Fiofio

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Buonasera colleghi ho un quesito personale da chiedervi.Mio padre nell’86 chiese un condono per un immobile a Roma per tipologia 4 con cambio di destinazione d’uso da A2 ad A10 dopo il suo decesso venni a conoscenza di questo condono, che risulta mai essere stato lavorato.Dopo varie ricerche non risultano preeseistenze del fabbricato, all’ufficio condono mi hanno consigliato di sollecitare il condono ed allegare una perizia in cui descrivo la situazione allego la successione e dichiarò che c’e Stato un errore formale perché la tipologia d’abuso non doveva essere 4 ma 1.Cosa ne pensate?Grazie
 
Se non visono precedenti edilizi si prende come legittimo, per gli edifici datati, quanto presente nella planimetria catastale d'impianto del 1939/40.... suppongo sia stata presa questa come punto di partenza per il condono, altrimenti non avrebbe avuto senso dichiarare che legittimamente quell'immobile era un deposito.
 
Dal tipo di costruzione, a quale epoca può risalire il fabbricato? Può essere effettivamente stato realizzato attorno il 1975 o è più datato?
 
Mi viene quindi da pensare che la planimetria catasale d'impianto sia stata smarrita... Quando indichi come prima planimetria quella del 1975, intendi magari la prima dove compare l'ufficio e non il magazzino? La ricerca presso il catasto (non quella online) è stata fatta?
 
La ricerca è stata fatta all’archiovio capitolino ed al catasto, la prima planimetria è quella datata 1975 ed è A2 successivamente con il condono è stata variata in A 10.Vi sembra corretta la procedura che mi hanno indicato?
 
E' strano che non esista una planimetria precedente ma può essere anche andata perduta o malriposta. Oppure si è cercato semplicemente male, dato che il fabbricato esiste da secoli e suppongo esista un elaborato planimetrico o quadro dimostrativo dei sualterni precedente che magari faccia riferimento a immobili oggi non più esitenti che abbiano generato il tuo ex deposito, oggi ufficio.
Questo lo si capirebbe esaminando la pratica catastale del 1975, nelle motivazioni che l'hanno resa necessaria (per esempio, se si è dovuto riaccatastare l'A/2 dopo frazionamento da altra unità immobiliare più grande).
 
La situazione è questa, nel 1975 lo stabile è stato acquistato da una società e frazionato.Gli immobili frazionati erano talmente piccoli (circa 10mq ciascuno) che è stato possibile solamente accatastarli.Il progetto non esiste infatti in un’assemblea condominiale del 1985 si decise che ogni singola unità abitativa doveva essere condonata
 
Oddio, questa mi mancava!!!
Si deve risalire all'utilizzo dei locali prima del frazionamento del 1975, se si trattava di magazzini (da catasto) la pratica del condono è stata fatta in maniera corretta.
Bisogna che incarichi un tecnico che riesca a recuperare le planimetrie catastali degli immobili precedenti al frazionamento che probabilmente da visua storica online non si vede dato che è possibile he l'impianto meccanografico sia partito in epoca posteriore.
 

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