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<blockquote data-quote="Barbara366" data-source="post: 670374" data-attributes="member: 80551"><p>Buongiorno, ho ereditato dai miei genitori due unità immobiliari distinte a catasto, in una ci abito io, mentre l’altra ho deciso di metterla in vendita. Siccome ho due accessi distinti, ho pensato di poter vendere la seconda unità separatamente, ma quest’ultima è dotata di un diritto di passaggio (che i miei genitori avevano ai tempi lasciato ai vicini e segnato a catasto) molto piccolo (in auto nn ci si passa). Onde evitare di avere gente che passa davanti la mia proprietà (per motivi di indipendenza e privacy), con il possibile acquirente abbiamo contattato verbalmente due mesi fa i proprietari del terreno adiacente al diritto di passaggio esistente, chiedendo (pagando naturalmente) la possibilità di accedere alla via pubblica acquisendo o il diritto di passaggio (così da poter ampliare quello esistente a favore anche degli altri vicini) o acquistando una porzione del terreno (sottolineo che il terreno in considerazione è da più di 30 anni lasciato incolto,che la pulizia e’ sempre stata fatta da me e dai miei vicini perché altrimenti ci entrano le bisce in casa..e non abbiamo mai chiesto nulla ai proprietari che comunque sono in zona..). Non avendo nessuna risposta, il possibile acquirente ha inviato raccomandata con ricevuta di ritorno chiedendo un’offerta per quanto sopra indicato, indicando i termini per la risposta, inviando la stessa anche a me per conoscenza ma nessuno dei proprietari ha risposto..Successivamente ho inviato anche io una raccomandata con ricevuta di ritorno chiedendo gentilmente di valutare la richiesta del possibile acquirente, confidando in un gentile riscontro perché ho la trattativa ferma da mesi...ma anche in questo caso nessuna risposta. Sarei tentata ad iniziare la procedura di usucapione del terreno vista la totale indifferenza negli anni da parte dei proprietari della manutenzione del terreno (sottolineo che due proprietari su tre sono propensi ad un accordo anche privato dietro corrispettivo ma non ho un loro riscontro scritto), pensando di facilitare il possibile acquirente nella trattativa per ampliare il diritto di passaggio, ma ho preferito usare il buon senso senza arrivare a conclusioni antipatiche. Non avendo sia il possibile acquirente che la sottoscritta nessuna risposta scritta, è possibile agire legalmente? Da parte mia per mancata vendita (nonostante in questi oltre 30 anni ho provveduto alla pulizia e ho spiegato anche per scritto che è mia intenzione rendere indipendenti le unità immobiliari con accesso separato) e/o da parte del possibile acquirente che non ha avuto riscontro alla sua richiesta e che quindi non può acquistare l’immobile perché non ha la possibilità di entrare in casa con l’auto perché il diritto di passaggio esistente è troppo stretto?Vi ringrazio per la gentile attenzione</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Barbara366, post: 670374, member: 80551"] Buongiorno, ho ereditato dai miei genitori due unità immobiliari distinte a catasto, in una ci abito io, mentre l’altra ho deciso di metterla in vendita. Siccome ho due accessi distinti, ho pensato di poter vendere la seconda unità separatamente, ma quest’ultima è dotata di un diritto di passaggio (che i miei genitori avevano ai tempi lasciato ai vicini e segnato a catasto) molto piccolo (in auto nn ci si passa). Onde evitare di avere gente che passa davanti la mia proprietà (per motivi di indipendenza e privacy), con il possibile acquirente abbiamo contattato verbalmente due mesi fa i proprietari del terreno adiacente al diritto di passaggio esistente, chiedendo (pagando naturalmente) la possibilità di accedere alla via pubblica acquisendo o il diritto di passaggio (così da poter ampliare quello esistente a favore anche degli altri vicini) o acquistando una porzione del terreno (sottolineo che il terreno in considerazione è da più di 30 anni lasciato incolto,che la pulizia e’ sempre stata fatta da me e dai miei vicini perché altrimenti ci entrano le bisce in casa..e non abbiamo mai chiesto nulla ai proprietari che comunque sono in zona..). Non avendo nessuna risposta, il possibile acquirente ha inviato raccomandata con ricevuta di ritorno chiedendo un’offerta per quanto sopra indicato, indicando i termini per la risposta, inviando la stessa anche a me per conoscenza ma nessuno dei proprietari ha risposto..Successivamente ho inviato anche io una raccomandata con ricevuta di ritorno chiedendo gentilmente di valutare la richiesta del possibile acquirente, confidando in un gentile riscontro perché ho la trattativa ferma da mesi...ma anche in questo caso nessuna risposta. Sarei tentata ad iniziare la procedura di usucapione del terreno vista la totale indifferenza negli anni da parte dei proprietari della manutenzione del terreno (sottolineo che due proprietari su tre sono propensi ad un accordo anche privato dietro corrispettivo ma non ho un loro riscontro scritto), pensando di facilitare il possibile acquirente nella trattativa per ampliare il diritto di passaggio, ma ho preferito usare il buon senso senza arrivare a conclusioni antipatiche. Non avendo sia il possibile acquirente che la sottoscritta nessuna risposta scritta, è possibile agire legalmente? Da parte mia per mancata vendita (nonostante in questi oltre 30 anni ho provveduto alla pulizia e ho spiegato anche per scritto che è mia intenzione rendere indipendenti le unità immobiliari con accesso separato) e/o da parte del possibile acquirente che non ha avuto riscontro alla sua richiesta e che quindi non può acquistare l’immobile perché non ha la possibilità di entrare in casa con l’auto perché il diritto di passaggio esistente è troppo stretto?Vi ringrazio per la gentile attenzione [/QUOTE]
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