La vicenda è così composta:
due immobili da 7 appartamenti ciascuno. Stabile finito ma gli appartamenti sono al 70% (mancano le rifiniture e pavimento nella zona notte e i sanitari).
Il costruttore vende tranquillamente gli appartamenti dicendo che li avrebbe consegnati a settembre 2013 massimo.
Fino al giorno della scadenza del preliminare non si fa sentire (ovviamente lo si è sentito nei mesi precedenti per vedere l'appartamento e prendere ovviamente delle misure) e non risponde al telefono fino a tre giorni dopo. Viene fuori che c'è un decreto ingiuntivo e che è questione di giorni perché il perito deve depositare la perizia (in poche parole c'è la causa tra lui e la ditta che stava facendo i lavori)...nei mesi successivi dice che gli hanno spostato l'udienza e che la risposta definitiva l'aveva il 20 febbraio 2014; bene ovviamente lo si tartassa di telefonate, non solo io ma anche tutte le lare famiglie, e dice che è questione di giorni perché il giudice deve depositare la sentenza. Questi paio di giorni passano ma nulla...ci si informa da avvocati e questi dicono che per una cosa del genere il giudice può depositare il tutto entro 60 giorni dalla sentenza. Bene i 60 giorni scadono domenica questa.
In questi due mesi gli si è fracassato i *******i ma nulla.
C'è gente che sta alettando di entrare e chi visto il preliminare scaduto a settembre vuole la caparra indietro piuù il doppio visto che non ha rispettato il contratto (ovviamente tutto scritto nel preliminare).
Lui dice che non può dare i soldi indietro perché causa decreto ingiuntivo il conto della società è stato bloccato.
Ora si sta pensando di fare causa a lui e alla agenzia immobiliare che ha venduto parte degli appartamenti da lui proposti.
O ancor meglio farsi giustizia personale e massacrarlo di botte.
Consigli?
due immobili da 7 appartamenti ciascuno. Stabile finito ma gli appartamenti sono al 70% (mancano le rifiniture e pavimento nella zona notte e i sanitari).
Il costruttore vende tranquillamente gli appartamenti dicendo che li avrebbe consegnati a settembre 2013 massimo.
Fino al giorno della scadenza del preliminare non si fa sentire (ovviamente lo si è sentito nei mesi precedenti per vedere l'appartamento e prendere ovviamente delle misure) e non risponde al telefono fino a tre giorni dopo. Viene fuori che c'è un decreto ingiuntivo e che è questione di giorni perché il perito deve depositare la perizia (in poche parole c'è la causa tra lui e la ditta che stava facendo i lavori)...nei mesi successivi dice che gli hanno spostato l'udienza e che la risposta definitiva l'aveva il 20 febbraio 2014; bene ovviamente lo si tartassa di telefonate, non solo io ma anche tutte le lare famiglie, e dice che è questione di giorni perché il giudice deve depositare la sentenza. Questi paio di giorni passano ma nulla...ci si informa da avvocati e questi dicono che per una cosa del genere il giudice può depositare il tutto entro 60 giorni dalla sentenza. Bene i 60 giorni scadono domenica questa.
In questi due mesi gli si è fracassato i *******i ma nulla.
C'è gente che sta alettando di entrare e chi visto il preliminare scaduto a settembre vuole la caparra indietro piuù il doppio visto che non ha rispettato il contratto (ovviamente tutto scritto nel preliminare).
Lui dice che non può dare i soldi indietro perché causa decreto ingiuntivo il conto della società è stato bloccato.
Ora si sta pensando di fare causa a lui e alla agenzia immobiliare che ha venduto parte degli appartamenti da lui proposti.
O ancor meglio farsi giustizia personale e massacrarlo di botte.
Consigli?