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<blockquote data-quote="Jan80" data-source="post: 629809" data-attributes="member: 74396"><p>Concordo con tutto quanto scritto da [USER=72232]@francesca63[/USER] , a parte quest'ultima nota:</p><p></p><p>Dato che di norma si trova sempre una soluzione progettuale che, magari aumentando di poco i costi, ti faccia ottenere tutto o quasi quello che si vuole.</p><p></p><p>La cosa migliore come ti avevo già consigliato sia io che altri, è quella di chiedere un parere a un tecnico che lavora da più tempo di te nel Comune, dato che conoscerà i parametriche utilizzate in Regione/Comune e saprà già come applicano le norme i tecnici comunali e di certo non sarà la prima volta che affronta un problema simile. </p><p>Dato che comunque hai postato quasi tutto l'occorrente sul forum, mi sento di poter ragionare assieme per avere una sorta di pre-parere o comunque delle idee su come risolvere la situazione.</p><p></p><p>1) Il limite della SLP che hai prospettato sul forum e che ti limita fortemente dipende direttamente dal fatto che tu voglia/debba rientrare nella categoria d'intervento di restauro e risanamento conservativo: si deve capire se è un obbligo dettato dallo strumento urbanistico che ti preclude altre categorie superiori oppure se è un limite che ti sei messa tu magari per restare in una CILA oppure per evitare il pagamento di oneri. Questo sarebbe da chiarire.</p><p></p><p>2) Assumiamo che sia indispensabile restare in tale categoria indipendentemente dalla motivazione. Se leggi bene la definizione che hai postato si esce dal Restauro e Risanamento Conservativo (RCC) se si <strong>aumenta</strong> l'SLP e/o si altera la sagoma (con esclusione dei soli impianti tecnologici). Quindi non è preclusa ogni tipo di variazione / ridistribuzione di SLP, ma solo il suo aumento totale. </p><p>Leggendo la definizione di tale SLP si notano un buon numero di esclusioni aggiunte nel tempo, ed è di certo questa la strada per far quadrare i conti. </p><p>Partiamo dal punto in cui vengono escluse le scale comuni dal computo della SLP:</p><p></p><p></p><p></p><p>Hai verificato quindi se tutta la superficie è attualmente esclusa o solo una parte? Tra l'altro pare di capire che la superficie delle scale dalle tue parti si conteggi una volta per ogni piano di sbarco e non proiettata a terra una sola volta per un numero x di piani.</p><p></p><p>Poi sposterei l'attenzione sul piano terra dedicato ai servizi; le destinazioni ufficiali dei locali al piano terra dell'immobile sono corridoio e deposito? </p><p></p><p></p><p></p><p>Da quanto leggo nelle esclusioni della SLP le sole cantine sono escluse, come te lo considerano il deposito? Equivalente alle cantine, quindi già non facente parte della SLP?</p><p></p><p>E il corridoio rientra o meno nella SLP? Te lo fanno per caso già rientrare in un porticato chiuso di uso comune? Dove porta questo corridoio? A più ambienti o a uno solo?</p><p></p><p>Oppure te lo considerano facente parte del vano scala poiché rientrante nelle dimensioni massime ammesse e servente più locali di differenti u.i.?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Jan80, post: 629809, member: 74396"] Concordo con tutto quanto scritto da [USER=72232]@francesca63[/USER] , a parte quest'ultima nota: Dato che di norma si trova sempre una soluzione progettuale che, magari aumentando di poco i costi, ti faccia ottenere tutto o quasi quello che si vuole. La cosa migliore come ti avevo già consigliato sia io che altri, è quella di chiedere un parere a un tecnico che lavora da più tempo di te nel Comune, dato che conoscerà i parametriche utilizzate in Regione/Comune e saprà già come applicano le norme i tecnici comunali e di certo non sarà la prima volta che affronta un problema simile. Dato che comunque hai postato quasi tutto l'occorrente sul forum, mi sento di poter ragionare assieme per avere una sorta di pre-parere o comunque delle idee su come risolvere la situazione. 1) Il limite della SLP che hai prospettato sul forum e che ti limita fortemente dipende direttamente dal fatto che tu voglia/debba rientrare nella categoria d'intervento di restauro e risanamento conservativo: si deve capire se è un obbligo dettato dallo strumento urbanistico che ti preclude altre categorie superiori oppure se è un limite che ti sei messa tu magari per restare in una CILA oppure per evitare il pagamento di oneri. Questo sarebbe da chiarire. 2) Assumiamo che sia indispensabile restare in tale categoria indipendentemente dalla motivazione. Se leggi bene la definizione che hai postato si esce dal Restauro e Risanamento Conservativo (RCC) se si [B]aumenta[/B] l'SLP e/o si altera la sagoma (con esclusione dei soli impianti tecnologici). Quindi non è preclusa ogni tipo di variazione / ridistribuzione di SLP, ma solo il suo aumento totale. Leggendo la definizione di tale SLP si notano un buon numero di esclusioni aggiunte nel tempo, ed è di certo questa la strada per far quadrare i conti. Partiamo dal punto in cui vengono escluse le scale comuni dal computo della SLP: Hai verificato quindi se tutta la superficie è attualmente esclusa o solo una parte? Tra l'altro pare di capire che la superficie delle scale dalle tue parti si conteggi una volta per ogni piano di sbarco e non proiettata a terra una sola volta per un numero x di piani. Poi sposterei l'attenzione sul piano terra dedicato ai servizi; le destinazioni ufficiali dei locali al piano terra dell'immobile sono corridoio e deposito? Da quanto leggo nelle esclusioni della SLP le sole cantine sono escluse, come te lo considerano il deposito? Equivalente alle cantine, quindi già non facente parte della SLP? E il corridoio rientra o meno nella SLP? Te lo fanno per caso già rientrare in un porticato chiuso di uso comune? Dove porta questo corridoio? A più ambienti o a uno solo? Oppure te lo considerano facente parte del vano scala poiché rientrante nelle dimensioni massime ammesse e servente più locali di differenti u.i.? [/QUOTE]
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