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L'Esperto Immobiliare Risponde
Locazione Comodato Nuda Proprietà e Usufrutto
Si può affittare un appartamento mantenendovi la residenza del proprietario?
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<blockquote data-quote="desmo" data-source="post: 345997" data-attributes="member: 50294"><p>Anche io sono dell'avviso che la risposta del geometra sia corretta. Infatti basterebbe recarsi in comune dicendo di volere la residenza, senza entrare nello stato di famiglia del già residente, citando l'art. 4 del D.P.R. 223/89 ovviamente se chi chiede la residenza non ha legami di parentela con il già residente (altrimenti gli studenti fuori sede perderebbero un diritto che invece gli spetta..senza per forza dover entrare nello stesso stato di famiglia).</p><p></p><p>Nel tuo caso non esistono altri impedimenti in quanto è dalla finanziaria del 2005 che si può locare la prima casa, ma anche acquistare come prima casa un immobile già locato. Per cui non vedo problemi tali da desistere nell'operazione in quanto né all'amministrazione, né alle parti, nuoce alcunché. Resta ferma la impossibilità per il locatore di dedurre il 23% sugli interessi passivi del mutuo, e questo al di là della doppia residenza.</p><p></p><p>Tuttavia le intimidazioni dell'impiegato comunale di turno non sono da ignorare, voglio dire, si sa che molta gente compra come prima casa e poggia la residenza, ma poi non ci vive davvero, locandola ad inquilini che giustamente vogliono metterci residenza. La domanda quindi è: e se qualcuno al comune si sveglia e vuole andare a controllare effettivamente se qualcuno risiede fittiziamente nell'immobile solo per ottenere le agevolazioni fiscali?? D'altra parte pare che la legge sulle agevolazioni imponga espressamente di mettere la residenza entro 18 mesi dall'acquisto...ma non di tenercela...</p><p></p><p>Infine c'è da dire che, a 3 anni dalla compravendita prima casa, se non ricordo male si prescrive il diritto dell'amministrazione finanziaria di accertare la consistenza dei requisiti per l'agevolazione ricevuta, quindi a meno che non si venda prima dei 5 anni con conseguente decadimento dai benefici, dopo 3 anni si è tranquilli.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="desmo, post: 345997, member: 50294"] Anche io sono dell'avviso che la risposta del geometra sia corretta. Infatti basterebbe recarsi in comune dicendo di volere la residenza, senza entrare nello stato di famiglia del già residente, citando l'art. 4 del D.P.R. 223/89 ovviamente se chi chiede la residenza non ha legami di parentela con il già residente (altrimenti gli studenti fuori sede perderebbero un diritto che invece gli spetta..senza per forza dover entrare nello stesso stato di famiglia). Nel tuo caso non esistono altri impedimenti in quanto è dalla finanziaria del 2005 che si può locare la prima casa, ma anche acquistare come prima casa un immobile già locato. Per cui non vedo problemi tali da desistere nell'operazione in quanto né all'amministrazione, né alle parti, nuoce alcunché. Resta ferma la impossibilità per il locatore di dedurre il 23% sugli interessi passivi del mutuo, e questo al di là della doppia residenza. Tuttavia le intimidazioni dell'impiegato comunale di turno non sono da ignorare, voglio dire, si sa che molta gente compra come prima casa e poggia la residenza, ma poi non ci vive davvero, locandola ad inquilini che giustamente vogliono metterci residenza. La domanda quindi è: e se qualcuno al comune si sveglia e vuole andare a controllare effettivamente se qualcuno risiede fittiziamente nell'immobile solo per ottenere le agevolazioni fiscali?? D'altra parte pare che la legge sulle agevolazioni imponga espressamente di mettere la residenza entro 18 mesi dall'acquisto...ma non di tenercela... Infine c'è da dire che, a 3 anni dalla compravendita prima casa, se non ricordo male si prescrive il diritto dell'amministrazione finanziaria di accertare la consistenza dei requisiti per l'agevolazione ricevuta, quindi a meno che non si venda prima dei 5 anni con conseguente decadimento dai benefici, dopo 3 anni si è tranquilli. [/QUOTE]
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