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Zero provvigioni dal venditore in cambio dell'incarico in esclusiva
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Testo
<blockquote data-quote="Alessandro Frisoli" data-source="post: 10891" data-attributes="member: 634"><p>Per un'esclusiva di un cantiere si può anche, commercialmente parlando, accettare lo zero provvigioni, anche perchè un cantiere oltre alle provvigioni dell'acquirente porta un discreto indotto, tipo le rivendite dell'usato.</p><p>E' chiaro che appaia poco elegante far gravare tutti i costi sull'acquirente, ma tant'è.</p><p>In ogni compravendita alla fin della fiera è sempre l'acquirente che paga tutto, perchè quando ci si trova di fronte ad una proposta d'acquisto accettata dal venditore, questi ha già fatto i suoi conticini, e accettando il prezzo accetta anche di decurtare da tale prezzo le nostre spettanze, altrimenti non accetterebbe richiedendo un ritocco di quei 4/5.000 euro, per "farci stare dentro anche le vostre commissioni"</p><p>Tornando allo specifico e per analogia al ragionamento precedente se un immobile viene venduto di listino a 200.000 si può ristampare quel listino a 202.000, e quell'1% in più è la commissione. Il problema sorge poi se il venditore accetta il 200.000 a fronte del 202.000 l'1% me lo dai lo stesso ? Credo proprio di si, di fronte alla vendita, e specie di questi tempi, dovrebbe accettare.</p><p>Poi dipende molto anche dal rapporto che si instaura, essendo anch'io in fin dei conti dell'idea di Sandro, Il lavoro va sempre pagato</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Alessandro Frisoli, post: 10891, member: 634"] Per un'esclusiva di un cantiere si può anche, commercialmente parlando, accettare lo zero provvigioni, anche perchè un cantiere oltre alle provvigioni dell'acquirente porta un discreto indotto, tipo le rivendite dell'usato. E' chiaro che appaia poco elegante far gravare tutti i costi sull'acquirente, ma tant'è. In ogni compravendita alla fin della fiera è sempre l'acquirente che paga tutto, perchè quando ci si trova di fronte ad una proposta d'acquisto accettata dal venditore, questi ha già fatto i suoi conticini, e accettando il prezzo accetta anche di decurtare da tale prezzo le nostre spettanze, altrimenti non accetterebbe richiedendo un ritocco di quei 4/5.000 euro, per "farci stare dentro anche le vostre commissioni" Tornando allo specifico e per analogia al ragionamento precedente se un immobile viene venduto di listino a 200.000 si può ristampare quel listino a 202.000, e quell'1% in più è la commissione. Il problema sorge poi se il venditore accetta il 200.000 a fronte del 202.000 l'1% me lo dai lo stesso ? Credo proprio di si, di fronte alla vendita, e specie di questi tempi, dovrebbe accettare. Poi dipende molto anche dal rapporto che si instaura, essendo anch'io in fin dei conti dell'idea di Sandro, Il lavoro va sempre pagato [/QUOTE]
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