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Testo
<blockquote data-quote="Zagonara Emanuele" data-source="post: 579978" data-attributes="member: 70606"><p>Giudico buona l'angolazione da cui vedi la cosa e in parte condivisibile.</p><p>Tuttavia, anche il tuo ragionamento non può essere preso alla lettera, poichè se da un lato gli imobili recenti appaiono "appetibili" in quanto costruiti con tecniche moderne e rispondenti alle necessità di risparmio energetico, dall'altro lato si tratta di immobili quasi sempre decentrati, con spazi interni ristretti per non dire invivibili e spesso costruiti con approssimazione e scarsa qualità.</p><p></p><p>Gli immobili che tu definisci obsoleti e che conseguentemente necessitano di interventi profondi di ristrutturazione, ammodernamento e adeguamento, spesso rietrano in zone residenziali, di pregio se non addiruttura storico.</p><p></p><p>Inoltre, essendo stati costruiti in altre epoche, sono dotati di spazi interni generosi che ben si prestano a soddisfare le esigenze abitative di chiunque, offrendo anche la possibilità di ridistribuzione degli spazi.</p><p></p><p>Del resto, e tanto per fare un esempio, chi vorrebbe vivere in un appartamento di 50 mq interni se a parità di spesa può permettersi un immobile di 100 mq?</p><p>Chi vivrebbe in zone periferiche e mal servite se a parità di costi può scegliere un immobile in zona centrale, residenziale o storica?</p><p></p><p>Credo quindi sia più giusto affermare che entrambe le tipologie immobiliari abbiano aspetti positivi e negativi, e che entrambe le tipologie possano essere valorizzate e quind "apprezzate" allo stesso modo.</p><p>Saranno poi, le eisgenze specifiche o le preferenze dei singoli acquirenti a stabilire cosa sia preferibile tra le due tipologi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Zagonara Emanuele, post: 579978, member: 70606"] Giudico buona l'angolazione da cui vedi la cosa e in parte condivisibile. Tuttavia, anche il tuo ragionamento non può essere preso alla lettera, poichè se da un lato gli imobili recenti appaiono "appetibili" in quanto costruiti con tecniche moderne e rispondenti alle necessità di risparmio energetico, dall'altro lato si tratta di immobili quasi sempre decentrati, con spazi interni ristretti per non dire invivibili e spesso costruiti con approssimazione e scarsa qualità. Gli immobili che tu definisci obsoleti e che conseguentemente necessitano di interventi profondi di ristrutturazione, ammodernamento e adeguamento, spesso rietrano in zone residenziali, di pregio se non addiruttura storico. Inoltre, essendo stati costruiti in altre epoche, sono dotati di spazi interni generosi che ben si prestano a soddisfare le esigenze abitative di chiunque, offrendo anche la possibilità di ridistribuzione degli spazi. Del resto, e tanto per fare un esempio, chi vorrebbe vivere in un appartamento di 50 mq interni se a parità di spesa può permettersi un immobile di 100 mq? Chi vivrebbe in zone periferiche e mal servite se a parità di costi può scegliere un immobile in zona centrale, residenziale o storica? Credo quindi sia più giusto affermare che entrambe le tipologie immobiliari abbiano aspetti positivi e negativi, e che entrambe le tipologie possano essere valorizzate e quind "apprezzate" allo stesso modo. Saranno poi, le eisgenze specifiche o le preferenze dei singoli acquirenti a stabilire cosa sia preferibile tra le due tipologi. [/QUOTE]
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