Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Servizi
Nuova Discussione
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Chi siamo
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
L'Esperto Immobiliare Risponde
Donazione Eredità Successione Usucapione e Servitù
Successione e scrittura privata non autenticata da validare
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Avv Luigi Polidoro" data-source="post: 421327" data-attributes="member: 53081"><p>Il fatto che la dichiarazione sia unilaterale, non esclude che possa integrare il "patto" successorio; l'art. 458 c.c. definisce infatti come patti successori ogni "<em><a href="https://www.immobilio.it/id:27458;1" target="_blank">convenzione</a> con cui taluno dispone della propria successione. <strong>E' del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una <a href="https://www.immobilio.it/id:26592;1" target="_blank">successione non ancora aperta</a> , o rinunzia ai medesimi.</strong></em>"</p><p>Il legislatore ha fatto riferimento sia alle convenzioni (accordi, che presuppongono l'incontro di plurime volontà) che agli "atti" con cui "taluno dispone dei diritti", lasciando chiaramente intendere che anche l'atto unilaterale può incorrere nella nullità dell'art. 458 c.c..</p><p>Suggerivo l'azione di riduzione (pur con tutte le cautele necessarie a trattare simili argomenti tramite un blog) in quanto Alfreda dice che </p><p></p><p></p><p></p><p>senza specificare in quale modo tale intestazione sia avvenuta: qualora ricorresse la figura della donazione o qualora fosse possibile dimostrare che la vendita altro non fu se non una donazione (esperendo contestualmente alla azione di riduzione quella volta a dimostrare la simulazione del contratto), Alfreda potrebbe riportare il bene nel patrimonio ereditario pretendendo che si tenga conto anche del suo valore in sede di divisione dell'asse.</p><p>Sempre che vi sia stata una lesione di legittima.... il che non è dato sapere.</p><p>Anche io non ho capito l'ultimo post di Alfreda, nel quale diceva di poter risolvere tutto intestando il bene a tutti gli eredi....</p><p>A conclusione, posso solo suggerire ad Alfreda di rivolgersi ad un legale, qualora la questione rimanesse ancora confusa.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Avv Luigi Polidoro, post: 421327, member: 53081"] Il fatto che la dichiarazione sia unilaterale, non esclude che possa integrare il "patto" successorio; l'art. 458 c.c. definisce infatti come patti successori ogni "[I][URL='https://www.immobilio.it/id:27458;1']convenzione[/URL] con cui taluno dispone della propria successione. [B]E' del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una [URL='https://www.immobilio.it/id:26592;1']successione non ancora aperta[/URL] , o rinunzia ai medesimi.[/B][/I]" Il legislatore ha fatto riferimento sia alle convenzioni (accordi, che presuppongono l'incontro di plurime volontà) che agli "atti" con cui "taluno dispone dei diritti", lasciando chiaramente intendere che anche l'atto unilaterale può incorrere nella nullità dell'art. 458 c.c.. Suggerivo l'azione di riduzione (pur con tutte le cautele necessarie a trattare simili argomenti tramite un blog) in quanto Alfreda dice che senza specificare in quale modo tale intestazione sia avvenuta: qualora ricorresse la figura della donazione o qualora fosse possibile dimostrare che la vendita altro non fu se non una donazione (esperendo contestualmente alla azione di riduzione quella volta a dimostrare la simulazione del contratto), Alfreda potrebbe riportare il bene nel patrimonio ereditario pretendendo che si tenga conto anche del suo valore in sede di divisione dell'asse. Sempre che vi sia stata una lesione di legittima.... il che non è dato sapere. Anche io non ho capito l'ultimo post di Alfreda, nel quale diceva di poter risolvere tutto intestando il bene a tutti gli eredi.... A conclusione, posso solo suggerire ad Alfreda di rivolgersi ad un legale, qualora la questione rimanesse ancora confusa. [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
L'Esperto Immobiliare Risponde
Donazione Eredità Successione Usucapione e Servitù
Successione e scrittura privata non autenticata da validare
Alto