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Testo
<blockquote data-quote="Aidualc" data-source="post: 785339" data-attributes="member: 76766"><p>Riguardo la destinazione dell'immobile, va indicata in contratto (sia la destinazione attuale sia quella d'uso, che nel caso abitativo praticamente coincidono. </p><p>Va inteso che quella è una abitazione e non un deposito o un negozio o un laboratorio (e di norma c'è anche una frase apposita sul divieto di mutamento di destinazione d'uso che è anche clausola risolutiva espressa). </p><p></p><p>L'altra frase è la classica aggiunta del locatore per cercare di evitare che l'appartamento non si riempia all'inverosimile, diciamo che è un auspicio e una sorta di patto contrattuale (es nei casi in cui ci siano le utenze incluse c'è una bella differenza fra una o due persone abitanti), ma dal punto di vista civilistico è una clausola superabile: l'ospitalità é un diritto riconosciuto superiore, quindi ufficialmente un locatore non può opporsi al fatto che l'inquilino ospiti la madre malata o un amico o chicchessia.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Aidualc, post: 785339, member: 76766"] Riguardo la destinazione dell'immobile, va indicata in contratto (sia la destinazione attuale sia quella d'uso, che nel caso abitativo praticamente coincidono. Va inteso che quella è una abitazione e non un deposito o un negozio o un laboratorio (e di norma c'è anche una frase apposita sul divieto di mutamento di destinazione d'uso che è anche clausola risolutiva espressa). L'altra frase è la classica aggiunta del locatore per cercare di evitare che l'appartamento non si riempia all'inverosimile, diciamo che è un auspicio e una sorta di patto contrattuale (es nei casi in cui ci siano le utenze incluse c'è una bella differenza fra una o due persone abitanti), ma dal punto di vista civilistico è una clausola superabile: l'ospitalità é un diritto riconosciuto superiore, quindi ufficialmente un locatore non può opporsi al fatto che l'inquilino ospiti la madre malata o un amico o chicchessia. [/QUOTE]
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