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Testo
<blockquote data-quote="Onix80" data-source="post: 190600"><p>Ciao, sul preliminare di Padova non è indicata da nessuna parte l'IVA, infatti il prezzo finale dell'abitazione è stabilito in 213.000,00 euro (senza indicare +IVA o IVA compresa) nè è indicato in alcun altro punto che in caso di inadempienza bisogna pagare una qualche somma di denaro a titolo di risarcimento oltre la caparra confirmatoria.</p><p>Alla scadenza della data del rogito e, dopo dieci giorni, alla scadenza dei 5 anni, il costruttore ha chiesto "a voce" come risarcimento l'IVA relativa ai materiali da lui acquistati in sede di costruzione dell'appartamento, più la differenza tra l'IVA al 4% che dovevano dare i miei al rogito e l'importo attuale corrispondente all'imposta di registro al 3%. E' possibile ciò?</p><p>Inoltre i miei stanno aspettando la risposta dai compratori di Bari, diffidati ad adempiere, e nel frattempo stanno occupando a titolo gratuito l'appartamento di Padova da giugno 2011. Per tale motivo il venditore ha chiesto anche il pagamento dell'affitto di quest'ultima abitazione fino a che i miei non faranno il rogito.</p><p>Sicuramente ha ragione sul fatto che il rogito per l'abitazione di Padova non si è potuto fare e quindi ha subìto delle perdite, ma questo è comunque dovuto al mancato rogito dell'abitazione di Bari non fatto per problemi degli altri acquirenti. Se la richiesta dell'IVA non è lecita, si può chiedere agli acquirenti di Bari, come risarcimento danni la ritenzione della caparra + le spese condominiali + l'affitto dell'abitazione di Padova? Per fare ciò bisogna fare causa? Per quanto tempo rimarrà bloccata la casa prima di rimetterla in vendita?</p><p>Se gli acquirenti dell'abitazione di Bari non si fanno sentire entro i 15 gg. indicati nella lettera, quali sono i passi da compiere per rimettere in vendita la casa?</p><p>Grazie per l'attenzione e per i vostri consigli.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Onix80, post: 190600"] Ciao, sul preliminare di Padova non è indicata da nessuna parte l'IVA, infatti il prezzo finale dell'abitazione è stabilito in 213.000,00 euro (senza indicare +IVA o IVA compresa) nè è indicato in alcun altro punto che in caso di inadempienza bisogna pagare una qualche somma di denaro a titolo di risarcimento oltre la caparra confirmatoria. Alla scadenza della data del rogito e, dopo dieci giorni, alla scadenza dei 5 anni, il costruttore ha chiesto "a voce" come risarcimento l'IVA relativa ai materiali da lui acquistati in sede di costruzione dell'appartamento, più la differenza tra l'IVA al 4% che dovevano dare i miei al rogito e l'importo attuale corrispondente all'imposta di registro al 3%. E' possibile ciò? Inoltre i miei stanno aspettando la risposta dai compratori di Bari, diffidati ad adempiere, e nel frattempo stanno occupando a titolo gratuito l'appartamento di Padova da giugno 2011. Per tale motivo il venditore ha chiesto anche il pagamento dell'affitto di quest'ultima abitazione fino a che i miei non faranno il rogito. Sicuramente ha ragione sul fatto che il rogito per l'abitazione di Padova non si è potuto fare e quindi ha subìto delle perdite, ma questo è comunque dovuto al mancato rogito dell'abitazione di Bari non fatto per problemi degli altri acquirenti. Se la richiesta dell'IVA non è lecita, si può chiedere agli acquirenti di Bari, come risarcimento danni la ritenzione della caparra + le spese condominiali + l'affitto dell'abitazione di Padova? Per fare ciò bisogna fare causa? Per quanto tempo rimarrà bloccata la casa prima di rimetterla in vendita? Se gli acquirenti dell'abitazione di Bari non si fanno sentire entro i 15 gg. indicati nella lettera, quali sono i passi da compiere per rimettere in vendita la casa? Grazie per l'attenzione e per i vostri consigli. [/QUOTE]
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