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L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Sentenza n. 18135 del 16/09/2015
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Testo
<blockquote data-quote="andrepasc" data-source="post: 559634" data-attributes="member: 73245"><p>Buongiorno, </p><p>A causa la sentenza segna un solco importante nella compra vendita di immobili acquistati con le agevolazioni, tanto da spingere i notai a "bloccare" la formalizzazione dei relativi atti.</p><p>Tale indicazione cozza con quanto precisato dal comune di Roma, con una propria direttiva del 23 febbraio 2013, nella quale, al collegio notarile di Roma, Civitavecchia e Velletri, si ribadiva a tali professionisti di astenersi a richiedere il nulla osta alla vendita, atteso che le vendite che riguardavano detti immobili, dovevano interdersi possibili a libero mercato.</p><p>Quindi il notaio rogitava. Ora qualcuno ipotizza che tale documento sia carta straccia.</p><p>Ma come può un documento rilasciato da un Ente locale (quindi dello Stato) ritenersi carta straccia, specialmente ha detrminato una compra vendita.</p><p>Si é vero l'acquirente ora reclama la restituzione dei soldi o l'affrancatura, ma chi ha venduto, e lo ha fatto per poter acquistare un'altra abitazione, che soddisfacessero le accresciute esigenze familiari (arrivo di uno o due figli) come può restituire il denaro (oggi indicato quale fonte di speculazione) che é servito per l'acquisto della nuova casa?</p><p>Qualora qualcuno lo abbia, gradire avere copia della direttiva del Comune di Roma Capitale, del 23 febbraio 2013</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="andrepasc, post: 559634, member: 73245"] Buongiorno, A causa la sentenza segna un solco importante nella compra vendita di immobili acquistati con le agevolazioni, tanto da spingere i notai a "bloccare" la formalizzazione dei relativi atti. Tale indicazione cozza con quanto precisato dal comune di Roma, con una propria direttiva del 23 febbraio 2013, nella quale, al collegio notarile di Roma, Civitavecchia e Velletri, si ribadiva a tali professionisti di astenersi a richiedere il nulla osta alla vendita, atteso che le vendite che riguardavano detti immobili, dovevano interdersi possibili a libero mercato. Quindi il notaio rogitava. Ora qualcuno ipotizza che tale documento sia carta straccia. Ma come può un documento rilasciato da un Ente locale (quindi dello Stato) ritenersi carta straccia, specialmente ha detrminato una compra vendita. Si é vero l'acquirente ora reclama la restituzione dei soldi o l'affrancatura, ma chi ha venduto, e lo ha fatto per poter acquistare un'altra abitazione, che soddisfacessero le accresciute esigenze familiari (arrivo di uno o due figli) come può restituire il denaro (oggi indicato quale fonte di speculazione) che é servito per l'acquisto della nuova casa? Qualora qualcuno lo abbia, gradire avere copia della direttiva del Comune di Roma Capitale, del 23 febbraio 2013 [/QUOTE]
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