Antonello

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Riguardo i danni terribili di cui si parla,io non ne ho visti,anzi...

Non si vedono, si leggono nelle sentenze dei vari tribunali e a seconda dei gradi di giudizio la risonanza è maggiore.:disappunto::disappunto::disappunto::disappunto:
Si leggono anche nelle pagine dei quotidiani, si sentono ed anche si vedono nei vari reportage della TV italiana e straniera (striscia & +).:disappunto::disappunto::disappunto:
Mi trovi d'accordo?:sorrisone::sorrisone:

secondo me,prima di prendere il patentino è bene che si faccia un paio di mesi prova,giusto per capire se è la strada giusta da prendere.

Hai ragione ma sempre ed esclusivamente affiancato dal titolare o da un patentato.:affermazione:
 

Antonello

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decliniamo il concetto di danno

- Affermare che il sottotetto è abitabile senza sapere che cosa è un sottotetto, che è stato scambiato per una mansarda e fatto credere una dependence dell'appartamento solo perchè una scala di cantiere indicava il collegamento.:disappunto::disappunto:
- Sostenere con forza (della disperazione) che l'impianto elettrico, a vista e con la vecchia "piattina" o "treccina" è a norma solo perchè sentito dire dal proprietario, ma senza adeguata certificazione probante.:disappunto::disappunto:
- Incassare i denari consegnati fiduciariamente al sedicente agente e da questi incassati a titolo di provvigioni.:disappunto::disappunto:
- Far credere che l'immobile risulta essere di 100 metri quadrati netti quando in realtà sono 100 lordi comprese le quote condominiali e scoprire che nella realtà la casetta misura esattamente 70 metri quadrati.:disappunto::disappunto:
- ecc.:disappunto::disappunto:
- ecc.:disappunto::disappunto::disappunto::disappunto:
- ecc.:disappunto::disappunto::disappunto::disappunto::disappunto::disappunto:

Inoltre e lo reputo ancora più grave:
- Credere che tutto quello che la clientela lamenta sia una pura illusione cervellottica e difendere a spada tratta l'operato di questi analfabeti del settore immobiliare noti procacciatori o collaboratori o per meglio dirla illegali ed abusivi.:rabbia::rabbia:
 

Susi

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Colgo l'occasione per lanciare un quesito aperto ai colleghi:
allora, siamo tutti più o meno d'accordo che spesso (troppo spesso) il titolo di "collaboratore immobiliare" nasconde un concetto di "sfruttamento" più o meno diretto, del malcapitato, con conseguenti danni sia per il diretto interessato sia per l'immagine professionale dell'agenzia sia per la tutela professionale dei clienti.
ma allora, all'atto pratico, ed ammesso che non si opti per rimanere soli (;) Antonello...),quali possono essere le strade da percorrere ?
- non posso pretendere che uno/a faccia il corso, studi, superi l'esame ecc. prima ancora di sapere se questo lavoro gli piace, lo soddisfi, ecc.
- vorrei retribuire chi lavora con e per me, giustamente. Ma il nostro lavoro non soltanto non conta su entrate fisse, sarebbe anche poco motivante se il guadagno non fosse in qualche misura correlato al operato (dunque fisso + provvigioni...), no ?
- al di là della frequenza del corso in CCIAA, si deve investire nella formazione nonché nel equipaggiamento della persona (dedicandogli tempo, spiegando, portandolo dietro, fornendogli almeno un telefono ecc.) Tutto ciò ha un costo, dunque è un vero e proprio investimento, in cambio del quale si va a chiedere almeno l'impegno, l'aiuto, no ?

Insomma, chi ha o ha avuto "collaboratori", "assistenti" o simili e come vi comportate in merito ?
 

emanuelabox

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Io credo che sia colpa o merito dell'agenzia allevare in modo adeguato il collaboratore. tante sono le agenzie che sfruttano e magari sono le stesse che si lamentano che il settore trabocca di impostori ecc. Prima però li mandano allo sbaraglio promettendo lauti guadagni e provvigioni altisonanti. Forse tutti abbiamo iniziato facendo il collaboratore. Io ho cominciato lavorando nei cantieri come venditrice, non sapevo nulla, nemmeno cos'era un capitolato, pensavo fosse un piatto tipico Veneto, che dire delle "cappuccine"..si prendevano al bar o magari era un nuovo ordine religioso? Poi ho iniziato a vendere appartamenti finchè non ho sbattuto la faccia con un problema derivato dalla mia ignoranza: ho preso una proposta per un'appartamento con un 50% derivante da una donazione. Io però al momento non lo sapevo...ma quando l'ha saputo il proponente è partita la giostra degli avvocati delle due parti perchè l'una voleva ritirarsi e l'altra non voleva restituire l'assegno. Naturalmente alle mie spalle avrebbe dovuto esserci un' agenzia a guidarmi per fare le cose correttamente. Comunque è stata la lezione che mi ha convinta a prendere il patentino, a studiare, ad approfondire ogni giorno le varie tematiche, a sviscerare i problemi, a prepararmi prima su ogni situazione. ogni situazine è diversa, unica. Ancora mi brucia la faccia per lo schiaffo di quella volta...
 

Antonello

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non posso pretendere che uno/a faccia il corso, studi, superi l'esame ecc. prima ancora di sapere se questo lavoro gli piace, lo soddisfi, ecc.

E quì sta l'errore primitivo.:rabbia::rabbia::rabbia:
Quando uno intraprende la carriera di avvocato, va all'asilo, poi alle elementari, poi alle medie, pi alle superiori, poi all'università, poi presso uno studio per il praticantato e poi superare l'esame finale non chiede ai maestri o ai docenti quanto mi date.:affermazione::affermazione::sorrisone::affermazione::affermazione:
Perchè devono pretendere da noi e non anche dai loro docenti?:triste::triste:

vorrei retribuire chi lavora con e per me, giustamente. Ma il nostro lavoro non soltanto non conta su entrate fisse, sarebbe anche poco motivante se il guadagno non fosse in qualche misura correlato al operato (dunque fisso + provvigioni...), no ?

sarà pagato come vengo pagato io.:shock:
A risultato positivo.:shock:
O se vuoi "al successo dell'operazione".:D:D
Dove sta il problem?:disappunto::disappunto::disappunto:

al di là della frequenza del corso in CCIAA, si deve investire nella formazione nonché nel equipaggiamento della persona (dedicandogli tempo, spiegando, portandolo dietro, fornendogli almeno un telefono ecc.) Tutto ciò ha un costo, dunque è un vero e proprio investimento, in cambio del quale si va a chiedere almeno l'impegno, l'aiuto, no ?

La risposta è già condensata con quella della prima domanda.:applauso::applauso:
 

Susi

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Agente Immobiliare
D'accordo Antonello, in teoria ti dò ragione in pieno con il discorso del avvocato. Ma....la professione del avvocato è comunemente conosciuta, o perlomeno pensiamo tutti di sapere cosa fa l'avvocato. L'agente immobiliare no, è una professione con definizioni non precise (ahimé, vorrei anch'io non fosse così), dove l'unica cosa che pare sappiano tutti (tranne gli stessi AI) è che si guadagna un sacco :risata::risata::risata:
E non segue un iter formativo ufficiale preciso, tranne che corso ed esame.
A livello pratico viene fuori che difficilmente si troverà una persona senza alcuna esperienza in materia disposta ad affrontare tutto l'iter prima ancora di "annusare" il lavoro. Se invece è già esperto/a penserà che è meglio aprire una propria agenzia piuttosto che lavorare insieme a me.

Ripeto, hai ragione, ma parli da persona che non ha, o sembra non avere, necessità/volontà di trovare un collaboratore.
Invece vorrei trovare una modalità, che porti soddisfazione ad entrambe le parti, giocando pulito e dando tutta l'istruzione possibile ma senza essere sfruttata a mia volta.
 

Antonello

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teoria ti dò ragione in pieno con il discorso del avvocato.
Ho nominato l'avvocato ma il discorso è uguale per tutte le professioni o i mestieri.
Prendi un elettricista.
Mica nasce imparato o "fulminato" dall'idea di fare quel mestiere.
Entra in bottega, in un paio di giorni capisce se è un lavoro che fa per lui oppure no.
Idem per il muratore, il gelataio, il macellaio, ecc.

a parli da persona che non ha, o sembra non avere, necessità/volontà di trovare un collaboratore.

E' proprio l'opposto.
Ne sono venuti ed anche andati.
Chi è riuscito a sopportarmi (studiare e poi ancora studiare) ed a seguirmi (sempre presente in tutte le fasi lavorative) ora è un signor Agente Immobiliare.
Chi non è voluto restare, fa altro, se pure fà.
Senti, nel 1975 mi sono capitate delle vendite dove c'era da risolvere problemi di successione.
Non avevo le idee chiare su come compilare i quadri.
Mi sono acquistato dei testi appropriati, me li sono studiati nel mese di luglio ed agosto ed a settembre ho chiesto spiegazioni a dottori commercialisti, avvocati, funzionari dell'ufficio del registro, ecc.
Già a fine anno, del 75, compilavo correttamente i modelli per le dichiarazioni di successione, quelli per le volture catastali ed anche per le riunioni di usufrutto.
Calcolavo l'INVIM e ti posso garantire che non ne ho "toppato" neanche una. Nel senso che a nessun cliente è mai arrivata una cartolina (gialla per chi si ricorda) di avviso di accertamento.
E' solo per dirti che nessuno mi ha pagato per studiare, ho cercato tutte le spiegazioni ai dubbi (qualche volta pagando le "lezioni") ed ho messo a frutto il tutto.
Quello che forse manca ai giovani di oggi è l'umiltà.
Vogliono tutto (soldi) e subito, anche senza arte nè parte e sopratutto si sentono "saputi".
Questa è la realtà, secondo me.
 

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