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Residenze in due comune diverse per coniugi in comunione dei beni
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Testo
<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 727463" data-attributes="member: 72232"><p>La questione è posta male.</p><p></p><p>Se siete in comunione dei beni, non avrebbe senso cedere una all’altro la sua quota di comproprietà (ogni nuovo acquisto cadrebbe comunque nella comunione).</p><p>Anche l’acquisto della casa del figlio cadrebbe in comunione.</p><p></p><p>Si, ma in circostanze diverse dalle vostre.</p><p>Ad esempio, se i due immobili(uno a testa) fossero stati acquistati prima del matrimonio.</p><p>Oppure se venissero acquistati dopo il matrimonio due immobili, uno a testa, ognunocon soldi frutto di eredità ricevuti dal coniuge/acquirente.</p><p></p><p>Inoltre, credo tu confonda il concetto di “prima casa”, che riguarda il momento dell’acquisto, con quello di abitazione principale, che riguarda le imposte annuali.</p><p>Per comprare come prima casa servono requisiti specifici, tra cui quello di prendere la residenza nel Comune in cui si acquista, entro 18 mesi dall’acquisto stesso: come coniugi, nessuno di voi due potrà spostare altrove la residenza (tranne rari casi di necessità lavorative comprovate).</p><p></p><p>Per non pagare le imposte annuali (IMU), serve avere la residenza nell’immobile: come detto sopra, per voi non è possibile ufficialmente.</p><p>Se sposterete comunque la residenza, sarà una cosa fittizia, e i Comuni controllano spesso ( o più spesso di prima).</p><p></p><p>Quindi, per comprare la casa di vostro figlio dovrete pagare imposte come seconda casa, e poi pagare IMU non essendo abitazione principale.</p><p> Tra l’altro, la “furbata” di cedere all’altro la quota di comproprietà (cosa non possibile) comunque rischierebbe di costare di più, in termini di imposte e notaio, di quanto risparmiereste con l’altro acquisto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 727463, member: 72232"] La questione è posta male. Se siete in comunione dei beni, non avrebbe senso cedere una all’altro la sua quota di comproprietà (ogni nuovo acquisto cadrebbe comunque nella comunione). Anche l’acquisto della casa del figlio cadrebbe in comunione. Si, ma in circostanze diverse dalle vostre. Ad esempio, se i due immobili(uno a testa) fossero stati acquistati prima del matrimonio. Oppure se venissero acquistati dopo il matrimonio due immobili, uno a testa, ognunocon soldi frutto di eredità ricevuti dal coniuge/acquirente. Inoltre, credo tu confonda il concetto di “prima casa”, che riguarda il momento dell’acquisto, con quello di abitazione principale, che riguarda le imposte annuali. Per comprare come prima casa servono requisiti specifici, tra cui quello di prendere la residenza nel Comune in cui si acquista, entro 18 mesi dall’acquisto stesso: come coniugi, nessuno di voi due potrà spostare altrove la residenza (tranne rari casi di necessità lavorative comprovate). Per non pagare le imposte annuali (IMU), serve avere la residenza nell’immobile: come detto sopra, per voi non è possibile ufficialmente. Se sposterete comunque la residenza, sarà una cosa fittizia, e i Comuni controllano spesso ( o più spesso di prima). Quindi, per comprare la casa di vostro figlio dovrete pagare imposte come seconda casa, e poi pagare IMU non essendo abitazione principale. Tra l’altro, la “furbata” di cedere all’altro la quota di comproprietà (cosa non possibile) comunque rischierebbe di costare di più, in termini di imposte e notaio, di quanto risparmiereste con l’altro acquisto. [/QUOTE]
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