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<blockquote data-quote="chance76" data-source="post: 447371" data-attributes="member: 61066"><p>Ma hai letto le indicazioni? In questo caso andrebbe tutto al 22%...</p><p></p><p>da Edilportale, molto chiaro direi:</p><p></p><p>"L’aliquota ridotta vale sia per la realizzazione dei lavori sia per la fornitura dei beni necessari alla realizzazione dell’intervento. Fanno eccezione i beni significativi, cioè quelli che costano più dell’intervento in sé per sé. Rientrano tra i beni significativi quelli indicati dal <a href="http://www.edilportale.com/normativa/decreto-ministeriale/1999/individuazione-dei-beni-costituenti-parte-significativa-del-valore-delle-forniture-effettuate-nel-quadro-degli-interventi-di-recupero-del-patrimonio-edilizio-realizzati-su-fabbricati-a-prevalente-destinazione_685.html" target="_blank"><strong>DM 29 dicembre 1999</strong></a>, come ascensori e montacarichi, infissi esterni ed interni, caldaie, videocitofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell'aria, sanitari e rubinetterie da bagno, impianti di sicurezza.</p><p></p><p><strong>Su questi beni si applica l’IVA al 10% fino a concorrenza del valore della prestazione, considerato al netto del valore dei beni significativi.</strong></p><p><strong></strong></p><p><strong>Ciò significa che l’aliquota agevolata si applica alla differenza tra l’importo complessivo da far pagare al committente e il valore dei beni significativi.</strong></p><p></p><p>Per fare un esempio si può considerare un intervento di ristrutturazione che costa in totale al committente 10 mila euro. La cifra si suddivide in 4 mila euro corrispondenti ai costi per effettuare i lavori e 6 mila euro per l’acquisto degli infissi, che rientrano nei beni significativi.</p><p></p><p>Come spiegato prima, gli infissi costano più dell’intervento vero e proprio. Fino a 4 mila euro, cioè fino a concorrenza del valore della prestazione, si applicherà l’aliquota agevolata al 10%. Sulla parte eccedente, cioè sui 2 mila euro rimanenti, si dovrà invece applicare l’IVA ordinaria con aliquota al 22%."</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="chance76, post: 447371, member: 61066"] Ma hai letto le indicazioni? In questo caso andrebbe tutto al 22%... da Edilportale, molto chiaro direi: "L’aliquota ridotta vale sia per la realizzazione dei lavori sia per la fornitura dei beni necessari alla realizzazione dell’intervento. Fanno eccezione i beni significativi, cioè quelli che costano più dell’intervento in sé per sé. Rientrano tra i beni significativi quelli indicati dal [URL='http://www.edilportale.com/normativa/decreto-ministeriale/1999/individuazione-dei-beni-costituenti-parte-significativa-del-valore-delle-forniture-effettuate-nel-quadro-degli-interventi-di-recupero-del-patrimonio-edilizio-realizzati-su-fabbricati-a-prevalente-destinazione_685.html'][B]DM 29 dicembre 1999[/B][/URL], come ascensori e montacarichi, infissi esterni ed interni, caldaie, videocitofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell'aria, sanitari e rubinetterie da bagno, impianti di sicurezza. [B]Su questi beni si applica l’IVA al 10% fino a concorrenza del valore della prestazione, considerato al netto del valore dei beni significativi. Ciò significa che l’aliquota agevolata si applica alla differenza tra l’importo complessivo da far pagare al committente e il valore dei beni significativi.[/B] Per fare un esempio si può considerare un intervento di ristrutturazione che costa in totale al committente 10 mila euro. La cifra si suddivide in 4 mila euro corrispondenti ai costi per effettuare i lavori e 6 mila euro per l’acquisto degli infissi, che rientrano nei beni significativi. Come spiegato prima, gli infissi costano più dell’intervento vero e proprio. Fino a 4 mila euro, cioè fino a concorrenza del valore della prestazione, si applicherà l’aliquota agevolata al 10%. Sulla parte eccedente, cioè sui 2 mila euro rimanenti, si dovrà invece applicare l’IVA ordinaria con aliquota al 22%." [/QUOTE]
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