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Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Sentenza n. 18135 del 16/09/2015
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Testo
<blockquote data-quote="Utente Cancellato 67606" data-source="post: 514172"><p>Quello che tu dici lo condivido in pieno, ho sempre sostenuto che il venditore è una vittima esattamente come noi quindi non merita questo trattamento. Ma qui il problema secondo me è molto più "nobile" del solo vile denaro...</p><p></p><p>Supponiamo per un momento che fosse avvenuto uno scenario esattamente contrario.</p><p></p><p>Ossia a Roma il comune rilasciava i famosi nulla-osta dove <strong><em>chiariva</em></strong> che era possibile vendere il proprio appartamento solo a prezzi calmierati. Poi un giorno esce la senteza 18135 ma invertita, ossia dove le SSUU stabiliscono che a Roma era possibile vendere a prezzi di libero mercato viste le imprecisioni nelle convenzioni. In questo scenario, il venditore che avesse venduto a prezzi calmierati per le necessità che tu hai sottolineato, non avrebbe la possibilità di fare causa al proprio acquirente per "indebito guadagno", al massimo può citare in giudizio il Comune di Roma (LOL).</p><p></p><p>In sostanza signori, qui c'è un gravissimo sbilanciamento dei diritti nei confronti dell'acquirente che non ha assolutamente ragione di esistere. Attulmente in una ipotetica causa civile è solo il venditore a rimetterci, perchè la condanna di Comune e notai, i <strong>*VERI*</strong> responsabili di questo disastro, è assolutamente incerta.</p><p></p><p>Secondo me c'è bisogno molto più di un intervento politico nazionale, qui c'è bisogno di un intervento della corte Europea dei diritti dell'uomo perchè è impensabile questo sbilanciamento dei diritti quando per la costituzione Italiana <u><strong>tutti</strong></u> i cittadini devono essere uguali davanti alla legge.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Utente Cancellato 67606, post: 514172"] Quello che tu dici lo condivido in pieno, ho sempre sostenuto che il venditore è una vittima esattamente come noi quindi non merita questo trattamento. Ma qui il problema secondo me è molto più "nobile" del solo vile denaro... Supponiamo per un momento che fosse avvenuto uno scenario esattamente contrario. Ossia a Roma il comune rilasciava i famosi nulla-osta dove [B][I]chiariva[/I][/B] che era possibile vendere il proprio appartamento solo a prezzi calmierati. Poi un giorno esce la senteza 18135 ma invertita, ossia dove le SSUU stabiliscono che a Roma era possibile vendere a prezzi di libero mercato viste le imprecisioni nelle convenzioni. In questo scenario, il venditore che avesse venduto a prezzi calmierati per le necessità che tu hai sottolineato, non avrebbe la possibilità di fare causa al proprio acquirente per "indebito guadagno", al massimo può citare in giudizio il Comune di Roma (LOL). In sostanza signori, qui c'è un gravissimo sbilanciamento dei diritti nei confronti dell'acquirente che non ha assolutamente ragione di esistere. Attulmente in una ipotetica causa civile è solo il venditore a rimetterci, perchè la condanna di Comune e notai, i [B]*VERI*[/B] responsabili di questo disastro, è assolutamente incerta. Secondo me c'è bisogno molto più di un intervento politico nazionale, qui c'è bisogno di un intervento della corte Europea dei diritti dell'uomo perchè è impensabile questo sbilanciamento dei diritti quando per la costituzione Italiana [U][B]tutti[/B][/U] i cittadini devono essere uguali davanti alla legge. [/QUOTE]
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