Lucianov1994

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Salve mi sono appena iscritto al forum in quanto avrei alcune domande da sottoporre a voi esperti... A seguito di apertura della successione ereditaria i beni gravati da ipoteca, se l'eredità non viene accettata con beneficio d'inventario, ne risponde l'erede che ha ricevuto Il bene con tutto il suo patrimonio?? Inoltre vorrei sapere come si valutano le quote di un socio di spa, se potreste farmi un esempio pratico. Vi ringrazio anticipatamente
 

Avv Luigi Polidoro

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Ciao @Lucianov1994 ,
se l'accettazione non viene fatta con beneficio di inventario, l'erede risponderà con tutte le proprie sostanze dei debiti ereditari.
Molto complesso rispondere alla tua seconda domanda: vi sono vari criteri per valutare le quote societarie e spesso i dottori commercialisti fanno uso di più criteri contemporaneamente. Si parte da una valutazione della società nel suo complesso (ed è il compito più arduo, si deve tener conto del patrimonio, dei bilanci, delle partecipazioni in altre società, di eventuali controllanti) e poi si valuta la quota specifica (tenendo conto non solo del numero di azioni, ma anche del tipo).
 

Lucianov1994

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La ringrazio Avvocato Polidoro. Capisco la complessità della mia domanda, ma vorrei capire, se in una società che produce un reddito effettivamente consistente, con bilancio in utile, e un altra serie di fattori sempre positivi, se la determinazione del valore della quota viene effettuata comunque in base al valore nominale delle azioni oppure, ci sia la possibilità di discostarsi totalmente da queste determinando un valore diverso... Inoltre vorrei capire la valutazione da chi viene effettuata in sede di apertura della successione, con relativa liquidazione della quota agli eredi del de cuius, salvo diversa disposizione dello statuto. Cioè se il dottore commercialista dei soci superstiti e il dottore commercialista degli eredi fanno due valutazioni divergenti, perché prendono in considerazione parametri diversi, come si risolve?
 

Lucianov1994

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Privato Cittadino
Inoltre, ne approfitto considerando che lei è un avvocato, se uno degli eredi non conosce la o le banche presso le quali il de cuius aveva un conto o con le quali comunque intratteneva rapporti, è possibile fare una comunicazione generale alla banca d'Italia per chiedere di bloccare i conti del de cuius?? Ovviamente con allegazione delle generalità, del certificato di morte e le altre formalità??
 

Avv Luigi Polidoro

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La valutazione della spa può rilevare per due finalità:
1) inserimento del valore nella dichiarazione di successione: in questo caso il problema c'è soltanto qualora, per il valore complessivo del relictum e per il legame familiare tra il de cuius e gli eredi, la successione sia soggetta a relativa imposta. se trattasi di successione dei figli in morte di uno dei genitori e se il patrimonio è inferiore a 1.000.000,00 di euro (mi sembra che questa sia la soglia), indicare un valore anzichè un altro rileva davvero poco;
2) divisione fra gli eredi per procedere alle assegnazioni e ai conguagli / cessione della partecipazione ai soci superstiti: in questo caso in presenza di valutazioni divergenti, bisognerà negoziare. fatta sempre salva la possibilità di risolvere la controversia in via giudiziale, con tutto quel che ne consegue (tempi lunghissimi ed aggravio di spese).
Sui conti correnti intestati a persona defunta possono agire soltanto tutti gli eredi congiuntamente, quindi di regola non è necessario chiedere alcun blocco perchè il problema è quello contrario: riuscire a sbloccare ed a dividere il saldo.
Discorso diverso qualora i conti o gli strumenti finanziari prevedessero anche altri intestatari con autonomo potere di amministrazione o quali beneficiari.
In questo caso il rischio di azioni non trasparenti è elevato.
L'erede che teme di essere leso dovrà attivarsi presso i diversi istituti richiedendo comunicazione dei rapporti intestati al de cuius.
Tieni conto che le banche, per svincolare le somme, chiedono la copia della denuncia di successione. Ciò vuol dire di regola possono essere svincolate solo le somme ed i rapporti riportati nella dichiarazione di successione, quindi il predetto erede non dovrà fare altro che ottenere copia della denuncia di successione presentata dai coeredi.
 

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