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<blockquote data-quote="Lucianov1994" data-source="post: 483559" data-attributes="member: 63639"><p>La ringrazio Avvocato Polidoro. Capisco la complessità della mia domanda, ma vorrei capire, se in una società che produce un reddito effettivamente consistente, con bilancio in utile, e un altra serie di fattori sempre positivi, se la determinazione del valore della quota viene effettuata comunque in base al valore nominale delle azioni oppure, ci sia la possibilità di discostarsi totalmente da queste determinando un valore diverso... Inoltre vorrei capire la valutazione da chi viene effettuata in sede di apertura della successione, con relativa liquidazione della quota agli eredi del de cuius, salvo diversa disposizione dello statuto. Cioè se il dottore commercialista dei soci superstiti e il dottore commercialista degli eredi fanno due valutazioni divergenti, perché prendono in considerazione parametri diversi, come si risolve?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Lucianov1994, post: 483559, member: 63639"] La ringrazio Avvocato Polidoro. Capisco la complessità della mia domanda, ma vorrei capire, se in una società che produce un reddito effettivamente consistente, con bilancio in utile, e un altra serie di fattori sempre positivi, se la determinazione del valore della quota viene effettuata comunque in base al valore nominale delle azioni oppure, ci sia la possibilità di discostarsi totalmente da queste determinando un valore diverso... Inoltre vorrei capire la valutazione da chi viene effettuata in sede di apertura della successione, con relativa liquidazione della quota agli eredi del de cuius, salvo diversa disposizione dello statuto. Cioè se il dottore commercialista dei soci superstiti e il dottore commercialista degli eredi fanno due valutazioni divergenti, perché prendono in considerazione parametri diversi, come si risolve? [/QUOTE]
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