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Un odioso caso di abusivismo di una agenzia immobiliare SAS
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<blockquote data-quote="Omar" data-source="post: 39283" data-attributes="member: 2878"><p>buongiorno a tutti, sono nuovo del forum e vorrei sottoporre alla vostra attenzione un caso di abusivismo che si verifica reiteratamente nella zona in cui vivo e lavoro, senza che nessuno muova un dito a riguardo.</p><p>Come troppo bene sappiamo, è già piuttosto complicato andare a "beccare" il classico mediatore totalmente abusivo, figuriamoci quanto sia pressoché impossibile riuscire a punire un mediatore altrettanto abusivo che però, con un piccolo espediente, si è reso praticamente inattaccabile.</p><p>Vi spiego: l'agenzia di cui parlo è costituita da una SAS, dove il socio accomandatario è regolarmente iscritto, mentre l'accomandante non è neanche diplomato. Fin qui niente di male, nel senso che l'accomandante non è tenuto all'iscrizione al ruolo, dato che dovrebbe occuparsi dell'amministrazione della società o comunque assolvere compiti che non siano direttamente riconducibili all'attività di mediazione, se non che in questo caso specifico, l'accomandante è di fatto il mediatore principale, colui che è sempre presente in agenzia, gestisce le visite con i clienti e segue le trattative dall'inizio alla fine. Al momento di fatturare, ovviamente, la fattura sarà regolarmente emessa dalla SAS, senza che il cliente venga mai a conoscenza di essersi avvalso <strong>di fatto</strong> di un mediatore abusivo. Per inciso va detto che anche il socio accomandatario è spesso presente in agenzia ed opera regolarmente, il che va a rendere ancor meno dimostrabile il quanto sopra descritto.</p><p>La cosa che da anni mi lascia basito, è che tutto ciò accade in un piccolo paese, dove il mercato immobiliare è fiorente, dove le agenzie sono molte e dove la suddetta agenzia è, tra l'altro , una delle più rinomate e più in vista, senza che NESSUNO abbia mai mosso un dito a riguardo. Tra colleghi se ne parla spesso, ma poi finisce sempre tutto con un "come lo dimostriamo?"</p><p>L'agenzia in oggetto è inoltre, come me, socia FIMAA... </p><p>Mi chiedo e vi chiedo: ma perché la nostra categoria non riesce ad autoregolamentarsi ed autocontrollarsi, come invece avviene ad esempio per l'albo dei geometri dove segnalare un abusivo significa innanzitutto aver salvaguardato la categoria (e non passare per spione o chissà che..) e poi far intervenire il collegio che si occupa di verificare ed eventualmente punire l'abusivo?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Omar, post: 39283, member: 2878"] buongiorno a tutti, sono nuovo del forum e vorrei sottoporre alla vostra attenzione un caso di abusivismo che si verifica reiteratamente nella zona in cui vivo e lavoro, senza che nessuno muova un dito a riguardo. Come troppo bene sappiamo, è già piuttosto complicato andare a "beccare" il classico mediatore totalmente abusivo, figuriamoci quanto sia pressoché impossibile riuscire a punire un mediatore altrettanto abusivo che però, con un piccolo espediente, si è reso praticamente inattaccabile. Vi spiego: l'agenzia di cui parlo è costituita da una SAS, dove il socio accomandatario è regolarmente iscritto, mentre l'accomandante non è neanche diplomato. Fin qui niente di male, nel senso che l'accomandante non è tenuto all'iscrizione al ruolo, dato che dovrebbe occuparsi dell'amministrazione della società o comunque assolvere compiti che non siano direttamente riconducibili all'attività di mediazione, se non che in questo caso specifico, l'accomandante è di fatto il mediatore principale, colui che è sempre presente in agenzia, gestisce le visite con i clienti e segue le trattative dall'inizio alla fine. Al momento di fatturare, ovviamente, la fattura sarà regolarmente emessa dalla SAS, senza che il cliente venga mai a conoscenza di essersi avvalso [B]di fatto[/B] di un mediatore abusivo. Per inciso va detto che anche il socio accomandatario è spesso presente in agenzia ed opera regolarmente, il che va a rendere ancor meno dimostrabile il quanto sopra descritto. La cosa che da anni mi lascia basito, è che tutto ciò accade in un piccolo paese, dove il mercato immobiliare è fiorente, dove le agenzie sono molte e dove la suddetta agenzia è, tra l'altro , una delle più rinomate e più in vista, senza che NESSUNO abbia mai mosso un dito a riguardo. Tra colleghi se ne parla spesso, ma poi finisce sempre tutto con un "come lo dimostriamo?" L'agenzia in oggetto è inoltre, come me, socia FIMAA... Mi chiedo e vi chiedo: ma perché la nostra categoria non riesce ad autoregolamentarsi ed autocontrollarsi, come invece avviene ad esempio per l'albo dei geometri dove segnalare un abusivo significa innanzitutto aver salvaguardato la categoria (e non passare per spione o chissà che..) e poi far intervenire il collegio che si occupa di verificare ed eventualmente punire l'abusivo? [/QUOTE]
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