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Situazione mercato immobiliare febbraio 2012
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Testo
<blockquote data-quote="andrea b" data-source="post: 188474" data-attributes="member: 22695"><p>Vi posso dare qualche spunto di riflessione raccontandovi la mia situazione:</p><p>siamo una coppia giovane, con due figli piccoli e pensiamo ad un terzo a breve, viviamo in un ampio bilocale di proprietà a Milano in una discreta zona semicentrale. Abbiamo chiaramente esigenza di allargarci, avere almeno due, magari tre, camere da letto, una bella cucina abitabile (almeno 10-12 mq, ad esempio non vogliamo sala con angolo cottura, ne cucinino adiacente alla sala da pranzo), almeno due bagni di metratura seria, se possibile finestrati, una sala ampia, anche se non per forza una piazza d'armi, un ripostiglio di almeno 2 mq. Diciamo che guardo fra 140 e 180 mq. Fondamentale almeno un box ampio, non sarebbe male un terrazzo (anche qui non 50 mq, basterebbero 10-15), un piano tendenzialmente intermedio, fra 3 e 6 per capirci, zona analoga all'attuale, ben servita come negozi-scuole-trasporti (fondamentale a Milano essere vicini alla metropolitana). Non abbiamo fretta di entrare, ma nemmeno anni a disposizione: diciamo al massimo due, meglio prima.</p><p>In quanto a reddito e accesso al credito, non mi lamento: pur non avendo la possibilità di mettere sul piatto un anticipo enorme, penso di essere attualmente fra i pochi che potrebbe ottenere un mutuo, se non al 100%, abbastanza alto. Però sto girando la città e vedo spesso appartamenti disastrati o in palazzi fatiscenti o zonacce a prezzi folli. Non mi sogno nemmeno di imbarcarmi in un mutuo che mi legherà per la vita per una casa carissima, sopravvalutata e che magari non mi soddisfa nemmeno. Del resto il nuovo, se in zona discreta della città, ha prezzi improponibili, diciamo in media su 4500-5000 Euro/mq. E spesso, soprattutto, cercano di propinarti appartamenti con stanze dove si fatica a girarsi se si è in due.</p><p>Io capisco che se uno ha comprato 5 anni fa a 600000 Euro, magari pagando un mutuo, anzi sicuramente, non vuole vendere a 500000, perchè, anche non volendoci guadagnare, non vuole perderci. Ma credo che a breve la realtà gli farà sbattere la faccia. Non credo ci siano alternative ad abbassare drasticamente i prezzi, del 30-40%, se si vuole ricominciare a vendere case, vecchie o nuove che siano. Per lavoro conosco parecchi costruttori medio piccoli della bergamasca e da mesi sono tutti fermi, si arrabattano con le ristrutturazioni e con lavoretti che fino a poco fa snobbavano e schifavano.</p><p>Io penso che anche il nuovo dovrà calare di prezzo: tenere un appartamento invenduto per 4-5 anni di 200 mq (mi è capitato anche questo!) costa al costruttore qualche migliaio di Euro all'anno (spese condominiali, ad esempio, ma anche "deterioramento" dovuto al fatto di non essere abitato e invecchiare).</p><p>In un palazzo recente in zona semicentrale hanno ancora 5-6 appartamenti del genere fermi da 6 anni: calcolando circa 4000 Euro/anno di spese, significa circa 100000 Euro spesi a fondo perduto. Contando che a circa 6-700 metri di distanza, andando verso la periferia, ma stessa zona, stanno costruendo un bel palazzo in classe A (questo è in B) che sarà venduto alla stessa cifra/mq, non credo che riuscirà a sbolognarli rapidamente, a meno di calare con i prezzi in maniera significativa (cioè da renderli appetibili, non saprei quantificare quanto dovrebbe scendere). </p><p>Questi sono i comportamenti che fatico a comprendere.</p><p>Oppure quelli dei proprietari che, visto che il nuovo classe A in zona viene venduto a 5000/mq, mettono sul mercato il loro appartamento in palazzo anni '60, con manutenzione evidente da fare, spese condominiali folli per il riscaldamento, appartamento diroccato da rifare completamente, a 4000/mq. Cercando di convincerti che gli infissi originali in douglas con vetro singolo siano un pregio che nelle case nuove non riesci a trovare, o il riscaldamento a pannelli dell'epoca sia un lusso, nonostante in casa ci siano stanze a 35°C e altre a 12°C perchè i tubi hanno kg di calcare e ci passa un flusso delle dimensioni di un capello. Certo, dalla loro hanno dei pregi, come soffitti alti 290 cm (che però ho notato stanno tornando in auge nelle case di un certo livello), stanze ampie e vivibili, ripostiglio, magari lavanderia dietro alla cucina e canna della spazzatura sul balconcino o pianerottolo, bagni ampi e finestrati.</p><p>Insomma, in parole povere, non c'è l'incontro fra la domanda, che attualmente è poca, e l'offerta, che invece è moltissima e di tutti i livelli, ma a prezzi stratosferici. In qualunque mercato normale queste condizioni porterebbero ad un crollo dei prezzi della materia da vendere, in quello immobiliare, non capisco perchè, questo ancora non è successo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="andrea b, post: 188474, member: 22695"] Vi posso dare qualche spunto di riflessione raccontandovi la mia situazione: siamo una coppia giovane, con due figli piccoli e pensiamo ad un terzo a breve, viviamo in un ampio bilocale di proprietà a Milano in una discreta zona semicentrale. Abbiamo chiaramente esigenza di allargarci, avere almeno due, magari tre, camere da letto, una bella cucina abitabile (almeno 10-12 mq, ad esempio non vogliamo sala con angolo cottura, ne cucinino adiacente alla sala da pranzo), almeno due bagni di metratura seria, se possibile finestrati, una sala ampia, anche se non per forza una piazza d'armi, un ripostiglio di almeno 2 mq. Diciamo che guardo fra 140 e 180 mq. Fondamentale almeno un box ampio, non sarebbe male un terrazzo (anche qui non 50 mq, basterebbero 10-15), un piano tendenzialmente intermedio, fra 3 e 6 per capirci, zona analoga all'attuale, ben servita come negozi-scuole-trasporti (fondamentale a Milano essere vicini alla metropolitana). Non abbiamo fretta di entrare, ma nemmeno anni a disposizione: diciamo al massimo due, meglio prima. In quanto a reddito e accesso al credito, non mi lamento: pur non avendo la possibilità di mettere sul piatto un anticipo enorme, penso di essere attualmente fra i pochi che potrebbe ottenere un mutuo, se non al 100%, abbastanza alto. Però sto girando la città e vedo spesso appartamenti disastrati o in palazzi fatiscenti o zonacce a prezzi folli. Non mi sogno nemmeno di imbarcarmi in un mutuo che mi legherà per la vita per una casa carissima, sopravvalutata e che magari non mi soddisfa nemmeno. Del resto il nuovo, se in zona discreta della città, ha prezzi improponibili, diciamo in media su 4500-5000 Euro/mq. E spesso, soprattutto, cercano di propinarti appartamenti con stanze dove si fatica a girarsi se si è in due. Io capisco che se uno ha comprato 5 anni fa a 600000 Euro, magari pagando un mutuo, anzi sicuramente, non vuole vendere a 500000, perchè, anche non volendoci guadagnare, non vuole perderci. Ma credo che a breve la realtà gli farà sbattere la faccia. Non credo ci siano alternative ad abbassare drasticamente i prezzi, del 30-40%, se si vuole ricominciare a vendere case, vecchie o nuove che siano. Per lavoro conosco parecchi costruttori medio piccoli della bergamasca e da mesi sono tutti fermi, si arrabattano con le ristrutturazioni e con lavoretti che fino a poco fa snobbavano e schifavano. Io penso che anche il nuovo dovrà calare di prezzo: tenere un appartamento invenduto per 4-5 anni di 200 mq (mi è capitato anche questo!) costa al costruttore qualche migliaio di Euro all'anno (spese condominiali, ad esempio, ma anche "deterioramento" dovuto al fatto di non essere abitato e invecchiare). In un palazzo recente in zona semicentrale hanno ancora 5-6 appartamenti del genere fermi da 6 anni: calcolando circa 4000 Euro/anno di spese, significa circa 100000 Euro spesi a fondo perduto. Contando che a circa 6-700 metri di distanza, andando verso la periferia, ma stessa zona, stanno costruendo un bel palazzo in classe A (questo è in B) che sarà venduto alla stessa cifra/mq, non credo che riuscirà a sbolognarli rapidamente, a meno di calare con i prezzi in maniera significativa (cioè da renderli appetibili, non saprei quantificare quanto dovrebbe scendere). Questi sono i comportamenti che fatico a comprendere. Oppure quelli dei proprietari che, visto che il nuovo classe A in zona viene venduto a 5000/mq, mettono sul mercato il loro appartamento in palazzo anni '60, con manutenzione evidente da fare, spese condominiali folli per il riscaldamento, appartamento diroccato da rifare completamente, a 4000/mq. Cercando di convincerti che gli infissi originali in douglas con vetro singolo siano un pregio che nelle case nuove non riesci a trovare, o il riscaldamento a pannelli dell'epoca sia un lusso, nonostante in casa ci siano stanze a 35°C e altre a 12°C perchè i tubi hanno kg di calcare e ci passa un flusso delle dimensioni di un capello. Certo, dalla loro hanno dei pregi, come soffitti alti 290 cm (che però ho notato stanno tornando in auge nelle case di un certo livello), stanze ampie e vivibili, ripostiglio, magari lavanderia dietro alla cucina e canna della spazzatura sul balconcino o pianerottolo, bagni ampi e finestrati. Insomma, in parole povere, non c'è l'incontro fra la domanda, che attualmente è poca, e l'offerta, che invece è moltissima e di tutti i livelli, ma a prezzi stratosferici. In qualunque mercato normale queste condizioni porterebbero ad un crollo dei prezzi della materia da vendere, in quello immobiliare, non capisco perchè, questo ancora non è successo. [/QUOTE]
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