sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
... Avevo una casa in vendita nel 2007 che adesso tramite altri colleghi è in vendita a 140.000 ( a me il venditore chiedeva di venderla a 300.000) ora mi chiedo , è incapace il mio collega , io credo di no ,lo conosco. L,unica spiegazione che mi do è la paura anche perché la casa è molto bella e la zona è ottima ed è in vendita a questo prezzo da parecchio! ...

Ti ringrazio per la testimonianza, Quando episodi del genere erano raccontati da utenti non del mestiere venivano presi per casi molto particolari o storie esagerate o addirittura in malafede.

Io ne ho visti parecchi nella mia microzona e raccontati alcuni qua e là.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
non è il posto giusto in cui chiedere... qua saper fare di conto è visto molto male
Sinceramente mi sfugge un posto dove sia ben visto chi fa i conti...
  • Chi ti vuole bene? Tutti quelli a cui fai risparmiare...
  • Chi ti vuole male? Il resto del MONDO...
Io sono pronta... ho il mio asso nella manica....
pallottoliere.jpg
 

Mil

Membro Senior
Scusa Mil, ma non mi trovi d'accordo per due motivi:
1 - non mi sembra che i prezzi delle altre cose siano calati, bensì la gente compra meno visto che non è aumentato il livello di guadagno. Mi sembra che i discount siano più pieni dei carrefour e non il contrario perchè il carrefour non ha abbassato i prezzi, fa buone offerte di cui approfitto sempre tipo guerra atomica, ma se compri senza offerta ti fanno anche il prelievo di sangue.
2 - dici che se la società valuta che è più importante l'iphone bisogna prenderne atto!!! Se la società è alla deriva allora ci dobbiamo andare tutti? Io sinceramente, nato nel 1978, cresciuto da genitori che si sono costruiti tutto da soli, compresa la casa, lira dopo lira, reputo uno sputo alla povertà la "necessità" di avere un iPhone! Conosco gente che pur di spendere i 700 euro per il telefono quasi non ha mangiato!! Incredibile! Che ti devo dire, sono andato in giro fino a un anno fa con il Nokia 6680, roba del 2005, poi mi ha lasciato, ma nel frattempo mi sono sempre messo in condizione di poter scegliere nella vita, non rinunciare per spese folli.
Mi trovi d'accordo sul fatto che il mondo cambia, l'economia cambia e bisogna adeguarsi, rendere appetibile ciò che non lo è e progettare in maniera consona all'attuale situazione. Io mi fare la casa in legno.

Guarda, vedo che c'è gente che si fa grasse risate...vabbè, ne prendo atto.
Io ti dico che in termini matematici non esiste una funzione che lega necessariamente la gente alle case. Come non esiste necessariamente un legame tra l'iphone e il mercato. Però se prendi atto delle statistiche vedi che o perchè è ritenuto una necessità o perchè (molto più probabilmente) il prezzo si avvicina molto alle reali possibilità della clientela sta di fatto che l'iphone si vende e le case invece no, ma in nessuna fascia, nemmeno in quella alta. Cosa vuol dire? Vuol dire che non ci siamo, il mercato non intende incenerire risparmi per qualcosa che non ritiene alla sua portata oppure poco interessante. Tutto qui. Secondo me c'è anche una componente sociologica da non sottovalutare, i parametri sono cambiati ed è un idiota chi pensa il contrario. Perchè sono cambiati non lo so, forse perchè se emigri l'iphone viene con te e la casa no. Oppure proprio per un problema di prospettive occupazionali e a maggior ragione se una volta i mutui erano di 15 anni oggi in proporzione dovrebbero essere di 10 anni al massimo, non di 40.
Come legare questi due insiemi, da una parte gli acquirenti e dall'altra il residenziale sta a tutti i professionisti, che anzichè ridacchiare o pensare che ciò che dico sia assurdo dovrebbero preoccuparsi e cercare di creare la funzione ottimale che mette in comunicazione i due gruppi, basandosi sul prezzo ma non solo. Non foss'altro perchè ci siamo in mezzo tutti...a vario titolo.
 
S

sgnapper

Ospite
Ormai non credo sia più tanto una questione di prezzo , ma di paura , la gente non compra perché ha paura di perdere il lavoro .

Quelli che un lavoro lo hanno.
Perché, dai conti che ho esposto prima, risulta che 1/3 della popolazione non lavora.
Questo è il dato che dovrebbe fare paura, e tanta.
Di per sé, perdere il lavoro, in un mercato che comunque è dinamico e ha domanda ed offerta bilanciate, non è un dramma esistenziale: se ne trova un altro.
Diventa un dramma in un mercato collassato come il nostro, dove perdere il lavoro vuol dire, nella stragrande maggioranza dei casi, stare a spasso anni ed anni, venendo pian piano socialmente esclusi da tutto.
 
S

sgnapper

Ospite
Scusa Mil, ma non mi trovi d'accordo per due motivi:
1 - non mi sembra che i prezzi delle altre cose siano calati, bensì la gente compra meno visto che non è aumentato il livello di guadagno. Mi sembra che i discount siano più pieni dei carrefour e non il contrario perchè il carrefour non ha abbassato i prezzi, fa buone offerte di cui approfitto sempre tipo guerra atomica, ma se compri senza offerta ti fanno anche il prelievo di sangue.

Non so che lavoro tu faccia, né in che settore tu possa fare affari, ma ti posso assicurare che, se avessi una tua ditta personale, operante in molti settori di largo consumo, avresti abbassato i prezzi già dallo scorso anno. Pena: il fallimento.
Siamo in deflazione, e quello che sembra o non sembra a te, non fa testo: contano solo i numeri.[DOUBLEPOST=1396462585,1396462399][/DOUBLEPOST]
2 - dici che se la società valuta che è più importante l'iphone bisogna prenderne atto!!! Se la società è alla deriva allora ci dobbiamo andare tutti? Io sinceramente, nato nel 1978, cresciuto da genitori che si sono costruiti tutto da soli, compresa la casa, lira dopo lira, reputo uno sputo alla povertà la "necessità" di avere un iPhone! Conosco gente che pur di spendere i 700 euro per il telefono quasi non ha mangiato!! Incredibile! Che ti devo dire, sono andato in giro fino a un anno fa con il Nokia 6680, roba del 2005, poi mi ha lasciato, ma nel frattempo mi sono sempre messo in condizione di poter scegliere nella vita, non rinunciare per spese folli.
Mi trovi d'accordo sul fatto che il mondo cambia, l'economia cambia e bisogna adeguarsi, rendere appetibile ciò che non lo è e progettare in maniera consona all'attuale situazione. Io mi fare la casa in legno.

Ancora: quello che valuti o non valuti TE, è differente da quello che può valutare o meno la massa di cui fai parte. Tu puoi decidere di rimanere con un Nokia 5110 per tutta la tua vita, la massa difficilmente lo farà. Ed i motivi di ciò, sono palesi: perché tu, con un telefono obsoleto, puoi anche andare contro il progresso; ma la collettività, non lo fa.
Stiamo parlando sempre di macro, sia chiaro.[DOUBLEPOST=1396462746][/DOUBLEPOST]
Io ti dico che in termini matematici non esiste una funzione che lega necessariamente la gente alle case.

No, certo che no: non esiste, e difficilmente ne tireranno mai fuori una (non avrebbe molto senso, comunque).
Esistono però chiari e consolidati rapporti, come ad esempio il tasso di disoccupazione, oppure la concessione di credito ai privati, che sono giocoforza legati al mercato immobiliare.
Non è un caso che, nel punto di massimo picco della bolla, parliamo del 2005-06, la disoccupazione era tre volte meno di quella attuale, e i rubinetti del credito stavano aperti a manetta.
 

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