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Testo
<blockquote data-quote="Kurt" data-source="post: 298742" data-attributes="member: 49317"><p>L'acquirente non deve fare la dichiarazione in quanto non è tra gli intestatari anche se, come da me scritto, ritengo possibile una chiamata in correità dell'acquirente in quanto sottoscrive tutto il contratto, ovvero anche la parte dichiarativa del venditore. ma è una chiamata in correità non è una responsabilità diretta. </p><p> </p><p>Per principio escludo che quando c'è un conflitto evidente di interessi le parti si accordino. Qui l'acquirente rischia di non avere i fondi per acquistare (la banca ha rifiutato il mutuo per difformità catastale), quindi ha interesse alla rettifica (in caso contrario dove trova i soldi?), poi perché prendersi in carico la rogna se la deve sistemare il venditore e se non lo fa questi ha l'onere dell'inadempienza contrattuale? e perché rischiare il falso in atto pubblico se non è indispensabile? E il tutto per una somma così ridicola? </p><p> </p><p>La normativa poi è chiara in tema di inadempienza e conseguenze relativamente alla caparra versata. Non voglio entrare in un trattato sulle caparre e per questo tralascio il punto. Il Tribunale non è stato aggressivo ha solo applicato il codice civile (art. 1385 c.c.) in una questione in cui un muro era stato costruito dall'impresa costruttrice in modo da rendere più ampia la cabina armadio. Il venditore si era offerto di sistemare il tutto, il compratore ha detto verbalmente che non importava poi dal notaio ha fatto la rogna e il venditore si è trovato impelagato in una causa. La difformità doveva essere sanata in catasto perché se lo avesse fatto spostando il muro la cosa non era più come l'aveva vista il compratore.</p><p> </p><p>Quello che vorrei fare passare come messaggio è di stare sempre all'erta perché i problemi non bisogna andarseli a cercare e la casa è l'impiego principale di anni di risparmio per molte persone. Per professione mi trovo a patrocinare persone che si erano fidate e che come frase introduttiva mi dicono "non me lo sarei mai aspettato".</p><p> </p><p>Il mio consiglio professionale è "non caricarsi mai di problemi che non siano i propri"</p><p> </p><p>Kurt</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Kurt, post: 298742, member: 49317"] L'acquirente non deve fare la dichiarazione in quanto non è tra gli intestatari anche se, come da me scritto, ritengo possibile una chiamata in correità dell'acquirente in quanto sottoscrive tutto il contratto, ovvero anche la parte dichiarativa del venditore. ma è una chiamata in correità non è una responsabilità diretta. Per principio escludo che quando c'è un conflitto evidente di interessi le parti si accordino. Qui l'acquirente rischia di non avere i fondi per acquistare (la banca ha rifiutato il mutuo per difformità catastale), quindi ha interesse alla rettifica (in caso contrario dove trova i soldi?), poi perché prendersi in carico la rogna se la deve sistemare il venditore e se non lo fa questi ha l'onere dell'inadempienza contrattuale? e perché rischiare il falso in atto pubblico se non è indispensabile? E il tutto per una somma così ridicola? La normativa poi è chiara in tema di inadempienza e conseguenze relativamente alla caparra versata. Non voglio entrare in un trattato sulle caparre e per questo tralascio il punto. Il Tribunale non è stato aggressivo ha solo applicato il codice civile (art. 1385 c.c.) in una questione in cui un muro era stato costruito dall'impresa costruttrice in modo da rendere più ampia la cabina armadio. Il venditore si era offerto di sistemare il tutto, il compratore ha detto verbalmente che non importava poi dal notaio ha fatto la rogna e il venditore si è trovato impelagato in una causa. La difformità doveva essere sanata in catasto perché se lo avesse fatto spostando il muro la cosa non era più come l'aveva vista il compratore. Quello che vorrei fare passare come messaggio è di stare sempre all'erta perché i problemi non bisogna andarseli a cercare e la casa è l'impiego principale di anni di risparmio per molte persone. Per professione mi trovo a patrocinare persone che si erano fidate e che come frase introduttiva mi dicono "non me lo sarei mai aspettato". Il mio consiglio professionale è "non caricarsi mai di problemi che non siano i propri" Kurt [/QUOTE]
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