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Testo
<blockquote data-quote="skywalker" data-source="post: 191005" data-attributes="member: 14323"><p>personalmente le scelte lavorative restano le mie...mia moglie svolge un'attività diversa e pertanto non pretendo la sua comprensione...nè la cerco...al limite è lei a chiedermi consiglio quando necessario...</p><p>Di contro ho sempre dimostrato di essere in grado di provvedere a tutte le loro esigenze e anche a qualcosa di più pertanto non si permette da anni e soprattutto non ritiene necessario dover valutare le mie scelte se non espressamente richiesto.</p><p>A volte, quando mi sfuggono alcuni particolari dell'operazione che stò svolgendo ed essendo mia moglie una persona intelligente e preparata (oltre al fatto che svolge la professione di psicoterapeuta che in alcuni casi non guasta...) chiedo il suo parere ma è sempre limitato ad un fatto specifico e non alla visione dell'insieme che, preferisco valutare senza interferenze in modo da non avere "distrazioni" dall'esterno.</p><p>Anch'io ho due figli e recentemente sono uscito da una società (come nel tuo caso per divergenza di vedute) che nella zona rappresentava un faro e un'esempio per tutte le altre...ma l'ho fatto senza timore ed ora, visti i risultati, posso solo compiacermi della scelata fatta.</p><p>Il consenso in famiglia è utile ma, se non sei uno sprovveduto, non è nè indispensabile nè richiesto a chi non sa minimamente di cosa si stia parlando.</p><p>Se come dici i tuoi pagamenti ti vengono posticipati di anche tre mesi, mi spieghi che differenza ci sarebbe nel fatto di farsi pagare il dovuto e metterci tre mesi per incamerare i primi guadagni in proprio?</p><p>...sempre tre mesi sono.</p><p>...in più, visti i chiari di luna dovuti al periodo, il fatto che per tre mesi non riescano a pagarti mi fa pensare più ad una loro difficoltà economica che al "braccino corto" come da te ipotizzato...e se tra qualche mese non fossero più in grado di darti quanto ti compete?</p><p>...ti troveresti con il cu.. per terra senza nemmeno avere uno straccio di alternativa.</p><p>Il mio consiglio è il seguente:</p><p>...e credimi è il consiglio spassionato di una persona estremamente pratica...</p><p>Inizia ad organizzarti e quando sarai pronto ed avrai un quadro ben preciso della situazione, solo allora potrai valutare e decidere cosa sarà meglio fare...ma la via di fuga te la devi tenere sempre!</p><p>Quando feci il brevetto di volo il mio di allora istruttore diceva "volate senza paura ma mentre procedete focalizzate l'attenzione su un'ipotetica via di fuga" ...pensavo fosse una caxxata fino al giorno in cui una discendenza mi ha portato ad essere troppo basso per raggiungere il campo di atterraggio.</p><p>Trattandosi di volo a vela non c'era motore che potesse aiutarmi a riprendere quota e la mia via di fuga è stata un prato compreso tra un parcheggio di un supermarket ed il cimitero (sia lodato colui che ha inventato la fascia di rispetto cimiteriale) e lì, non senza qualche difficoltà, sono atterrato.</p><p>Da quando sono nati i miei figli e da quando il mio lavoro è aumentato fino ai livelli attuali, non volo più...ma in ogni cosa che faccio non dimentico mai di considerare un'ipotetica via di fuga...ti consiglio di fare altrettanto.</p><p>...forse non ti servirà mai...ma chi può dirlo?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="skywalker, post: 191005, member: 14323"] personalmente le scelte lavorative restano le mie...mia moglie svolge un'attività diversa e pertanto non pretendo la sua comprensione...nè la cerco...al limite è lei a chiedermi consiglio quando necessario... Di contro ho sempre dimostrato di essere in grado di provvedere a tutte le loro esigenze e anche a qualcosa di più pertanto non si permette da anni e soprattutto non ritiene necessario dover valutare le mie scelte se non espressamente richiesto. A volte, quando mi sfuggono alcuni particolari dell'operazione che stò svolgendo ed essendo mia moglie una persona intelligente e preparata (oltre al fatto che svolge la professione di psicoterapeuta che in alcuni casi non guasta...) chiedo il suo parere ma è sempre limitato ad un fatto specifico e non alla visione dell'insieme che, preferisco valutare senza interferenze in modo da non avere "distrazioni" dall'esterno. Anch'io ho due figli e recentemente sono uscito da una società (come nel tuo caso per divergenza di vedute) che nella zona rappresentava un faro e un'esempio per tutte le altre...ma l'ho fatto senza timore ed ora, visti i risultati, posso solo compiacermi della scelata fatta. Il consenso in famiglia è utile ma, se non sei uno sprovveduto, non è nè indispensabile nè richiesto a chi non sa minimamente di cosa si stia parlando. Se come dici i tuoi pagamenti ti vengono posticipati di anche tre mesi, mi spieghi che differenza ci sarebbe nel fatto di farsi pagare il dovuto e metterci tre mesi per incamerare i primi guadagni in proprio? ...sempre tre mesi sono. ...in più, visti i chiari di luna dovuti al periodo, il fatto che per tre mesi non riescano a pagarti mi fa pensare più ad una loro difficoltà economica che al "braccino corto" come da te ipotizzato...e se tra qualche mese non fossero più in grado di darti quanto ti compete? ...ti troveresti con il cu.. per terra senza nemmeno avere uno straccio di alternativa. Il mio consiglio è il seguente: ...e credimi è il consiglio spassionato di una persona estremamente pratica... Inizia ad organizzarti e quando sarai pronto ed avrai un quadro ben preciso della situazione, solo allora potrai valutare e decidere cosa sarà meglio fare...ma la via di fuga te la devi tenere sempre! Quando feci il brevetto di volo il mio di allora istruttore diceva "volate senza paura ma mentre procedete focalizzate l'attenzione su un'ipotetica via di fuga" ...pensavo fosse una caxxata fino al giorno in cui una discendenza mi ha portato ad essere troppo basso per raggiungere il campo di atterraggio. Trattandosi di volo a vela non c'era motore che potesse aiutarmi a riprendere quota e la mia via di fuga è stata un prato compreso tra un parcheggio di un supermarket ed il cimitero (sia lodato colui che ha inventato la fascia di rispetto cimiteriale) e lì, non senza qualche difficoltà, sono atterrato. Da quando sono nati i miei figli e da quando il mio lavoro è aumentato fino ai livelli attuali, non volo più...ma in ogni cosa che faccio non dimentico mai di considerare un'ipotetica via di fuga...ti consiglio di fare altrettanto. ...forse non ti servirà mai...ma chi può dirlo? [/QUOTE]
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