josko

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Evidentemente, se quei “vostri” agenti o almeno uno di loro, non sfrutta una tale opportunita’, non devono essere delle aquile.

Se sei il figlio del capo ed in piu’ titolare di un marchio affermato, muoversi in zona con te, significa rappresentare in pieno l‘attivita’ dell’agenzia.

Va da se’, che al momento della necessita’, tuo padre badera’ piu’ al tuo interesse che a quello degli altri.

Se il tuo interesse, e’ direttamente proporzionale a quello del funzionario piu’ anziano, i giuochi sono fatti.

Evidentemente sti’ funzionari che avete, badano piu’ ad imboscarsi durante il giorno, piuttosto che di andare a lavorare.

Acquisizione e vendita vanno divise.

L’acquisizione vale di piu’ della vendita.
Direi il doppio.
Considerato che per vendere, basta aprire la porta di un buon prodotto, affinche’ un buon cliente la varchi.

Acquisito e costituito, un buon portafoglio di immobili, a venderli ci potra’ andare chiunque.
Anche l’ultimo ciabattino appena arrivato in agenzia.

Individua un buon acquisitore, tra quelli gia’ in forza in agenzia, uno che abbia voglia di lavorare e non di imboscarsi.

Siglate un accordo economico, per quello che riguarda le spettanze da spartirvi, per gli immobili di vostra gestione e che poi si venderanno.

Fatto questo, andate per strada assieme, cercando le case con metodo scientifico.

Se lo farete per bene, col sostegno e l’azione di tuo padre, tempo tre mesi e fioccheranno a grappoli le vendite.

Tutti gli altri agenti si mangeranno le mani.
Per non aver saputo cogliere quell’opportunita’ che stava proprio davanti al loro naso.
Condivido la considerazione. In questo caso avendo a disposizione altri agenti magari con spiccate qualità di acquisizione consiglio di affiancarsi a questi e sfruttare le loro capacità. Ma vista la notorietà del marchio questa dovrebbe essere un volano perchè, a mio parere, si acquisiscono persone non immobili.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Evidentemente, se quei “vostri” agenti o almeno uno di loro, non sfrutta una tale opportunita’, non devono essere delle aquile.
Se sei il figlio del capo ed in piu’ titolare di un marchio affermato, muoversi in zona con te, significa rappresentare in pieno l‘attivita’ dell’agenzia.
Se lavorano lì sfruttano già il marchio ed essendo del tutto autonomi e presumibilmente esperti, perché mai dovrebbero condividere le proprie strategie, dato che loro "si fanno il mazzo" con le acquisizioni?
 

LUCA GB

Membro Attivo
Agente Immobiliare
So svolgere il mio lavoro assai bene ma sono carente nella fase acquisitoria. Come migliorare? Avete delle tecniche/tattiche efficienti?
Ognuno ha le proprie e le custodisce gelosamente, la maggior parte delle volte sono di carattere personale, legate alla propria personalità e carattere, difficilmente perseguibili da altri. Devi trovarti le tue ed affinarle con la pratica. Sei giovane e hai tempo... tuo padre ti avrà dato qualche dritta visto che è sulla piazza da anni, ascoltale veramente e falle tue... magari con un pò più di umiltà
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
rinneghi tutte le tue teorie sull'individualismo dell'attività e sull'inutilità delle collaborazioni.

Mai e poi mai.

Lavorare in squadra coi colleghi, non ha nulla a che vedere, con la collaborazione tra concorrenti.

Fermo restando, che per chiunque voglia vendere, colleghi o concorrenti, la porta e’ sempre aperta.

La vendita e’ l’ultima ruota del carro.

Chi va’ tutti i giorni a procacciare immobili per strada, sa bene che prodotti e vendite, non sono tutte uguali.

Capita, che vendi l’attico da 200mq e non raggiungi la doppia cifra di mediazioni.
Mentre capita che acquisisci e vendi il bilocale e ci ricavi una mediazione tanto alta, manco l’avessi ereditato.

In questo caso, per i colleghi che collaborano tra di loro, le vendite messe a segno sono due.

Per coloro che non sono dediti a rincorrere chi compera, le buone novelle, non finiscono qui.

Perche’ avendo i prodotti sempre disponibili, che sia per la loro stessa combinata azione o per quella dei colleghi eo dei concorrenti, che andranno ancora a vendere.
Nell’arco dello stesso mese.
Realizzando quattro o cinque vendite al mese.

Con spettanze che possono variare, a seconda se l’affare e’ stato acquisito e venduto, oppure solo acquisito e poi venduto da terzi, colleghi o concorrenti che siano.

Per fare buoni numeri, oppure affari immobiliari, non occorre essere soci in intermediazioni.

Vero e’ l’esatto contrario.
Infatti in questo lavoro i soci di capitale non contano un Catso.

Quello che conta, sono le gambe e il fiato per reperire sempre i prodotti, avendone sempre di disponibili per essere trasferiti in vendita, da qualsiasi parte arrivi la domanda.

In questi giorni abbiamo reperito un miniappartamento.
Bomboniera dal Prezzo alettante e, tra noi “ragazzi”, l’abbiamo ritirato.
50mila.
Immesso in vendita ad 88.
Se abbiamo sbagliato, piu o meno della meta’, ma dubito, si vendera’ a 70k.

Se verra’ Collaborando la concorrenza a venderlo, pagheremo loro il tre o il quattro per cento pieno, di mediazioni.
Diversamente i ragazzi si spartiranno anche quello.

Un buon salario, spendendo e rischiando poco, senza necessariamente essere soci di capitali.
Che possono finire.
Mentre il saper fare rimane inossidabile.

“Meglio avere un bel meste’ che una montagna di dane’ “
 
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