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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 421247" data-attributes="member: 56079"><p><strong>L'elogio dell'orticello</strong></p><p>L'orticello rappresenta la mia certezza ed il mio punto di riferimento.</p><p>Ascolto con interesse le previsioni dei colleghi e di chi decida di dire la sua all'interno del forum o sulla carta stampata con la <em><strong>prima</strong></em> consapevolezza che nessuno, qua dentro, ma neppure lì fuori, potrebbe essere annoverato trai premi nobel dell'economia e la <em><strong>seconda</strong></em> consapevolezza che, qualora l'analisi venisse espressa da un premio nobel per l'economia, non per questo la riterrei necessariamente più verisimigliante alla realtà.</p><p></p><p>Il mio orticello è invece rassicurante. Lo conosco abbastanza bene. Ci lavoro da anni. So che è presente una certa siccità ma che produce ancora qualche polposa melanzana, qualche carciofo saporito, che nulla è votato alla sterilità.</p><p>Osservo anche l'erba del vicino... che spesso è più verde e non solo perché è così che la racconta la saggezza popolare... a volte è veramente più verde perché ci sono colleghi che sono più bravi di me e mettono in pratica strategie vincenti e producono più melanzane e carciofi del sottoscritto.</p><p>In quel caso non trovo che sia sbagliato copiare un pochino da chi è più bravo... i cinesi lo hanno fatto per anni e guarda dove sono arrivati...</p><p></p><p>La più grande difficoltà è però quella di evitare che chi opera all'interno del mio orticello utilizzi la giustificazione di questa siccità, che non è solo percepita ma assolutamente reale, per stabilire, perentoriamente, che non valga più la pena annaffiare la terra. Perché un po' tutti siamo fatti così: amiamo trovare altrove la giustificazione dei nostri insuccessi e siamo poco disponibili a mettere in pratica alcuni cambiamenti.</p><p></p><p>Ragionare sul proprio orticello... osservando con la coda dell'occhio quello del vicino... potrebbe non essere neppure tanto estraniante. Anzi, proprio su questo forum ho scoperto che il cambiamento <em><strong>vero </strong></em>sembrerebbe provenire da aggregazioni locali, da isole di buon senso, disperse sullo stivale a macchia di leopardo... perchè, chè chè se ne dica, la provincia Italiana resta il nostro più grande limite ma anche la nostra migliore risorsa. L'atmosfera che rende grande un film di Fellini (giusto per rimanere nell'orticello romagnolo) o le poesie di Trilussa (per strizzare l'occhio a [USER=9646]@ingelman[/USER] che tanto nel suo scrivere mi tranquillizza, predisponendomi alla positività).</p><p>La provincia dei piccoli imprenditori italiani che hanno inventato prodotti di eccellenza come... la Ferrari o le Winx.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 421247, member: 56079"] [B]L'elogio dell'orticello[/B] L'orticello rappresenta la mia certezza ed il mio punto di riferimento. Ascolto con interesse le previsioni dei colleghi e di chi decida di dire la sua all'interno del forum o sulla carta stampata con la [I][B]prima[/B][/I] consapevolezza che nessuno, qua dentro, ma neppure lì fuori, potrebbe essere annoverato trai premi nobel dell'economia e la [I][B]seconda[/B][/I] consapevolezza che, qualora l'analisi venisse espressa da un premio nobel per l'economia, non per questo la riterrei necessariamente più verisimigliante alla realtà. Il mio orticello è invece rassicurante. Lo conosco abbastanza bene. Ci lavoro da anni. So che è presente una certa siccità ma che produce ancora qualche polposa melanzana, qualche carciofo saporito, che nulla è votato alla sterilità. Osservo anche l'erba del vicino... che spesso è più verde e non solo perché è così che la racconta la saggezza popolare... a volte è veramente più verde perché ci sono colleghi che sono più bravi di me e mettono in pratica strategie vincenti e producono più melanzane e carciofi del sottoscritto. In quel caso non trovo che sia sbagliato copiare un pochino da chi è più bravo... i cinesi lo hanno fatto per anni e guarda dove sono arrivati... La più grande difficoltà è però quella di evitare che chi opera all'interno del mio orticello utilizzi la giustificazione di questa siccità, che non è solo percepita ma assolutamente reale, per stabilire, perentoriamente, che non valga più la pena annaffiare la terra. Perché un po' tutti siamo fatti così: amiamo trovare altrove la giustificazione dei nostri insuccessi e siamo poco disponibili a mettere in pratica alcuni cambiamenti. Ragionare sul proprio orticello... osservando con la coda dell'occhio quello del vicino... potrebbe non essere neppure tanto estraniante. Anzi, proprio su questo forum ho scoperto che il cambiamento [I][B]vero [/B][/I]sembrerebbe provenire da aggregazioni locali, da isole di buon senso, disperse sullo stivale a macchia di leopardo... perchè, chè chè se ne dica, la provincia Italiana resta il nostro più grande limite ma anche la nostra migliore risorsa. L'atmosfera che rende grande un film di Fellini (giusto per rimanere nell'orticello romagnolo) o le poesie di Trilussa (per strizzare l'occhio a [USER=9646]@ingelman[/USER] che tanto nel suo scrivere mi tranquillizza, predisponendomi alla positività). La provincia dei piccoli imprenditori italiani che hanno inventato prodotti di eccellenza come... la Ferrari o le Winx. [FONT=LucidaGrande] [/FONT] [/QUOTE]
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