PIERO8491

Membro Ordinario
Mia madre raccontava che una sera,
la prima di una unione assai felice,
entrò nel letto e, stando a quanto dice,
augurò a mio padre buona notte.

Aveva appena sedici anni allora,
credeva ancora a favole e folletti,
era rimasta una bambina ancora
che ne sapeva,lei, d'amore, baci, letti.

Il letto era per lei, come dire?
Un mobile messo in una stanza
creato solamente per dormire,
da soli o in compagnia quale importanza?

Spettò a mio padre,poi, farle capire
che quella unione, in fondo, richiedeva
un "sacrificio" che, se si voleva,
lasciava, anche, il tempo per dormire.

All'inizio per lei fu forse un dramma
che poi dimenticò certo del tutto
quando sentì dentro di sè quel frutto
che la rendeva per la vita mamma.

E quando cerco, ancora, tenerezza
in quella sua carezza confortante
mi dice: "Piero, mene hai fatte tante
ma mi sentivo il cuore in una fiamma
quando bambino mi venivi incontro
e mi chiedevi: mi perdoni mamma?": Amore:
 

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