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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 154285" data-attributes="member: 6214"><p>Anche tre: ma se il recesso è ammesso per le parti contraenti e uno di essi chiede di recedere, gli altri che rimangono ne devono prendere atto (sempre salvo patto esplicito contrario) .</p><p></p><p>Non vorrei fare del semplicismo, ma nemmeno più il matrimonio è inscindibile sul piano civilistico, e non richiede obbligatoriamente il consenso della controparte. E anche la comunione ha le sue regole di rescissione: tanto per rimanere sul tema, è solo il condominio che ha vincoli a cui non ci si può sottrarre, ma sono insiti nella sua natura specifica, che lo distingue dalla semplice comunione.</p><p></p><p>Comunque ripeto: il tuo pensiero è chiaro, forse però dovresti supportarlo con esempi giurisprudenziali o citazioni dottrinali.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 154285, member: 6214"] Anche tre: ma se il recesso è ammesso per le parti contraenti e uno di essi chiede di recedere, gli altri che rimangono ne devono prendere atto (sempre salvo patto esplicito contrario) . Non vorrei fare del semplicismo, ma nemmeno più il matrimonio è inscindibile sul piano civilistico, e non richiede obbligatoriamente il consenso della controparte. E anche la comunione ha le sue regole di rescissione: tanto per rimanere sul tema, è solo il condominio che ha vincoli a cui non ci si può sottrarre, ma sono insiti nella sua natura specifica, che lo distingue dalla semplice comunione. Comunque ripeto: il tuo pensiero è chiaro, forse però dovresti supportarlo con esempi giurisprudenziali o citazioni dottrinali. [/QUOTE]
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