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Fisco Tasse e Agevolazioni per la Casa
Vendita della prima casa prima dei cinque anni: tutela del nuovo acquirente
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<blockquote data-quote="CARAMIA1979" data-source="post: 410747" data-attributes="member: 54620"><p>Vi scrivo per una questione inerente la vendita di una prima casa prima dei cinque anni dall'acquisto, fatto salvo l'obbligo di riacquisto entro i 12 mesi da parte di chi vende. </p><p></p><p>Chi compra l'immobile (o meglio il notaio di loro fiducia) prospetta questa ipotesi: in caso di mancato riacquisto di una prima casa da parte del venditore e in caso di sua insolvenza nel pagare le imposte (cioè la differenza tra le imposte prima casa già versate e quelle come seconda casa), l'agenzia delle entrate si rifarebbe ipotecando l'immobile oramai divenuto di proprietà di terzi.</p><p></p><p>Per tutelarsi da questa eventualità, il compratore intende chiedere al venditore di lasciare in deposito presso il notaio la differenza d'imposta così da tutelarsi. Tale cifra, peraltro significativa, dovrebbe essere restituita al venditore solo al momento in cui questi riacquisti un altro immobile con i privilegi prima casa.</p><p>Mi appare una procedura strana e priva di fondamento ( tra l'altro non vedo come il venditore, dipendente statale a tempo indeterminato, possa nel caso non comprare un altro immobile entro dodici mesi e sottrarsi al pagamento delle imposte dovute).</p><p></p><p></p><p>Qualcuno mi sa dare ragguagli in merito? Grazie anticipatamente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CARAMIA1979, post: 410747, member: 54620"] Vi scrivo per una questione inerente la vendita di una prima casa prima dei cinque anni dall'acquisto, fatto salvo l'obbligo di riacquisto entro i 12 mesi da parte di chi vende. Chi compra l'immobile (o meglio il notaio di loro fiducia) prospetta questa ipotesi: in caso di mancato riacquisto di una prima casa da parte del venditore e in caso di sua insolvenza nel pagare le imposte (cioè la differenza tra le imposte prima casa già versate e quelle come seconda casa), l'agenzia delle entrate si rifarebbe ipotecando l'immobile oramai divenuto di proprietà di terzi. Per tutelarsi da questa eventualità, il compratore intende chiedere al venditore di lasciare in deposito presso il notaio la differenza d'imposta così da tutelarsi. Tale cifra, peraltro significativa, dovrebbe essere restituita al venditore solo al momento in cui questi riacquisti un altro immobile con i privilegi prima casa. Mi appare una procedura strana e priva di fondamento ( tra l'altro non vedo come il venditore, dipendente statale a tempo indeterminato, possa nel caso non comprare un altro immobile entro dodici mesi e sottrarsi al pagamento delle imposte dovute). Qualcuno mi sa dare ragguagli in merito? Grazie anticipatamente. [/QUOTE]
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