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<blockquote data-quote="archiwalter" data-source="post: 71834" data-attributes="member: 12451"><p>Gent.mo esperto di Immobilio.it</p><p>sono proprietario di un terreno ex agricolo, dal 1995 parzialmente edificabile, da tempo immemorabile servito da una strada vicinale di altri proprietari.</p><p>Fino 30 anni fa detta strada rappresentava l'unico accesso, e come tale, fino al 2008, è stata utilizzata dai precedenti proprietari ed in seguito da un comodatario, tutti di fatto coltivatori.</p><p>Attualmente il terreno è dotato anche di altro accesso.</p><p>Intendo costruire e vendere un piccolo condominio sulla parte edificabile, quella servita dalla strada vicinale, e mantenere la parte inedificabile, quella servita dalla nuova strada.</p><p>Ovviamente mi sarebbe di estrema comodità avere due accessi separati.</p><p>Dai proprietari della strada vicinale mi viene ora contestato il diritto di passaggio adducendo tra l'atro, ai sensi dell'art 1067, il divieto di aggravio dell'esercizio della servitù.</p><p>Premetto che detta strada vicinale non sarebbe utilizzata nell'esecuzione dell'intervento edilizio, ma solo, a lavori ultimati, dai futuri acquirenti per il normale accesso al condominio.</p><p>Dove sta la ragione? Che prospettive avrebbe per me un'eventuale causa legale?</p><p>Grazie per l'attenzione.</p><p>Cordialmente.</p><p>Walter</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="archiwalter, post: 71834, member: 12451"] Gent.mo esperto di Immobilio.it sono proprietario di un terreno ex agricolo, dal 1995 parzialmente edificabile, da tempo immemorabile servito da una strada vicinale di altri proprietari. Fino 30 anni fa detta strada rappresentava l'unico accesso, e come tale, fino al 2008, è stata utilizzata dai precedenti proprietari ed in seguito da un comodatario, tutti di fatto coltivatori. Attualmente il terreno è dotato anche di altro accesso. Intendo costruire e vendere un piccolo condominio sulla parte edificabile, quella servita dalla strada vicinale, e mantenere la parte inedificabile, quella servita dalla nuova strada. Ovviamente mi sarebbe di estrema comodità avere due accessi separati. Dai proprietari della strada vicinale mi viene ora contestato il diritto di passaggio adducendo tra l'atro, ai sensi dell'art 1067, il divieto di aggravio dell'esercizio della servitù. Premetto che detta strada vicinale non sarebbe utilizzata nell'esecuzione dell'intervento edilizio, ma solo, a lavori ultimati, dai futuri acquirenti per il normale accesso al condominio. Dove sta la ragione? Che prospettive avrebbe per me un'eventuale causa legale? Grazie per l'attenzione. Cordialmente. Walter [/QUOTE]
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