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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 552109" data-attributes="member: 56079"><p>Non sono favorevole ai contratti subordinati al parere di fattibilità del mutuo che lasciano al venditore la possibilità di valutare ed accettare senza colpo ferire altre proposte d'acquisto.</p><p></p><p>Paradossalmente penso che siano molto rischiosi per il venditore, a meno che queste clausole non siano stata stilate con una preparazione tecnico-giuridica all'altezza di una situazione nella quale, se si commettono errori, ci si potrebbe trovare ad aver promesso di vendere casa a due soggetti diversi.</p><p></p><p>Un altro elemento che vorrei sottolineare è relativo all'istituto di credito. Quando una proposta è subordinata, l'obiettivo deve essere quello di dare una risposta rapida al cliente e non di richiedere il certificato storico ed integrale della persona precedentemente proprietaria e defunta.</p><p></p><p>Il 90% degli istituti di credito istruiscono con atto di provenienza, planimetrie e visure catastali oltre ai documenti dei redditti. Devono dare una risposta celere. </p><p>Di tutto il resto si preoccuperanno quando il notaio fornirà loro la relazione preliminare ventennale. Andare a sindacare sull'asse ereditario (immagino per controllare che non ci siano legittimari esclusi che possano impugnare la successione) non mi sembra risponda alle necessità del cliente, in prima istanza.</p><p></p><p>Tu, [USER=70962]@ex12Anaethil[/USER] , avresti dovuto tener presente questa esigenza di rapidità e ti saresti dovuto recare presso un istituto più dinamico al fine di ottenere in poco tempo una delibera che poi avresti potuto modificare in caso di condizioni migliorative tra compromesso e rogito.</p><p></p><p>Se non sei disposto a ragionare in questi termini devi essere però disposto a mettere nel conto che qualcuno acquisti al posto tuo, soprattutto in queste fasi di mercato che appaiono decisamente più reattive di quanto non accadesse in passato.</p><p></p><p>Comportamenti insensati sia da parte dell'agenzia che da parte del proprietario. La prima che agisce come se un immobile venduto fosse ancora in vendita, il secondo che versa lacrime di coccodrillo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 552109, member: 56079"] Non sono favorevole ai contratti subordinati al parere di fattibilità del mutuo che lasciano al venditore la possibilità di valutare ed accettare senza colpo ferire altre proposte d'acquisto. Paradossalmente penso che siano molto rischiosi per il venditore, a meno che queste clausole non siano stata stilate con una preparazione tecnico-giuridica all'altezza di una situazione nella quale, se si commettono errori, ci si potrebbe trovare ad aver promesso di vendere casa a due soggetti diversi. Un altro elemento che vorrei sottolineare è relativo all'istituto di credito. Quando una proposta è subordinata, l'obiettivo deve essere quello di dare una risposta rapida al cliente e non di richiedere il certificato storico ed integrale della persona precedentemente proprietaria e defunta. Il 90% degli istituti di credito istruiscono con atto di provenienza, planimetrie e visure catastali oltre ai documenti dei redditti. Devono dare una risposta celere. Di tutto il resto si preoccuperanno quando il notaio fornirà loro la relazione preliminare ventennale. Andare a sindacare sull'asse ereditario (immagino per controllare che non ci siano legittimari esclusi che possano impugnare la successione) non mi sembra risponda alle necessità del cliente, in prima istanza. Tu, [USER=70962]@ex12Anaethil[/USER] , avresti dovuto tener presente questa esigenza di rapidità e ti saresti dovuto recare presso un istituto più dinamico al fine di ottenere in poco tempo una delibera che poi avresti potuto modificare in caso di condizioni migliorative tra compromesso e rogito. Se non sei disposto a ragionare in questi termini devi essere però disposto a mettere nel conto che qualcuno acquisti al posto tuo, soprattutto in queste fasi di mercato che appaiono decisamente più reattive di quanto non accadesse in passato. Comportamenti insensati sia da parte dell'agenzia che da parte del proprietario. La prima che agisce come se un immobile venduto fosse ancora in vendita, il secondo che versa lacrime di coccodrillo. [/QUOTE]
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