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<blockquote data-quote="Utente Cancellato 38532" data-source="post: 225320"><p>È un po' complesso, dipende dal tipo di ipoteca (volontaira, legale, giudiziale), dalla garanzia per cui è effettuata (es. mutuo, conto ipo, debito generico etc), dal tempo che hai a disposizione ...</p><p>Credo che il criterio dirimiente sia questo.</p><p> </p><p>Se parliamo di poteche volontarie rese a garanzia di un mutuo fondiario (ma credo ormai anche ordinario) allora ci pensa la banca (senza oneri per il mutuatario) secondo un procedimento "nuovo" che è quello introdotto dalla c.d. legge bersani. Attenzione che è più lungo rispetto al metodo tradizionale.</p><p> </p><p>Negli altri casi (sempre parlando di ipoteche volontarie) tieni presente che si deve andare dal notaio e che oltre al costo del notaio devi pagare le imposte (credo che solo l'ipotecaria sia lo 0.5% dell'importo iscritto). Pertanto la banca di sua spontanea volontà non fa nulla.</p><p> </p><p>A me è capitato alcune volte di lavorare su immobili che avessere ipoteche non cancellate e non perente ma cui il debito sottostante fosse estinto. Me la sono cavata organizzando un atto dal notaio in cui partecipava un funzionario della banca a cui avevo debitamente scritto ovvero la banca faceva pervenire quietanza al notaio che provvedeva alla richiesta di cancellazione al conservatore dei Registri immobiliari. Il probelma è però che spesso le banche non sanno effettivamente se il credito sottostante è estinto ovvero se ancora gli viene qualche cosa. Ti sembrerà strano, ma tra costituzione di società veicolo, fusioni ed incorporazioni tra banche, cessioni ex 58 tub, cartolarizzazioni e cessioni singole spesso chì risulta dai registri titolare dell'ipoteca non è più titolare del credito. E ciò rende difficilissimo e molto lungo capire da chi farsi rilasciare idonea documentazione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Utente Cancellato 38532, post: 225320"] È un po' complesso, dipende dal tipo di ipoteca (volontaira, legale, giudiziale), dalla garanzia per cui è effettuata (es. mutuo, conto ipo, debito generico etc), dal tempo che hai a disposizione ... Credo che il criterio dirimiente sia questo. Se parliamo di poteche volontarie rese a garanzia di un mutuo fondiario (ma credo ormai anche ordinario) allora ci pensa la banca (senza oneri per il mutuatario) secondo un procedimento "nuovo" che è quello introdotto dalla c.d. legge bersani. Attenzione che è più lungo rispetto al metodo tradizionale. Negli altri casi (sempre parlando di ipoteche volontarie) tieni presente che si deve andare dal notaio e che oltre al costo del notaio devi pagare le imposte (credo che solo l'ipotecaria sia lo 0.5% dell'importo iscritto). Pertanto la banca di sua spontanea volontà non fa nulla. A me è capitato alcune volte di lavorare su immobili che avessere ipoteche non cancellate e non perente ma cui il debito sottostante fosse estinto. Me la sono cavata organizzando un atto dal notaio in cui partecipava un funzionario della banca a cui avevo debitamente scritto ovvero la banca faceva pervenire quietanza al notaio che provvedeva alla richiesta di cancellazione al conservatore dei Registri immobiliari. Il probelma è però che spesso le banche non sanno effettivamente se il credito sottostante è estinto ovvero se ancora gli viene qualche cosa. Ti sembrerà strano, ma tra costituzione di società veicolo, fusioni ed incorporazioni tra banche, cessioni ex 58 tub, cartolarizzazioni e cessioni singole spesso chì risulta dai registri titolare dell'ipoteca non è più titolare del credito. E ciò rende difficilissimo e molto lungo capire da chi farsi rilasciare idonea documentazione. [/QUOTE]
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