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L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Sentenza n. 18135 del 16/09/2015
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<blockquote data-quote="ioiobbi" data-source="post: 498091" data-attributes="member: 64860"><p>Non solo. Arrivati a questo punto credo sia ormai non più rimandabile la consultazione di un avvocato IMMOBILIARISTA, non uno qualunque, al quale affidarci der avviare tutte le azioni del caso nella salvaguardia dei nostri diritti ed interessi. È innegabile il colpevole immobilismo e gli errori del Comune di Roma in questa vicenda ed i danni patrimoniali che ciò ha comportato e comporta nei confronti dei cittadini e delle casse erariali. È ora che qualcuno ne risponda. Chi ha la pazienza di andare a leggere la scellerata sentenza della cassazione (non perché ingiusta ma perché non si preouccupa del vuoto legislativoe dei dusagi che ga determinato, quantomeno avrebbero dovuto dare un termine alle amministrazioni comunali per adeguarsi) nasce da un banale ricorso di un acquirente che rivoleva la caparra versata poiché il prezzo di vendita era a libero mercato quanto piuttosto quelli massimo di cessione. Le prime sentenze hanno confermato il prezzo libero e dopo anni e ricorsi a tutti i livelli previsti dall'ordinamento giuridico si è arrivati al pronunciamento della Cassazione a Sezioni Unite.</p><p>Qualche bella causa battistrada che magari durerà anni potrebbe un giorno darci ragione e farci risarcire del danno subito.</p><p>A voi commenti e considerazioni.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ioiobbi, post: 498091, member: 64860"] Non solo. Arrivati a questo punto credo sia ormai non più rimandabile la consultazione di un avvocato IMMOBILIARISTA, non uno qualunque, al quale affidarci der avviare tutte le azioni del caso nella salvaguardia dei nostri diritti ed interessi. È innegabile il colpevole immobilismo e gli errori del Comune di Roma in questa vicenda ed i danni patrimoniali che ciò ha comportato e comporta nei confronti dei cittadini e delle casse erariali. È ora che qualcuno ne risponda. Chi ha la pazienza di andare a leggere la scellerata sentenza della cassazione (non perché ingiusta ma perché non si preouccupa del vuoto legislativoe dei dusagi che ga determinato, quantomeno avrebbero dovuto dare un termine alle amministrazioni comunali per adeguarsi) nasce da un banale ricorso di un acquirente che rivoleva la caparra versata poiché il prezzo di vendita era a libero mercato quanto piuttosto quelli massimo di cessione. Le prime sentenze hanno confermato il prezzo libero e dopo anni e ricorsi a tutti i livelli previsti dall'ordinamento giuridico si è arrivati al pronunciamento della Cassazione a Sezioni Unite. Qualche bella causa battistrada che magari durerà anni potrebbe un giorno darci ragione e farci risarcire del danno subito. A voi commenti e considerazioni. [/QUOTE]
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