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<blockquote data-quote="studiopci" data-source="post: 155695" data-attributes="member: 10285"><p>Personalmente quando si tratta di trattare la vendita di immobili oggetto di contenzioso familiare, pervenuti per eredità, con più proprietari... per esperienza, per evitare di perdere tempo e soldi e di fare una brutta figura con il compratore, pongo una serie di condizioni non trattabili a pena di rinuncia incarico:</p><p>1- No valutazione di CTU, ingegneri, architetti o altro ( non fanno testo in generale ) </p><p>2 - In caso di più proprietari ognuno porta una valutazione di una Agenzia o propria e poi fatta la media matematica se corrisponde alla valutazione fatta da me si procede.</p><p>3 - se l'immobile è oggetto di contenzioso familiare ( come nel caso tuo ) stessa procedura al punto 2 ed inoltre devono sottoscrivere nell'incarico il prezzo minimo che sono disposti ad accettare e per prezzo minimo intendo quello dove sono disponibili ad arrivare fosse pure del 30 % in meno ma devono dichiararlo.</p><p>Questo perchè mi è capitato ( proprio con un parente ) che uno dei proprietari su una proposta di acquisto ha fatto lo stesso ragionamento con il risultato che ha vanificato 2 mesi di trattativa e di avanti ed indietro. purtroppo in casi del genere c'è sempre quello che " non ha interesse a vendere " ma sfrutta quello degli altri e sinceramente non mi va di farne io le spese. Fabrizio</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="studiopci, post: 155695, member: 10285"] Personalmente quando si tratta di trattare la vendita di immobili oggetto di contenzioso familiare, pervenuti per eredità, con più proprietari... per esperienza, per evitare di perdere tempo e soldi e di fare una brutta figura con il compratore, pongo una serie di condizioni non trattabili a pena di rinuncia incarico: 1- No valutazione di CTU, ingegneri, architetti o altro ( non fanno testo in generale ) 2 - In caso di più proprietari ognuno porta una valutazione di una Agenzia o propria e poi fatta la media matematica se corrisponde alla valutazione fatta da me si procede. 3 - se l'immobile è oggetto di contenzioso familiare ( come nel caso tuo ) stessa procedura al punto 2 ed inoltre devono sottoscrivere nell'incarico il prezzo minimo che sono disposti ad accettare e per prezzo minimo intendo quello dove sono disponibili ad arrivare fosse pure del 30 % in meno ma devono dichiararlo. Questo perchè mi è capitato ( proprio con un parente ) che uno dei proprietari su una proposta di acquisto ha fatto lo stesso ragionamento con il risultato che ha vanificato 2 mesi di trattativa e di avanti ed indietro. purtroppo in casi del genere c'è sempre quello che " non ha interesse a vendere " ma sfrutta quello degli altri e sinceramente non mi va di farne io le spese. Fabrizio [/QUOTE]
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