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<blockquote data-quote="Umberto Granducato" data-source="post: 209312" data-attributes="member: 245"><p><em><strong>Oltre quattro miliardi di euro (4,2)</strong>. E' la cifra che il presidente del Consiglio <strong>Mario Monti</strong> conta di recuperare dalla spending review, incarico affidato al neo commissario <strong>Enrico Bondi</strong>. Cifra contenuta nella <strong>bozza del decreto legge</strong>, 14 articoli in tutto, che fissano le<strong> norme</strong> per procedere alla revisione della spesa da cui "sono <strong>esclusi" però "la Presidenza della Repubblica</strong>, la <strong>Corte Costituzionale</strong> e il <strong>Parlamento</strong>".</em></p><p> </p><p><em><strong>Le 11 attività per la revisione della spesa chiedendo loro di concentrarsi su</strong>: 1) revisione dei programmi di spesa e dei trasferimenti, verificandone l'attualità e l'efficacia eliminando le spese non indispensabili; 2) ridimensionamento delle strutture dirigenziali esistenti; 3) razionalizzazione delle attività e dei servizi offerti sul territorio e all'estero, riducendo costi e razionalizzando la distribuzione del personale; 4) riduzione, anche mediante accorpamenti, degli enti strumentali e vigilati e delle società pubbliche; 5) riduzione in termini monetari della spesa per l'acquisto di beni e servizi anche mediante l'individuazione di responsabili unici; 6) ricognizione degli immobili in uso; riduzione della spesa per contratti di affitto, definizione di precise connessioni tra superficie occupata e numero degli occupanti; 7) ottimizzazione dell'utilizzo degli immobili di proprietà pubblica anche attraverso compattamenti di uffici e amministrazioni; 8) restituzione all'Agenzia del Demanio degli immobili di proprieta' pubblica eccedenti i fabbisogni; 9) estensione alle società in house dei vincoli in materia di consulenza; 10) eliminazione, ad eccezione di casi eccezionali riferibili per esempio a rapporti con autorita' estere, di spese di rappresentanza e spese per convegni; 11) proposizione di impugnazioni di sentenze di primo grado che riconoscano miglioramenti economici o progressioni di carriera per dipendenti pubblici, onde evitare che le stesse passino in giudicato'.</em></p><p>(fonte affaritaliani) <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/confused.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":confuso:" title="Confuso :confuso:" data-shortname=":confuso:" /> <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/confused.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":confuso:" title="Confuso :confuso:" data-shortname=":confuso:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Umberto Granducato, post: 209312, member: 245"] [I][B]Oltre quattro miliardi di euro (4,2)[/B]. E' la cifra che il presidente del Consiglio [B]Mario Monti[/B] conta di recuperare dalla spending review, incarico affidato al neo commissario [B]Enrico Bondi[/B]. Cifra contenuta nella [B]bozza del decreto legge[/B], 14 articoli in tutto, che fissano le[B] norme[/B] per procedere alla revisione della spesa da cui "sono [B]esclusi" però "la Presidenza della Repubblica[/B], la [B]Corte Costituzionale[/B] e il [B]Parlamento[/B]".[/I] [I][B]Le 11 attività per la revisione della spesa chiedendo loro di concentrarsi su[/B]: 1) revisione dei programmi di spesa e dei trasferimenti, verificandone l'attualità e l'efficacia eliminando le spese non indispensabili; 2) ridimensionamento delle strutture dirigenziali esistenti; 3) razionalizzazione delle attività e dei servizi offerti sul territorio e all'estero, riducendo costi e razionalizzando la distribuzione del personale; 4) riduzione, anche mediante accorpamenti, degli enti strumentali e vigilati e delle società pubbliche; 5) riduzione in termini monetari della spesa per l'acquisto di beni e servizi anche mediante l'individuazione di responsabili unici; 6) ricognizione degli immobili in uso; riduzione della spesa per contratti di affitto, definizione di precise connessioni tra superficie occupata e numero degli occupanti; 7) ottimizzazione dell'utilizzo degli immobili di proprietà pubblica anche attraverso compattamenti di uffici e amministrazioni; 8) restituzione all'Agenzia del Demanio degli immobili di proprieta' pubblica eccedenti i fabbisogni; 9) estensione alle società in house dei vincoli in materia di consulenza; 10) eliminazione, ad eccezione di casi eccezionali riferibili per esempio a rapporti con autorita' estere, di spese di rappresentanza e spese per convegni; 11) proposizione di impugnazioni di sentenze di primo grado che riconoscano miglioramenti economici o progressioni di carriera per dipendenti pubblici, onde evitare che le stesse passino in giudicato'.[/I] (fonte affaritaliani) :oops: :oops: [I][/I] [/QUOTE]
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