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<blockquote data-quote="vavy" data-source="post: 94837" data-attributes="member: 13869"><p>Ho fatto una piccola ricerca, ed in effetti, faccio ammenda, ma il principio c.d. dell'Accessione (ossia quello per cui la cosa costruita da altri su un terreno mio è mia) prevale sulla comunione legale (Cass. civ., sez. <strong>Unite </strong> 27-01-1996, n. 651). quindi se il regime patrimoniale dei nonni in questione è stato la separazione dei beni ante '75 e si è automaticamente tramutato in comunione con la riforma del diritto di famiglia, effettivamente gli immobili costruiti sopra i terreni "personale" sono beni personali e destinati quindi ad entrare in successione al 100%.</p><p></p><p></p><p>Art. 177 Oggetto della comunione legale</p><p></p><p>Costituiscono oggetto della comunione:</p><p>a) gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni personali;</p><p>b) i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi, percepiti e non consumati allo scioglimento della comunione;</p><p>c) i proventi dell`attività separata di ciascuno dei coniugi se, allo scioglimento della comunione, non siano stati consumati</p><p>d) le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio.</p><p>Qualora. si tratti di aziende appartenenti ad uno dei coniugi anteriormente al matrimonio ma gestite da entrambi, la comunione concerne solo gli utili e gli incrementi.</p><p></p><p>Massima della Cassazione</p><p>Oggetto della comunione legale</p><p>Il principio generale dell'accessione posto dall'art. 934 cod. civ., in base al quale il proprietario del suolo acquista "ipso iure" al momento dell'incorporazione la proprietà della costruzione su di esso edificata e la cui operatività può essere derogata soltanto da una specifica pattuizione tra le parti o da una altrettanto specifica disposizione di legge, non trova deroga nella disciplina della comunione legale tra coniugi, in quanto l'acquisto della proprietà per accessione avviene a titolo originario senza la necessità di un'apposita manifestazione di volontà, mentre gli acquisti ai quali è applicabile l'art. 177, primo comma, cod. civ. hanno carattere derivativo, essendone espressamente prevista una genesi di natura negoziale, con la conseguenza che la costruzione realizzata in costanza di matrimonio ed in regime di comunione legale da entrambi i coniugi sul terreno di proprietà personale esclusiva di uno di essi è a sua volta proprietà personale ed esclusiva di quest'ultimo in virtù dei principi generali in materia di accessione, mentre al coniuge non proprietario che abbia contribuito all'onere della costruzione spetta, ai sensi dell'art. 2033 cod. civ., il diritto di ripetere nei confronti dell'altro coniuge le somme spese.</p><p></p><p>forse qs massima non è esattamente quella della sentenza citata....ma "la ciccia" è la stessa...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="vavy, post: 94837, member: 13869"] Ho fatto una piccola ricerca, ed in effetti, faccio ammenda, ma il principio c.d. dell'Accessione (ossia quello per cui la cosa costruita da altri su un terreno mio è mia) prevale sulla comunione legale (Cass. civ., sez. [B]Unite [/B] 27-01-1996, n. 651). quindi se il regime patrimoniale dei nonni in questione è stato la separazione dei beni ante '75 e si è automaticamente tramutato in comunione con la riforma del diritto di famiglia, effettivamente gli immobili costruiti sopra i terreni "personale" sono beni personali e destinati quindi ad entrare in successione al 100%. Art. 177 Oggetto della comunione legale Costituiscono oggetto della comunione: a) gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni personali; b) i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi, percepiti e non consumati allo scioglimento della comunione; c) i proventi dell`attività separata di ciascuno dei coniugi se, allo scioglimento della comunione, non siano stati consumati d) le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio. Qualora. si tratti di aziende appartenenti ad uno dei coniugi anteriormente al matrimonio ma gestite da entrambi, la comunione concerne solo gli utili e gli incrementi. Massima della Cassazione Oggetto della comunione legale Il principio generale dell'accessione posto dall'art. 934 cod. civ., in base al quale il proprietario del suolo acquista "ipso iure" al momento dell'incorporazione la proprietà della costruzione su di esso edificata e la cui operatività può essere derogata soltanto da una specifica pattuizione tra le parti o da una altrettanto specifica disposizione di legge, non trova deroga nella disciplina della comunione legale tra coniugi, in quanto l'acquisto della proprietà per accessione avviene a titolo originario senza la necessità di un'apposita manifestazione di volontà, mentre gli acquisti ai quali è applicabile l'art. 177, primo comma, cod. civ. hanno carattere derivativo, essendone espressamente prevista una genesi di natura negoziale, con la conseguenza che la costruzione realizzata in costanza di matrimonio ed in regime di comunione legale da entrambi i coniugi sul terreno di proprietà personale esclusiva di uno di essi è a sua volta proprietà personale ed esclusiva di quest'ultimo in virtù dei principi generali in materia di accessione, mentre al coniuge non proprietario che abbia contribuito all'onere della costruzione spetta, ai sensi dell'art. 2033 cod. civ., il diritto di ripetere nei confronti dell'altro coniuge le somme spese. forse qs massima non è esattamente quella della sentenza citata....ma "la ciccia" è la stessa... [/QUOTE]
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