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<blockquote data-quote="Gideon" data-source="post: 422647" data-attributes="member: 59601"><p>Salve, grazie per la risposta, ma probabilmente non sono stato molto chiaro. Cerco di spiegare meglio la situazione</p><p></p><p>I venditori durante una visita ci hanno detto che lo stanzino nel vano scale era di loro proprietà e che il giardino era di proprietà del condominio. </p><p>Successivamente siamo andati dall'Amministratore del condominio per avere informazioni su eventuali spese di manutenzione previste a breve e parlando con lui è venuto fuori che lo stanzino è del condominio anche se lo hanno sempre usato solo i venditori e che il giardino è di proprietà del comune. Come ho detto abbiamo deciso di fare ugualmente la proposta accettando questi due disguidi. La casa è della mamma anziana e i venditori erano convinti che quello che ci avevano detto corrispondesse al vero, si sono scusati e la cosa è finita li.</p><p>Durante una visita, sempre precedente alla proposta, L'AGENTE immobiliare ci ha comunicato che l'impianto di riscaldamento era perfettamente funzionante, che era stato rifatto 4 anni fa e che avrei avuto la certificazione. Durante la firma del compromesso ho chiesto informazioni su questo impianto e i venditori ci hanno detto che era quello originale. Io NON sono un esperto. È stato l'agente immobiliare che si è difeso dicendo che cosi aveva capito dai venditori e tirando fuori il discorso della presenza del clarino NON io. In origine il riscaldamento era centralizzato e 10 anni fa è stata messa la caldaia a metano rifacendo solo l'allaccio della caldaia ma non le tubature dei caloriferi. Siamo allora tornati all'appartamento per controllare meglio. Mi sono fatto accendere il riscaldamento e salta fuori che in una stanza non funziona da anni. Ora chiedo, a parte i due disguidi iniziali che accetto, ho avuto delle informazioni non corrette sull'impianto? Ha 45 anni e non 4 e ovviamente non c'è nessuna certificazione. Se i venditori non accettano di farci lo sconto posso recedere o chiedere danni?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gideon, post: 422647, member: 59601"] Salve, grazie per la risposta, ma probabilmente non sono stato molto chiaro. Cerco di spiegare meglio la situazione I venditori durante una visita ci hanno detto che lo stanzino nel vano scale era di loro proprietà e che il giardino era di proprietà del condominio. Successivamente siamo andati dall'Amministratore del condominio per avere informazioni su eventuali spese di manutenzione previste a breve e parlando con lui è venuto fuori che lo stanzino è del condominio anche se lo hanno sempre usato solo i venditori e che il giardino è di proprietà del comune. Come ho detto abbiamo deciso di fare ugualmente la proposta accettando questi due disguidi. La casa è della mamma anziana e i venditori erano convinti che quello che ci avevano detto corrispondesse al vero, si sono scusati e la cosa è finita li. Durante una visita, sempre precedente alla proposta, L'AGENTE immobiliare ci ha comunicato che l'impianto di riscaldamento era perfettamente funzionante, che era stato rifatto 4 anni fa e che avrei avuto la certificazione. Durante la firma del compromesso ho chiesto informazioni su questo impianto e i venditori ci hanno detto che era quello originale. Io NON sono un esperto. È stato l'agente immobiliare che si è difeso dicendo che cosi aveva capito dai venditori e tirando fuori il discorso della presenza del clarino NON io. In origine il riscaldamento era centralizzato e 10 anni fa è stata messa la caldaia a metano rifacendo solo l'allaccio della caldaia ma non le tubature dei caloriferi. Siamo allora tornati all'appartamento per controllare meglio. Mi sono fatto accendere il riscaldamento e salta fuori che in una stanza non funziona da anni. Ora chiedo, a parte i due disguidi iniziali che accetto, ho avuto delle informazioni non corrette sull'impianto? Ha 45 anni e non 4 e ovviamente non c'è nessuna certificazione. Se i venditori non accettano di farci lo sconto posso recedere o chiedere danni? [/QUOTE]
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