Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Servizi
Nuova Discussione
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Chi siamo
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Sentenza n. 18135 del 16/09/2015
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Santi60" data-source="post: 525687" data-attributes="member: 67090"><p>Ne mio rogito come primo acquirente c'era solo un richiamo didascalico alla 865/71, ma, per come era scritto, sembrava una semplice norma che regolava l'atto di acquisto del terreno fra l'Impresa costruttrice ed il Comune. Inoltre, non c'era neanche la classica clausola con la quale dichiaravo di "ben conoscere ed accettare" (che c'era, invece, per il "regolamento di condominio"). Per completare il quadro di come hanno gestito il tutto l'Impresa Costruttrice ed il Notaio, in tutto il rogito di prima compravendita non c'è la pur minima traccia di vincoli su prezzo o altro (non è neanche specificata la durata dei 99 anni della convenzione), mentre, secondo la convenzione <strong><u>tutti</u></strong> i vincoli dovevano essere riscritti in modo inequivocabile nel rogito di compravendita per far capire all'acquirente cosa, in effetti stava acquistando. Dubito anche che il notaio abbia effettivamente trasmesso l'atto, entro 30 giorni, al Comune di Roma ...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Santi60, post: 525687, member: 67090"] Ne mio rogito come primo acquirente c'era solo un richiamo didascalico alla 865/71, ma, per come era scritto, sembrava una semplice norma che regolava l'atto di acquisto del terreno fra l'Impresa costruttrice ed il Comune. Inoltre, non c'era neanche la classica clausola con la quale dichiaravo di "ben conoscere ed accettare" (che c'era, invece, per il "regolamento di condominio"). Per completare il quadro di come hanno gestito il tutto l'Impresa Costruttrice ed il Notaio, in tutto il rogito di prima compravendita non c'è la pur minima traccia di vincoli su prezzo o altro (non è neanche specificata la durata dei 99 anni della convenzione), mentre, secondo la convenzione [B][U]tutti[/U][/B] i vincoli dovevano essere riscritti in modo inequivocabile nel rogito di compravendita per far capire all'acquirente cosa, in effetti stava acquistando. Dubito anche che il notaio abbia effettivamente trasmesso l'atto, entro 30 giorni, al Comune di Roma ... [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Sentenza n. 18135 del 16/09/2015
Alto