archiwalter

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Gent.mo esperto di Immobilio.it
sono proprietario di un terreno ex agricolo, dal 1995 parzialmente edificabile, da tempo immemorabile servito da una strada vicinale di altri proprietari.
Fino 30 anni fa detta strada rappresentava l'unico accesso, e come tale, fino al 2008, è stata utilizzata dai precedenti proprietari ed in seguito da un comodatario, tutti di fatto coltivatori.
Attualmente il terreno è dotato anche di altro accesso.
Intendo costruire e vendere un piccolo condominio sulla parte edificabile, quella servita dalla strada vicinale, e mantenere la parte inedificabile, quella servita dalla nuova strada.
Ovviamente mi sarebbe di estrema comodità avere due accessi separati.
Dai proprietari della strada vicinale mi viene ora contestato il diritto di passaggio adducendo tra l'atro, ai sensi dell'art 1067, il divieto di aggravio dell'esercizio della servitù.
Premetto che detta strada vicinale non sarebbe utilizzata nell'esecuzione dell'intervento edilizio, ma solo, a lavori ultimati, dai futuri acquirenti per il normale accesso al condominio.
Dove sta la ragione? Che prospettive avrebbe per me un'eventuale causa legale?
Grazie per l'attenzione.
Cordialmente.
Walter
 

orsobruno

Membro Attivo
Privato Cittadino
Se sono 30 anni che viene usata proverei a vedere con un legale l'eventuale usucapione, indipendentemente dal fatto che il lotto non è più intercluso
 

archiwalter

Membro Attivo
Professionista
Saluto e ringrazio quanti hanno risposto alla mia domanda.
Non mi risulta esistano atti o documenti che provino a quale titolo per molti decenni quella strada sia stata liberamente utilizzata dai possessori del terreno.
Certamente il passaggio esiste da sempre. In passato probabilmente era una semplice carrettiera che si sviluppava a cavallo del confine di varie proprietà, negli scorsi decenni, con la lottizzazione della zona, è diventata una vera strada (privata) che serve diverse abitazioni. Uno dei proprietari di queste ultime mi ha fatto scrivere dal suo avvocato!
 

archiwalter

Membro Attivo
Professionista
Premetto che la questione è venuta fuori una prima volta poco dopo la definitiva approvazione del nuovo p.r.g., (non ho mai risposto ed il comodatario che coltivava il fondo ha continuato indisturbato ad utilizzare la strada vicinale), recentemente quando una squadra di giardinieri, su mio incarico, ha iniziato la pulizia del terreno accedendovi tramite la strada vicinale. L'accesso dalla strada nuova, ben chè fattibile non è ancora stato realizzato...
Mi si contesta:
-l'acquisto di diritto di passaggio in quanto esercitato nel tempo per semplice tolleranza
-il cambio di destinazione urbanistica da agricolo ad edificabile con conseguente aggravio della servitù
-mi si diffida a far cessare ogni passaggio sulla strada
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Poiché tu hai acquisito il diritto, dovresti poter continuare a usufruirne.
Per quanto riguarda l'aggravio ha ragione l'avvocato, ma probabilmente è solo una questione di :soldi:
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
La strada o stradina mi sembra sia diventata con il tempo di "uso pubblico".
E' praticamente impossibile usucapire.
Trova accordi...............stragiudiziali..........vivrai in pace il resto dei tuoi giorni...............
 

orsobruno

Membro Attivo
Privato Cittadino
Potresti procurarti il foglio di mappa della zona e verificare se la strada e' indicata, e' un primo passo.

Aggiunto dopo 3 minuti :

Per quanto riguarda l'usucapione se la strada è diventata pubblica va bene cosi
se invece non lo è e se sono più di venti anni che il fondo la usa, puoi chiedere l'usucapione del diritto di passaggio ovviamente non della proprietà della strada
 

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