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L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Richiesta di provvigioni deontologicamente scorretta?
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<blockquote data-quote="Katrine" data-source="post: 122675" data-attributes="member: 25526"><p>Proprio perché ho letto gli interventi precedenti mi chiedo come sia ancora oggi possibile in Italia dover trovarsi in situazioni così ambigue , come può bastare ad un agente immobiliare il semplice farsi trovare sul posto per pretendere certe somme così sproporzionate in rapporto al lavoro svolto. Un intermediatore serio degno di questo mestiere dovrebbe essere prima di tutto onesto con se stesso e non farsi forza di un sistema legale a dir poco lacunoso e dai tempi infiniti. Il chiedere le provvigioni solo in virtù di una mera presenza quando la trattativa viene di fatto svolta tra il cliente e il costruttore come nel caso esposto è semplicemente vergognoso e disonesto a mio avviso. Io sono dell' idea che un lavoro va retribuito quando è stata effettivamente fornita una prestazione che in questo caso consiste nel mediare le parti e contrattare e far raggiungere un' accordo fra venditore ed acquirente, ovvero svolgere un ruolo chiave senza il quale non si sarebbe conclusa la vendita, fornendo le eventuali garanzie e verifiche sull'immobile e sul venditore così come sui termini dei vari pagamenti alla proposta, compromesso e rogito. Quando tutto cio' viene portato avanti dal cliente col venditore perchè l'agente ne è rimasto fuori a mio avviso non si puo' per correttezza deontologica emettere fattura al 2%. Poi in effetti i tribunali esistono per emettere un giudizio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Katrine, post: 122675, member: 25526"] Proprio perché ho letto gli interventi precedenti mi chiedo come sia ancora oggi possibile in Italia dover trovarsi in situazioni così ambigue , come può bastare ad un agente immobiliare il semplice farsi trovare sul posto per pretendere certe somme così sproporzionate in rapporto al lavoro svolto. Un intermediatore serio degno di questo mestiere dovrebbe essere prima di tutto onesto con se stesso e non farsi forza di un sistema legale a dir poco lacunoso e dai tempi infiniti. Il chiedere le provvigioni solo in virtù di una mera presenza quando la trattativa viene di fatto svolta tra il cliente e il costruttore come nel caso esposto è semplicemente vergognoso e disonesto a mio avviso. Io sono dell' idea che un lavoro va retribuito quando è stata effettivamente fornita una prestazione che in questo caso consiste nel mediare le parti e contrattare e far raggiungere un' accordo fra venditore ed acquirente, ovvero svolgere un ruolo chiave senza il quale non si sarebbe conclusa la vendita, fornendo le eventuali garanzie e verifiche sull'immobile e sul venditore così come sui termini dei vari pagamenti alla proposta, compromesso e rogito. Quando tutto cio' viene portato avanti dal cliente col venditore perchè l'agente ne è rimasto fuori a mio avviso non si puo' per correttezza deontologica emettere fattura al 2%. Poi in effetti i tribunali esistono per emettere un giudizio. [/QUOTE]
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