenuto. Che poi il giudice non lo pesi e lo ritenga nel caso in specie irrilevante, sta al giudizio del giudice, non alla discrezionalità degli attori. Quindi ripeto, per me è e resta del tutto irrilevante, a questo punto, la credibilità del venditore, dell'agente, dell'acquirente: al quesito di Francesco ho risposto subito che la sua posizione di fronte ad un giudizio mi sembrava debole, ho sempre condiviso le analoghe affermazioni di chi mi ha preceduto e seguito. Se la polemica (se mi è permesso chiamarla così) continua, è nei confronti dell'analisi che certi professionisti del settore hanno fatto. Mi sembrava più pertinente una analisi più tecnica, indipendentemente dalla credibilità o meno della descrizione fatta. Roby ed altri hanno cercato di impostarla con maggior cautela. La maggioranza meno: lecite tutte, ma non chiamatemi in causa per rispondere indirettamente. Quanto al tuo commento, potrei benissimo dire: mi piace. L'unico punto non pertinente, è che cominci come se ti rivolgessi a me: spiacente, ma se necessita lo ripeterò alla nausea: non trovo difendibile nè il venditore, ne l'acquirente. Ma trovo mal difeso anche l'agente: nessuno ha chiesto ai colleghi una difesa d'ufficio. [/QUOTE]
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