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<blockquote data-quote="Manovale" data-source="post: 535974" data-attributes="member: 68387"><p>D' accordo che non sono ancora stato capace di definire i confini tra l' accettabile adattamento e l' abuso insanabile,</p><p>Da quello che leggo sui vari post si parla molto di abusi " formali" ,manca l' aggiornamento, manca la risposta alla domanda, manca l' abitabilità, rapporto aeroilluminante non rispettato, mancano 5 cm in altezza o 1 mq di superficie.</p><p> Per questi " abusi " c'è un patrimonio edilizio sterminato che, per tutti i motivi che conosciamo, non riusciamo a trattare.</p><p> Così abbiamo condonato il fabbricato posto sul corridoio aereo d' ingresso all' aeroporto di Fiumicino che nel 1988 provocò la caduta di un aereo ugandese ma non possiamo abbattere le tramezze che confinano un cucinino perchè poi non sono più rispettati i rapporti aeroilluminanti, nel cucinino, magari cieco, si fa l' aerosol con olio fritto e residui di combustione.</p><p> Un soffuso condono è già in atto, le scia in sanatoria sono previste, lo spostamento di una porta interna in certe regioni costa 2000 euri, in altre niente. </p><p> Ben venga allora un condono, sanatoria, come vorremo per superare tutti quei codicilli in cui ci siamo infruscati per rendere invendibile la quasi totalità del patrimonio edilizio esistente.</p><p> Certo un condono avrà più senso se rivolto a sanare realtà come " Punta Perotti" o le 200 villette trasportate nella valle dei templi dallo stesso vettore che trasportò a Loreto la casetta di Nazaret.</p><p>Concludo: sono d' accordo per una sanatoria che restituisca la commerciabilità all' esistente, non sono d' accordo su un condono generalizzato che legalizzi tutte le schifezze realizzate o da realizzare.</p><p>E chiedo aiuto per tracciare i confini tra le due categorie.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Manovale, post: 535974, member: 68387"] D' accordo che non sono ancora stato capace di definire i confini tra l' accettabile adattamento e l' abuso insanabile, Da quello che leggo sui vari post si parla molto di abusi " formali" ,manca l' aggiornamento, manca la risposta alla domanda, manca l' abitabilità, rapporto aeroilluminante non rispettato, mancano 5 cm in altezza o 1 mq di superficie. Per questi " abusi " c'è un patrimonio edilizio sterminato che, per tutti i motivi che conosciamo, non riusciamo a trattare. Così abbiamo condonato il fabbricato posto sul corridoio aereo d' ingresso all' aeroporto di Fiumicino che nel 1988 provocò la caduta di un aereo ugandese ma non possiamo abbattere le tramezze che confinano un cucinino perchè poi non sono più rispettati i rapporti aeroilluminanti, nel cucinino, magari cieco, si fa l' aerosol con olio fritto e residui di combustione. Un soffuso condono è già in atto, le scia in sanatoria sono previste, lo spostamento di una porta interna in certe regioni costa 2000 euri, in altre niente. Ben venga allora un condono, sanatoria, come vorremo per superare tutti quei codicilli in cui ci siamo infruscati per rendere invendibile la quasi totalità del patrimonio edilizio esistente. Certo un condono avrà più senso se rivolto a sanare realtà come " Punta Perotti" o le 200 villette trasportate nella valle dei templi dallo stesso vettore che trasportò a Loreto la casetta di Nazaret. Concludo: sono d' accordo per una sanatoria che restituisca la commerciabilità all' esistente, non sono d' accordo su un condono generalizzato che legalizzi tutte le schifezze realizzate o da realizzare. E chiedo aiuto per tracciare i confini tra le due categorie. [/QUOTE]
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