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Sottotetto accatastato A2 in Locazione
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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 300756" data-attributes="member: 6214"><p>In attesa di sales, o altri amici geometri, vi segnalo sull'argomento la discussione simile, dove si racconta come un C2 sia diventato A2:</p><p><a href="http://www.immobilio.it/threads/accatastamento-e-tassazione-per-un-sottotetto.27465/page-2" target="_blank">http://www.immobilio.it/threads/accatastamento-e-tassazione-per-un-sottotetto.27465/page-2</a></p><p> </p><p>Sarei propenso a immaginare qui la seguente risposta:</p><p>1) Il catasto originariamente è nato per fini fiscali, e conseguentemente non <em>aveva fino a poco tempo </em>fa finalità probatorie<em>. </em>Per la AdT valevano le caratteristiche intrinseche ai fini fiscali: se il sottotetto era tramezzato, con bagno e cucina, ad un controllo della AdT (o a fronte di un nuovo accatastamento) veniva classificato secondo i parametri DOCFA, come abitazione A3 o A2 a seconda della consistenza e delle dotazioni.</p><p>2) Sicuramente da quando è stata resa obbligatoria la congruenza tra concessioni urbanistiche, planimetrie catastali, e planimetrie di fatto, sono inevitabilmente venutesi a creare delle anomalie a livello catastale.</p><p>(ricordate le circolari che prima dicevano che comunque non era obbligatorio richiedere la variazione se le modifiche reali non mutavano i criteri x il calcolo della consistenza , vedi tramezza in posizione diversa; subito dopo una in direzione opposta che si allineava alla pretesa dell'allineamento sempre e comunque)</p><p>3) In passato si diceva che il catasto, accatasta di tutto, perchè comunque si creava una rendita fiscale aggiuntiva.</p><p>4) Non so se anche oggi per un passaggio da C2 ad A2 sia richiesta dal catasto stesso la concessione edilizia.</p><p> </p><p>In risposta a gabriele, anch'io penso che lui non abbia alcuna conseguenza diretta: l'abuso semmai verrebbe contestato al proprietario, nel qual caso potrebbe secondariamente conseguire anche la ordinanza di sgombero. Ritengo la probabilità della cosa del tutto remota.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 300756, member: 6214"] In attesa di sales, o altri amici geometri, vi segnalo sull'argomento la discussione simile, dove si racconta come un C2 sia diventato A2: [url]http://www.immobilio.it/threads/accatastamento-e-tassazione-per-un-sottotetto.27465/page-2[/url] Sarei propenso a immaginare qui la seguente risposta: 1) Il catasto originariamente è nato per fini fiscali, e conseguentemente non [I]aveva fino a poco tempo [/I]fa finalità probatorie[I]. [/I]Per la AdT valevano le caratteristiche intrinseche ai fini fiscali: se il sottotetto era tramezzato, con bagno e cucina, ad un controllo della AdT (o a fronte di un nuovo accatastamento) veniva classificato secondo i parametri DOCFA, come abitazione A3 o A2 a seconda della consistenza e delle dotazioni. 2) Sicuramente da quando è stata resa obbligatoria la congruenza tra concessioni urbanistiche, planimetrie catastali, e planimetrie di fatto, sono inevitabilmente venutesi a creare delle anomalie a livello catastale. (ricordate le circolari che prima dicevano che comunque non era obbligatorio richiedere la variazione se le modifiche reali non mutavano i criteri x il calcolo della consistenza , vedi tramezza in posizione diversa; subito dopo una in direzione opposta che si allineava alla pretesa dell'allineamento sempre e comunque) 3) In passato si diceva che il catasto, accatasta di tutto, perchè comunque si creava una rendita fiscale aggiuntiva. 4) Non so se anche oggi per un passaggio da C2 ad A2 sia richiesta dal catasto stesso la concessione edilizia. In risposta a gabriele, anch'io penso che lui non abbia alcuna conseguenza diretta: l'abuso semmai verrebbe contestato al proprietario, nel qual caso potrebbe secondariamente conseguire anche la ordinanza di sgombero. Ritengo la probabilità della cosa del tutto remota. [/QUOTE]
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