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<blockquote data-quote="Avv Luigi Polidoro" data-source="post: 483782" data-attributes="member: 53081"><p>La valutazione della spa può rilevare per due finalità:</p><p>1) inserimento del valore nella dichiarazione di successione: in questo caso il problema c'è soltanto qualora, per il valore complessivo del relictum e per il legame familiare tra il de cuius e gli eredi, la successione sia soggetta a relativa imposta. se trattasi di successione dei figli in morte di uno dei genitori e se il patrimonio è inferiore a 1.000.000,00 di euro (mi sembra che questa sia la soglia), indicare un valore anzichè un altro rileva davvero poco;</p><p>2) divisione fra gli eredi per procedere alle assegnazioni e ai conguagli / cessione della partecipazione ai soci superstiti: in questo caso in presenza di valutazioni divergenti, bisognerà negoziare. fatta sempre salva la possibilità di risolvere la controversia in via giudiziale, con tutto quel che ne consegue (tempi lunghissimi ed aggravio di spese).</p><p>Sui conti correnti intestati a persona defunta possono agire soltanto tutti gli eredi congiuntamente, quindi di regola non è necessario chiedere alcun blocco perchè il problema è quello contrario: riuscire a sbloccare ed a dividere il saldo.</p><p>Discorso diverso qualora i conti o gli strumenti finanziari prevedessero anche altri intestatari con autonomo potere di amministrazione o quali beneficiari.</p><p>In questo caso il rischio di azioni non trasparenti è elevato.</p><p>L'erede che teme di essere leso dovrà attivarsi presso i diversi istituti richiedendo comunicazione dei rapporti intestati al de cuius.</p><p>Tieni conto che le banche, per svincolare le somme, chiedono la copia della denuncia di successione. Ciò vuol dire di regola possono essere svincolate solo le somme ed i rapporti riportati nella dichiarazione di successione, quindi il predetto erede non dovrà fare altro che ottenere copia della denuncia di successione presentata dai coeredi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Avv Luigi Polidoro, post: 483782, member: 53081"] La valutazione della spa può rilevare per due finalità: 1) inserimento del valore nella dichiarazione di successione: in questo caso il problema c'è soltanto qualora, per il valore complessivo del relictum e per il legame familiare tra il de cuius e gli eredi, la successione sia soggetta a relativa imposta. se trattasi di successione dei figli in morte di uno dei genitori e se il patrimonio è inferiore a 1.000.000,00 di euro (mi sembra che questa sia la soglia), indicare un valore anzichè un altro rileva davvero poco; 2) divisione fra gli eredi per procedere alle assegnazioni e ai conguagli / cessione della partecipazione ai soci superstiti: in questo caso in presenza di valutazioni divergenti, bisognerà negoziare. fatta sempre salva la possibilità di risolvere la controversia in via giudiziale, con tutto quel che ne consegue (tempi lunghissimi ed aggravio di spese). Sui conti correnti intestati a persona defunta possono agire soltanto tutti gli eredi congiuntamente, quindi di regola non è necessario chiedere alcun blocco perchè il problema è quello contrario: riuscire a sbloccare ed a dividere il saldo. Discorso diverso qualora i conti o gli strumenti finanziari prevedessero anche altri intestatari con autonomo potere di amministrazione o quali beneficiari. In questo caso il rischio di azioni non trasparenti è elevato. L'erede che teme di essere leso dovrà attivarsi presso i diversi istituti richiedendo comunicazione dei rapporti intestati al de cuius. Tieni conto che le banche, per svincolare le somme, chiedono la copia della denuncia di successione. Ciò vuol dire di regola possono essere svincolate solo le somme ed i rapporti riportati nella dichiarazione di successione, quindi il predetto erede non dovrà fare altro che ottenere copia della denuncia di successione presentata dai coeredi. [/QUOTE]
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