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<blockquote data-quote="gcaval" data-source="post: 218733" data-attributes="member: 14014"><p>Carlo, forse leggi solo quello che ti va. Il metodo non lo discuto. Ma se non hai dati certi, di cosa parli, del sesso degli angeli? </p><p> </p><p>Il sistema va rivoluzionato, ma non è certo compito degli AI. Valutatore o venditore che tu ti senta, se non hai materia prima, cosa vendi? Capisco che ognuno voglia fare il massimo per rimanere al suo posto, ma i tempi evolvono. Una volta esisteva la Kodak, leader di mercato. Oggi i giovani nemmeno sanno cosa sia...</p><p> </p><p>Tornando a noi, serve una ristrutturazione totale del patrimonio immobiliare, sia sotto il punto di vista della riqualificazione energetica sia della sicurezza (leggasi voci terremoto, alluvvioni, ecc.). In molti casi anche un restyling estetico non farebbe male. Vanno rivisti gli spazi comuni, l'urbanistica, non se ne può più di interi quartieri dormitorio, senza una piazza e senza attività culturali nei paraggi. E potremmo continuare all'infinito. </p><p> </p><p>E' fin troppo evidente che si tratta di un processo che durerebbe anni e anni. Ma quando vogliamo iniziare? Qui mancano proprio le idee e la volontà, ma ancor prima la cultura del ristrutturare (non intesa come piccola operazione di maquillage edilizio). Ad un certo punto bisognerà ripartire. In Europa, ad esempio in Germania, questi modelli di sviluppo esistono da molti anni. Qui invece l'unica cosa che abbiamo guardato è stata quella di ingrossare il portafogli (di pochi, tra l'altro). E ora ne paghiamo le conseguenze.</p><p> </p><p>Tu speri che con un'ottima valutazione, fatta con metodo, riuscirai a vendere anche le porcate di case che fino ad un paio di anni fa rifilamo (noi italiani) agli extracomunitari. Però, amici, adesso è game over. Fine del gioco. Le porcherie non le vendi più a nessuno. Ben presto, avremo città fantasma piene di case anni 60 vuote.</p><p> </p><p>L'edilizia se vuole ripartire, deve farlo da qui. Basta consumare nuovo terreno agricolo (in pianura Padana non è rimasto molto, tra l'altro), bisogna recuperare l'esistente, e senza grossi trucchi. Poi le storie su incentivi e quant'altro, mettetele voi. </p><p> </p><p>Gli Ai continueranno ad esistere, saranno meno, saranno quell ipiù bravi e probabilmente saranno quelli specializzati che sapranno usare le metodologie di cui tu parli. Non sono ironico, credo che serviranno davvero. </p><p> </p><p>Ma adesso siamo nella fase dello scoppio della bomba atomica. Tutto sta per polverizzarsi. Non sarà il solo metodo ad evitare tutto ciò...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gcaval, post: 218733, member: 14014"] Carlo, forse leggi solo quello che ti va. Il metodo non lo discuto. Ma se non hai dati certi, di cosa parli, del sesso degli angeli? Il sistema va rivoluzionato, ma non è certo compito degli AI. Valutatore o venditore che tu ti senta, se non hai materia prima, cosa vendi? Capisco che ognuno voglia fare il massimo per rimanere al suo posto, ma i tempi evolvono. Una volta esisteva la Kodak, leader di mercato. Oggi i giovani nemmeno sanno cosa sia... Tornando a noi, serve una ristrutturazione totale del patrimonio immobiliare, sia sotto il punto di vista della riqualificazione energetica sia della sicurezza (leggasi voci terremoto, alluvvioni, ecc.). In molti casi anche un restyling estetico non farebbe male. Vanno rivisti gli spazi comuni, l'urbanistica, non se ne può più di interi quartieri dormitorio, senza una piazza e senza attività culturali nei paraggi. E potremmo continuare all'infinito. E' fin troppo evidente che si tratta di un processo che durerebbe anni e anni. Ma quando vogliamo iniziare? Qui mancano proprio le idee e la volontà, ma ancor prima la cultura del ristrutturare (non intesa come piccola operazione di maquillage edilizio). Ad un certo punto bisognerà ripartire. In Europa, ad esempio in Germania, questi modelli di sviluppo esistono da molti anni. Qui invece l'unica cosa che abbiamo guardato è stata quella di ingrossare il portafogli (di pochi, tra l'altro). E ora ne paghiamo le conseguenze. Tu speri che con un'ottima valutazione, fatta con metodo, riuscirai a vendere anche le porcate di case che fino ad un paio di anni fa rifilamo (noi italiani) agli extracomunitari. Però, amici, adesso è game over. Fine del gioco. Le porcherie non le vendi più a nessuno. Ben presto, avremo città fantasma piene di case anni 60 vuote. L'edilizia se vuole ripartire, deve farlo da qui. Basta consumare nuovo terreno agricolo (in pianura Padana non è rimasto molto, tra l'altro), bisogna recuperare l'esistente, e senza grossi trucchi. Poi le storie su incentivi e quant'altro, mettetele voi. Gli Ai continueranno ad esistere, saranno meno, saranno quell ipiù bravi e probabilmente saranno quelli specializzati che sapranno usare le metodologie di cui tu parli. Non sono ironico, credo che serviranno davvero. Ma adesso siamo nella fase dello scoppio della bomba atomica. Tutto sta per polverizzarsi. Non sarà il solo metodo ad evitare tutto ciò... [/QUOTE]
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